Società dell¿Informazione e policy nell¿Europa allargata

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Europa



Si &#232 conclusa oggi a Budapest la Conferenza Ministeriale per discutere dei progressi fin qui registrati nell¿implementazione del piano d¿azione eEurope+ in vista del prossimo allargamento dell¿Unione europea.
All¿incontro hanno partecipato 40 ministri in rappresentanza degli Stati Membri, delle nazioni che stanno per accedere all¿Ue e delle nazioni candidate, ma anche molti esponenti dell¿industria e della societ&#224 civile.
Di seguito riportiamo l”intervento di Erkki Liikanen, Commissario europeo per le Imprese e la Societ&#224 dell¿Informazione.

di Erkki Liikanen

Introduzione

E¿ un grande piacere essere a Budapest per un cos&#236 grande evento. Oggi possiamo celebrare il successo di eEurope+ e il dibattito sul futuro di eEurope in una Unione Europea allargata. Voglio anche ringraziare il governo ungherese per aver ospitato questa conferenza.

Per me &#232 anche un piacere rivedere qui molti degli amici che incontrai due anni fa a Lubiana. Tante cose sono accadute da allora. L¿allargamento &#232 oggi un fatto compiuto e presente nella mente di tutti.

Oggi vorrei discutere sulle ragioni che sostengono il nostro impegno nello sviluppare una Societ&#224 dell¿Informazione per tutti in un¿Europa allargata.

ICT e Produttivit&#224

Molti studi economici hanno dimostrato che il welfare, la competitivit&#224 e l¿occupazione sono variabili stabili nel tempo solo se basati su crescita economica ed innovazione nella produttivit&#224.

Nel corso degli anni abbiamo sostenuto in Europa un la spinta combinata di progresso economico e sociale, con ammortizzatori capaci di garantire equit&#224 nella crescita. Gli economisti hanno, tuttavia, recentemente segnalato che il modello europeo pu&#242 essere sostenuto solo con un significativo aumento nella produttivit&#224 e nell¿innovazione.

La produttivit&#224 &#232 il fattore chiave determinante di crescita. Paradossalmente, al tempo degli entusiasmi che hanno accompagnato la nascita della cosiddetta new economy, gli economisti avevano posizioni contrastanti sulle potenzialit&#224 di crescita dell¿ICT.

Oggi, anni dopo la fine del dibattito sulla new economy, la maggioranza di essi ritiene apertamente che la principale fonte di accelerazione della crescita della produttivit&#224 negli Stati Uniti &#232 rappresentata proprio dagli investimenti nell¿ICT.

Da met&#224 degli anni Novanta, e per la prima volta nell¿arco di decenni, l¿Unione Europea registra un trend di crescita della produttivit&#224 inferiore a quello degli Stati Uniti. Recenti studi economici hanno dimostrato che ci&#242 &#232 dovuto essenzialmente alle prestazione superiori dell¿industria ICT americana e all¿utilizzo intensivo dei nuovi servizi ICT.

Il contributo apportato dall¿industria ICT alla crescita della produttivit&#224 in Europa non &#232 differente rispetto a quello delle industrie negli Stati Uniti. Il problema &#232 che l¿impatto dell¿industria ICT europea &#232 proporzionalmente minore ed il suo contributo alla crescita della produttivit&#224 &#232 conseguente.

Gli Stati Uniti hanno tratto beneficio dall¿investimento in industrie che utilizzano servizi di ICT, dalla distribuzione commerciale in generale alla rete dei punti vendita, sino ai mercati della sicurezza.

In termini di servizi, il punto di forza dell¿Europa &#232 la comunicazione elettronica. Un settore che sopravanza la controparte americana e che &#232 anche l¿elemento che ha contato di pi&#249 per la crescita nella produttivit&#224 dell¿Unione Europea negli ultimi anni.

Il settore della comunicazione elettronica in Europa &#232 cresciuto grazie alla maggior competizione che ha dato luogo, grazie ai nuovi quadri regolamentari, alla nascita di una molteplicit&#224 di operatori. La liberalizzazione in Europa si &#232 sviluppata in una cornice di regole di sviluppo certe. Il successo della comunicazione mobile si deve ricondurre proprio alla nascita di mercati competitivi ed al ruolo del singolo standard mobile, quale il GSM.

