Condannato a 30 mesi di prigione John Zuccarini, il re dei pornosquatter

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Un tribunale federale americano ha condannato a 30 mesi di prigione John Zuccarini, 53 anni di Philadelphia, in virt&#249 di una legge che reprime l¿uso di indirizzi Internet fasulli per attirare i minori su siti di carattere pornografico.

L¿uomo, sconosciuto ai pi&#249, &#232 gi&#224 da tempo nel mirino della WPO, l¿organizzazione incaricata dalle Nazioni Unite di risolvere le controversie internazionali sulla propriet&#224 intellettuale. Zuccarini infatti &#232 balzato alle cyber cronache per essersi arricchito registrando oltre 5,500 nomi di domini famosi contenenti errori di battitura.

Ma i reati di John Zuccarini sono andati oltre e le autorit&#224 lo hanno arrestato lo scorso anno con l¿accusa di adescamento di minori sul web. Il famigerato pornosquatter (cos&#236 viene chiamato chi acquista domini Internet con i nomi di aziende o di marchi famosi per poi aprirvi siti pornografici) aveva infatti iniziato a registrare indirizzi molto simili a quelli di famosi marchi per bambini per attrarre vittime sempre pi&#249 piccole nella sua rete. In tutto i domini registrati con un errore di ortografia o una leggera differenza rispetto all”originale erano circa tremila.

Secondo i dati della Federal Trade Commission (FTC), Zuccarini aveva creato circa 15 variazioni sull¿indirizzo CartoonNetwork.com (cartoonnetwok.com, cartoonnetwrok.com, carttonnetwork.com ecc.) e 41 variazioni sul nome di Britney Spears.

Chiunque capita su uno di questi siti, viene automaticamente bombardato da una sequenza di pop-up che reclamizzano casin&#242 on-line o siti pornografici. La tecnica &#232 conosciuta come ¿mousetrapping¿ (trappola per topi) e porta all¿apertura di finestre sempre nuove anche quando si cerca di chiuderle o di tornare indietro.Un espediente che funzionava visto che, per sua stessa ammissione Zuccarini riusciva a guadagnare tra gli 800 e il milione di dollari l¿anno.

La truffa comunque lo aveva gi&#224 portato alla ribalta delle cronache giudiziarie nel 2001, quando venne condannato ad un maxi risarcimento di 1 milione e 800 mila dollari.

Nell¿aprile dello scorso anno, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato una legge che inasprisce le pene per chi usa il Web come veicolo di trasmissione di contenuti pedopornografici. In particolare, la legge, denominata ¿Amber Alert¿, punta l”indice contro quelle societ&#224 che ¿mascherano¿ deliberatamente gli spazi Web illegali dietro nomi di dominio insospettabili.

In base a questa legge, il tribunale federale di Manhattan ha emesso la prima condanna del genere proprio contro Zuccarini, arrestato dall¿FBI dopo anni di latitanza. Le forze dell¿ordine lo credevano in un paradiso fiscale a godersi i frutti delle proprie truffe. Lui si trovava invece in Florida, dove alloggiava da diversi mesi in albergo.

Zuccarini era stato denunciato da diverse organizzazioni come il Dow Jones e la National Association of Professional Baseball Leagues che lo accusavano di aver utilizzato ¿storpiature¿ dei loro nomi di dominio per attrarre nella sua rete pornografica i bambini, che sono quelli che pi&#249 facilmente sbagliano nel digitare un indirizzo Internet.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico