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Mydoom questa volta punta alla RIAA, il giustiziere della pirateria musicale

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Una nuova versione del virus Mydoom, si sta propagando per posta elettronica.

Questa volta la vittima predestinata del worm &#232 la potente associazione dei discografici americani, la RIAA (Recording Industry Association of America).

La nuova versione del virus, conosciuta come Mydoom.F, ha cominciato a diffondersi in maniera preoccupante gi&#224 verso la fine della settimana scorsa.

Il virus &#232 programmato per infettare i computer e utilizzarli per diffondere un dispositivo elettronico che li paralizza, e che va ad agire su una serie di siti Web.

Lo hanno indicato a Washington alcuni esperti informatici, secondo i quali Mydoom.F, entrato in funzione il 20 febbraio, potrebbe colpire i siti in questione ogni mese tra il 17 e il 22.

Gli attacchi del virus non sono riusciti a mettere completamente fuori uso i siti, sebbene oggi fosse difficile collegarsi al sito della RIAA, hanno detto le industrie della sicurezza.

L¿associazione dei discografici americani si &#232 fatta portatrice della disapprovazione degli utenti, da quando il virus ha cominciato a perseguitare quelli che si collegavano al sito di American Online lo scorso anno.

Vi &#232 da dire inoltre che il grande sindacato delle major discografiche &#232 largamente conosciuto dalla popolazione Internet per la offensiva giudiziaria lanciata contro i siti di downloading illegale di musica sulle reti peer-to-peer, come sono per esempio i siti come

KaZaAo Grokster.

Sebbene la nuova versione di Mydoom non si stia diffondendo alla stessa velocit&#224 della precedente, o non sia cos&#236 veloce come il virus Netsky.B che &#232 entrato in azione la settimana scorsa, Mydoom.F viene considerato un grave pericolo per il fatto che cancella casualmente file del programma Microsoft Word e Excel, ma anche foto e filmati registrati su computer colpiti dal virus.

La guerra intrapresa da Mydoom continua dunque a seguire la strada intrapresa fin dagli esordi, estendendo il proprio obiettivo da SCO (azienda che intende mettere in pericolo la stabilit&#224 della comunit&#224 open source con una causa relativa ad una possibile infrazione del codice Unix) ad una pi&#249 generale battaglia contro il copyright, per il quale la RIAA sta conducendo una battaglia notevole.

L”associazione ha, ad oggi, sporto denuncia contro circa 1.500 persone, accusate di aver scaricato da internet brani musicali illegalmente.

Tecnicamente il worm, oltre all”attacco al sito RIAA, mette a rischio i dati degli utenti tentando di eliminare file di diverso tipo (AVI, BMP, DOC, JPG, MDB, SAV, XLS). Il virus prende di mira i computer tuttora infetti dalle versioni precedenti, dunque il campo d”applicazione pu&#242 essere valutato in un quantitativo di macchine compreso tra alcune centinaia di migliaia e due milioni di unit&#224, secondo le stime della societ&#224 di ricerca Sophos.

Tutti i principali antivirus hanno definizioni aggiornate che consentono di bloccare il worm.

Da segnalare, comunque, che secondo gli esperti la nuova variante non &#232 figlia della stessa mano che ha confezionato il primo e il secondo MyDoom. Qualche altro virus writer, questa &#232 l”ipotesi, ha preso quel codice e lo ha modificato.

Al di l&#224 di Mydoom.F, comunque, il sito RIAA rimane un sito che spesso viene preso di mira. Situazioni che hanno spinto i dirigenti dell”associazione dei discografici a cambiare provider qualche mese dopo che un cracker aveva inserito sulle pagine RIAA brani musicali da scaricare.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

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