Il ruolo dell¿ICT

L¿ICT &#232 dunque un elemento chiave per la crescita della produttivit&#224. La domanda da porsi oggigiorno non &#232 quanto investiamo nell¿ ICT, ma come usiamo la tecnologia. Dobbiamo concentrare la nostra attenzione sulla tecnologia, ma non per una sua esaltazione fine a se stessa.

Per far maturare e cogliere i benefici dell¿ ICT abbiamo bisogno di investire, in parallelo, nella riorganizzazione delle aziende, dei loro modelli organizzativi, delle loro competenze. Questo &#232 il modo migliore attraverso il quale l¿ ICT pu&#242 combinare assieme lavoro e capitale per accrescere la produttivit&#224.

Tuttavia, la diffusione di nuove tecnologie &#232 spesso molto lenta.

Le grandi aziende necessitano a volte di tempi lunghi per adottarle e impiegarle al meglio; tempi lunghi necessari per cambiare l¿organizzazione e la strategia, per implementare in modo compiuto i processi di business. Considerando che le economie europee hanno investito, rispetto ai competitors americani, di meno e pi&#249 tardi nell¿ ICT, &#232 naturale che i benefici attesi in Europa arriveranno con un certo ritardo rispetto ad alcune tendenze gi&#224 avvertite oltreoceano.

La Commissione ha recentemente pubblicato una Comunicazione, Connecting Europe at High Speed, che evidenzia la persistente importanza dell¿ ICT per la crescita dell¿economia europea.

Per il raggiungimento di tali obiettivi, &#232 necessario intraprendere altre azioni in linea con le principali direttrici delle politiche europee della Societ&#224 dell¿Informazione.

Policy

In Europa, le politiche sulla Societ&#224 dell¿ Informazione sono fondate su tre pilastri:

Primo, il nuovo framework normativo &#232 stato delineato col fine di incentivare la competizione e fornire un ambiente legislativo capace di stimolare gli investimenti nel mercato. Esso &#232 basato su un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico che tiene conto della convergenza. La flessibilit&#224 al proprio interno consente l¿adattamento ai mercati in continua e veloce evoluzione.

Per lo sviluppo di una moderna infrastruttura dedicata alle comunicazioni &#232 cruciale una effettiva e celere implementazione del nuovo framework di regolamentazione. Questo &#232 importante per gli attuali Stati Membri, ma lo &#232 ancor di pi&#249 per quelli che faranno parte dell¿ Europa allargata. Questi ultimi devono allineare le proprie economie e le industrie TLC con quelle degli Stati Membri.

La liberalizzazione e la realizzazione del nuovo framework normativo amplificheranno il potenziale di crescita negli Stati che faranno parte dell¿Europa allargata. Questo &#232 il motivo per cui queste nazioni dovrebbero concentrare i propri sforzi al completamento del processo di adattamento delle leggi nazionali e assicurare la trasposizione del framework entro i propri confini per la data di entrata in Europa.

Il secondo pilastro del nostro lavoro &#232 il settore della Ricerca e Sviluppo. Sono attivit&#224 strategiche, che garantiscono continua innovazione e salvaguardano la competitivit&#224 a lungo termine.

Gli impegni a livello europeo sono iniziati con il Sixth Framework Programme for Research and Development, con un budget di 4 miliardi di euro tra il 2002 ed il 2006.

La Commissione ha recentemente stimato le Prospettive Finanziarie per il periodo 2007-2013, sottolineando il ruolo dell¿ ICT nel supportare la crescita e la necessit&#224 di maggiori investimenti per stimolare l¿adozione di nuove tecnologie. L¿importanza della ricerca, ed in particolare della ricerca nell¿ ICT, viene menzionata esplicitamente.

E¿ il caso delle Piattaforme Tecnologiche (relative a nano-tecnologie, comunicazione mobile e sistemi integrati), ma anche della ricerca compiuta nell¿ ICT e nelle infrastrutture per la ricerca come GRID e G&#233ant (progetti per connettivit&#224 globale a velocit&#224 nell¿ordine dei Gigabytes, n.d.r.)

