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Microsoft migliora la sicurezza di Windows. Il NYT accusa: soldi all¿Onu per promuovere i software proprietari

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Microsoft e RSA Security hanno annunciato il lancio di una nuova tecnologia di autenticazione per fornire una migliore protezione alle password immesse nel sistema operativo Windows.

RSA Security, &#232 un¿azienda statunitense specializzata nella fornitura di soluzioni per la sicurezza informatica ed &#232 conosciuta prima di tutto grazie ai software SecurID per l”autenticazione sicura dell”accesso degli utenti a reti e applicazioni.

La nuova tecnologia, dichiara RSA, faciliter&#224 la protezione delle reti aziendali e fornir&#224 livelli di sicurezza pi&#249 elevati nel momento in cui un utente si collega al network.

Le aziende non avranno pi&#249 bisogno di adottare diversi livelli di autenticazione sui propri sistemi informatici, avendo a disposizione un unico sistema di riconoscimento.

L¿azienda di Redmond sta tentando tutte le vie per riguadagnare la fiducia del pubblico dopo le ultime vicissitudini in fatto di attacchi informatici e difetti nella sicurezza dei software.

Un¿altra accusa infamante, poi, &#232 stata gettata sulla societ&#224 di Bill Gates dalla stampa Usa che punta il dito sugli aiuti offerti lo scorso gennaio alle Nazioni Unite.

Microsoft, infatti, ha devoluto un miliardo di dollari¿ in software e contanti ¿ per finanziare un”attivit&#224” formativa per l”utilizzo dei computer organizzata dal Programma di Sviluppo dell”Onu.

La donazione, dicono i critici, aveva uno scopo molto meno nobile dell¿aiuto ai Paesi in via di sviluppo e pure Bill Gates definiva la scaletta del programma ¿¿inusuale in termini di finanziamenti aziendali¿.

Dietro tanta generosit&#224, si nasconderebbe infatti il blocco dello standard ebXML, sviluppato dal Cefact (Center for Trade Facilitation and Electronic Business), a tutto vantaggio del Business Collaboration Framework sviluppato da Microsoft e IBM.

Lo standard ebXML (electronic business using extensible markup language), destinato alle applicazioni business-to-business, &#232 stato progettato per facilitare le transazioni economiche su Internet.

L¿azienda di Redmond, in principio, avrebbe rifiutato di partecipare allo sviluppo dello standard, alternativa meno costosa rispetto ai tradizionali sistemi b2b. Ma non appena lo standard ha riscosso successo in Europa e in Asia, Microsoft &#232 passata al contrattacco, convincendo l¿Onu a interrompere i rapporti con OASIS (Organization for the Advancement of Structured Information Standards), il gruppo con cui aveva iniziato a sviluppare lo standard.

L¿azienda avrebbe anche offerto lauti compensi a tre membri delle Nazioni Unite per promuovere il suo standard proprietario.

Secondo Robert J. Glushko, dell¿universit&#224 di Berkeley, ¿¿Microsoft amerebbe vivere in un mondo proprietario. L¿azienda invece soffre all¿idea di trovarsi in un mondo basato su diversi standard¿.

Microsoft e l¿ONU hanno seccamente smentito le accuse, affermando che la donazione non ha avuto alcuna influenza a livello decisionale.

Sta di fatto, per&#242, che la rivelazioni del New York Times gettano una nuova ombra sull¿azienda, gi&#224 sotto processo per pratiche commerciali monopolistiche e concorrenza sleale.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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