Tutti pazzi per Topolino: dopo Comcast anche Time Warner vuole Disney. Sempre più traballante la poltrona del presidente

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Sembra che da un po¿ di tempo i riflettori del mercato media siano puntati sulla casa di Mickey Mouse. Prima Pixar che non rinnova il contratto, poi l¿accordo con Microsoft. Tutti gli analisti e gli investitori stanno guardando con sempre maggiore interesse all¿evoluzione della vicenda e in modo particolare a tutto ci&#242 che sta succedendo all¿interno del board della societ&#224 di Topolino.

Ma nessuno si sarebbe mai aspettato che dopo Comcast, il pi&#249 grosso operatore via cavo americano, che ieri ha lanciato un¿offerta da 66 miliardi di dollari, inclusiva del debito di 11,9 miliardi, per l¿acquisto di Disney, oggi si facesse avanti un altro grande player del mercato mediatico.

Lo scrive oggi il New York Post, specificando che Time Warner ieri ha avuto un incontro con alcune banche per discutere la possibilit&#224 del lancio di un”offerta per il colosso dell”intrattenimento statunitense.

Al momento tutto ci&#242 che &#232 trapelato alla stampa, &#232 che il presidente Michael Eisner, non avrebbe nessuna intenzione di trattare, anche se il Cda preferisce restare prudente. Altri pretendenti potrebbero farsi avanti. La battaglia quindi pare proprio che sia soltanto all¿inizio.

¿L”offerta di Comcast sar&#224 valutata con attenzione da Disney¿. E” quanto ha reso noto, con un comunicato, la societ&#224 precisando di “voler studiare con attenzione l”offerta non sollecitata e invitando per il momento gli azionisti a non prendere alcuna iniziativa“.

Il mercato giustamente scommetteva gi&#224 su un rilancio, dopo che Rupert Murdoch si &#232 tirato fuori dai giochi.

Il tycoon australiano ha infatti detto di prevedere che l¿operazione Comcast ¿avr&#224 successo. Washington cercher&#224 di porre limiti, ma alla fine loro riusciranno nel loro intento¿.

L¿operatore via cavo americano Comcast ha annunciato proprio ieri la sua intenzione di rilevare Walt Disney in una transazione che valorizza il Gruppo di media a 66 miliardi di dollari.

¿Si tratta di un¿opportunit&#224 unica per gli azionisti di Comcast e di Disney di creare un nuovo leader nel mondo dell¿entertainment¿, ha dichiarato il presidente di Comcast, Brian Roberts, citato nella nota.

In caso di riuscita dell¿operazione, Comcast si troverebbe come per incanto tra i grandi Gruppi di media del pianeta, accanto a News Corp e Time Warner, con un package dove confluirebbero 21 milioni di abbonati al cavo con lo studio cinematografico di Disney, la rete televisiva ABC, il network sportivo ESPN e i parchi divertimento.

Ma potenziali acquirenti come News Corp e Viacom andrebbero incontro a problemi di antitrust perch&#233 gi&#224 possiedono grandi reti Tv e non potrebbero dunque concentrare anche la rete ABC della Disney. Altri come Liberty Media o Cox sono considerati troppo piccoli per competere con Comcast.

Comcast ha precisato di aver lanciato quest¿offerta ostile dopo che il presidente Eisner ha rifiutato ogni genere di trattative.

Il Gruppo propone di scambiare 0,78 azioni nuove contro ogni azione Disney e precisa che gli azionisti di Disney di manterrebbero il 42% della nuova unit&#224 nata dalla fusione.

Knox Fuqua, gestore del fondo azionario AAM che possiede azioni Disney, ritiene che ¿¿l”offerta sia di gran lunga troppo bassa (¿) Penso che Disney valga molti pi&#249 soldi”.

Intanto altre novit&#224 arrivano e che riguardano questa volta l¿interno di casa Disney, dove da tempo ormai si sta consumando una lotta intestina che ha portato lo scorso dicembre il nipote del fondatore, Roy Disney, a rassegnare le proprie dimissioni.

Roy non condivide la linea di gestione della societ&#224 da parte del presidente e Ad Michael Eisner e dopo di lui anche altri consiglieri hanno lasciato il board.

Dopo le sue dimissioni Roy Disney non ha cessato di criticare attraverso i media l¿operato di Eisner i suoi metodi di gestione, arrivando a incolparlo della grossa crisi che sta attraversando ormai da tempo la societ&#224 e in particolare la ABC.

Ieri la societ&#224 americana di consulenza finanziaria ISS (Institutional Investor Services) ha raccomandato agli azionisti del Gruppo Walt Disney di opporsi il 3 marzo alla prossima rielezione di Michael Eisner alla presidenza del Cda.

¿Noi raccomandiamo un voto contro la rielezione di Eisner, per evidenziare la necessit&#224 delle funzioni separate di presidente e Ad del Consiglio¿, ha indicato in un rapporto in vista dell¿Assemblea generale degli azionisti di marzo, che si terr&#224 a Philadelphia.

Solitamente i consigli di ISS vengono tenuti molto in considerazione dal mercato.

Questi rischi indotti dal cumulo delle funzioni di presidente e Ad di una societ&#224 (conflitto di interessi, assenza di rimessa in discussione delle scelte della direzione¿) sono gli argomenti base della campagna volta a destituire Michael Eisner dal Cda, che gli eredi di Walt Disney stanno portando avanti anche dal sito www.savedisney.com.

In un comunicato, Roy Disney, artefice della campagna, si &#232 detto ¿estremamente soddisfatto¿ di quanto detto da ISS. Si tratta dell¿appello di un organismo indipendente che sostiene le sue stesse motivazioni nella necessit&#224 di un Cda indipendente.

Roy Disney ha anche condiviso l¿offerta di Comcast, che a suo dire dimostra l¿interesse per una societ&#224 dal grande potenziale, affossata da una gestione cattiva e accentratrice.

Raffaella Natale

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