L¿enfasi posta sulle Prospettive Finanziarie &#232 particolarmente importante poich&#233 indica la necessit&#224 di orientare budget maggiori verso la ricerca nell¿ambito del prossimo Framework Programme per R&D dell¿ Unione Europea. Nella nostra proposta per le prospettive finanziarie, noi prevediamo che la ricerca nell¿ ICT ricever&#224 investimenti proporzionati al proprio ruolo di garante della competizione a lungo termine.

Ma anche l¿industria e gli Stati Membri devono fare i conti con le proprie responsabilit&#224. Abbiamo spinto gli Stati Membri a spendere nella ricerca pi&#249 del 3% del loro PIL.

Il terzo pilastro su cui si basa il nostro lavoro &#232 un¿area conosciuta da tutti voi oggi presenti: &#232 l¿ eEurope, strumento realizzato per di stimolare l¿uso dell¿ ICT e la diffusione della societ&#224 dell¿ informazione.

L¿attuale Action Plan eEurope 2005 si basa sull¿interazione tra lo sviluppo di un¿infrastruttura a banda larga sicura e la promozione di contenuti servizi ed applicazioni pi&#249 attraenti nell¿ eGovernment e nella telemedicina, come nell¿ eLearning e nell¿ eBusiness.

Questo dovrebbe portare a un ciclo ¿virtuoso¿ e al superamento del problema ¿dell¿uovo e della gallina¿, cio&#232 la situazione in cui il contenuto accattivante aspetta Internet veloce e viceversa.

eEurope 2005 &#232 in fase di discussione, a seguito di una consultazione pubblica che ha beneficiato degli input delle nazioni che stanno entrando in Europa e nazioni candidate. Dalle consultazioni sono emersi in modo evidente la rilevanza e l¿ adeguatezza degli obiettivi di eEurope 2005 verso le sfide della societ&#224 dell¿informazione nei Paesi che si apprestano a entrare nell¿Ue.

Broadband

Disponibilit&#224 e utilizzo su larga scala della banda larga &#232 uno degli obiettivi primari di eEurope. La banda larga incide sulla produttivit&#224 fornendo un¿infrastruttura appropriata alla fornitura dei servizi avanzati necessari per la riorganizzazione dei processi lavorazione e di produzione.

La rapida crescita di connessioni a banda larga nell¿ultimo anno &#232 incoraggiante: alla fine del 2003, erano oltre 20 milioni le connessioni nell¿Unione Europea. Diverse nazioni europee sono davanti agli Stati Uniti, anche se parecchio indietro rispetto al leader asiatico, la Corea.

Per sostenere la crescita, gli Stati Membri si sono impegnati mettere in atto le proprie strategie nazionali per la banda larga entro la fine del 2003. le strategiche dovrebbero proporre azioni concrete su entrambi i versanti del mercato, domanda ed offerta.

Le perplessit&#224 legate all¿ offerta sono da mettere in relazione all¿aumento della competizione e alla necessit&#224 di estendere la copertura della banda larga sul territorio. Questo obiettivo &#232 stato messo a fuoco efficacemente nell¿ European Initiative for Growth (Iniziativa Europea per la Crescita), che propone agli Stati Membri di avviare velocemente progetti per il digital divide attraverso i Fondi Strutturali.

Per quel che riguarda la domanda, i governi giocano un ruolo chiave, fornendo connessioni a scuole, ospedali e pubbliche amministrazioni; aumentando le applicazioni a banda larga nell¿ambito della pubblica amministrazione e favorendo lo sviluppo di contenuto e servizi innovativi.

Abbiamo appena ricevuto i piani strategici nazionali concernenti la banda larga per la maggior parte degli Stati Membri e di alcune delle nuove nazioni. Considerata l¿importanza della banda larga per la crescita, io sono certo che le altre nazioni che entreranno nell¿ UE e gli altri Stati candidati vorranno seguire questo esempio e li invito ad avviare questo processo.

Sicurezza

Le connessioni broadband ¿always on¿ ci rendono pi&#249 vulnerabili agli attacchi informatici. Virus, attacchi hacker e Spam, richiedono sempre maggiore attenzione. Questo &#232 il motivo per il quale eEurope 2005 sottolinea l¿importanza della sicurezza dei networks e di un reciproco rapporto di fiducia tra business e consumer.

Le fondamenta legali della nuova European Network and Information Security Agency (Agenzia per la Sicurezza delle Informazioni e delle Reti Europee) che nascer&#224 in Grecia sono gi&#224 state gettate. Le nazioni che entreranno nell¿UE, i loro settori sia privati che governativi, potranno partecipare ai lavori dell¿Agenzia fin dal principio.

Contenuto e servizi

Infine, gli investimenti nelle applicazioni di telemedicina, eGovernment ed eBusiness possono giocare un ruolo importante nell¿orientare la domanda degli utenti verso la banda larga.

Lo sviluppo di servizi di eGovernment pu&#242 trasformare il modo di funzionare dell¿ intera pubblica amministrazione. I servizi di eGovernment stimolano la partecipazione del cittadino nella vita pubblica, cambiano la natura dei servizi offerti e aumentano potenzialmente l¿efficienza della pubblica amministrazione stessa.

In ultimo, il settore privato &#232 responsabile dello sviluppo di nuovi contenuti innovativi.

Gli operatori in cerca di introiti derivanti dalla fornitura di nuovi servizi interattivi dovranno andare alla ricerca di parnterships al di fuori del settore delle telecomunicazioni per creare e rendere disponibili queste innovazioni. I partner apparterranno in prevalenza alla comunit&#224 multimediale.

Ci sono per&#242 molte sfide che bisogna vincere: ad esempio, gli operatori e i fornitori di contenuti devono sedersi e discutere su come il Digital Rights Management (DRM, la gestione dei diritti digitali, ndr) pu&#242 contribuire all¿efficienza della distribuzione dei contenuti. Ed &#232 per questo che la Commissione sta per mettere in piedi un gruppo di lavoro per discutere della questione.

Conclusioni

eEurope+ ha posto le nazioni candidate o prossime all¿entrata nell¿ UE in un¿ottima posizione iniziale in vista dell¿adesione a eEurope 2005. Dal lancio di eEurope+ (Goteborg 15-16 giugno, 2001 n.d.r.), le economie ed i mercati di questi stati hanno compiuto impressionanti passi in avanti.

La liberalizzazione &#232 stata raggiunta. Essa ha richiesto notevoli ristrutturazioni, inclusa la separazione tra propriet&#224 e regolamentazione e la creazione di Autorit&#224 di regolazione indipendenti. Una volta che il nuovo framework di regolamentazione sar&#224 operativo, gli Stati che aderiranno alla Comunit&#224 Europea saranno in condizione di sviluppare infrastrutture moderne, grazie a maggiori garanzie per gli investitori.

Ho menzionato la banda larga come uno degli elementi chiave di eEurope 2005, e sottolineato l¿importanza delle strategie che i 15 e alcune nazioni in via d¿entrata hanno delineato. Ancora una volta, incoraggio tutte le nazioni rappresentate qua oggi a rafforzare i propri intenti.

Ci&#242 significa stimolare l¿offerta affinch&#233 la banda larga sia disponibile non solo nelle citt&#224 e nei paesi, ma in tutta Europa, anche nelle aree pi&#249 remote e isolate. Significa anche stimolare la domanda di connessioni broadband tramite servizi innovativi che la gente vuole.

Devono continuare gli investimenti da parte degli Stati Membri, di quelli prossimi ad entrare in Europa e dalle nazioni candidate nella formazione degli operatori di settore. Per l¿assunzione di un ruolo attivo nella societ&#224 dell¿informazione, sono infatti necessarie qualifiche tecniche e abilit&#224. Investire in capitale umano &#232 uno degli elementi cruciali per la realizzazione degli obiettivi di produttivit&#224.

Grazie alle solide tradizioni e all¿esperienza nelle scienze applicate e nelle discipline matematiche, non &#232 poco realistico ritenere che molte nazioni prossime all¿entrata o candidate possano rivelarsi leader dell¿innovazione nell¿ICT.

Stando agli eloquenti dati provenienti dal rapporto eEurope+ Progress, risulta perfettamente plausibile che nuovi Stati Membri sorpassino le nazioni che attualmente rappresentano l¿UE in numerose aree della societ&#224 dell¿ informazione.

Con questa storia, questa determinazione e col massimo impegno politico possibile, io sono convinto che i paesi che presto entreranno in Europa e le nazioni candidate potranno raggiungere importanti obiettivi nella societ&#224 dell¿informazione, rafforzando la coesione sociale e culturale e l¿integrazione economica.

Grazie.

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