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Ancora troppo alti in Europa i prezzi dei decoder, grosso ostacolo per lo switch-off

Italia



Durante le feste di Natale, sembrava che la domanda di decoder per la Tv digitale terrestre sarebbe arrivata alle stelle.

Secondo i dati di un sondaggio condotto dal giornale free Cream Magazine, i giovani intervistati delle 45 citt&#224 italiane campione erano indirizzati infatti verso prodotti molto mirati, per passare meglio il tempo a casa, concentrati per lo pi&#249 in radio, Tv, hi-fi, prodottiad alta tecnologia insomma.

Ma cos&#236 non &#232 stato. Anzi, stando ai numeri, il dato ufficiale di vendita di decodernel corso delle festivit&#224 natalizie sarebbe stato di sole39,s&#236 proprio 39, unit&#224 su base nazionale.

Pare proprio che questa volta la richiesta degli italiani, abituati a correre sempre dietro l¿ultima trovata tecnologica, sia rimasta dormiente.

La causa?

Si deve parlare di pi&#249 cause. Il pubblico &#232 stato informato in via molto generale, con spiegazione mirabolanti sul futuro della Tv digitale terrestre, ma con scarsa informazione di dettaglio.

La distribuzione commerciale &#232 stata irregolare, con una copertura che potremmo definire a macchia di leopardo, ma con una maculatura, perrimanere nelgergo, molto scarsa.

Tra l¿altro,i pochi che hannogi&#224 acquistato i decoder sono rimasti parecchio delusi nel notare che per il momento gli unici canali in trasmissione digitale sono solo i canali Rai e Mediaset che gi&#224 ricevono con il segnale analogico, insieme a qualche trasmissione tradizionale gi&#224 distribuita da satellite.

Quindi nessuna offerta di programmi nuovi e interattivi che l”avvento del digitale terrestre dovrebbe portare. Almeno per ora.

Va detto, naturalmente, che il costo di un decoder pu&#242 anche superare le diverse centinaia di euro. Ai decoder oggi disponibili, capaci di convogliare le attuali trasmissioni tradizionali, si affianca un decoder di circa 300 euro di costo, che consente di scaricare nella memoria dell”apparecchio contenuti messi a disposizione dall”emittente. Vi &#232 infine un terzo tipo di decoder, il cui costo medio dovrebbe attestarsi intorno ai 400-450 euro, che sar&#224 dotato di un modem da collegare alla linea telefonica.

Questo decoder sar&#224 abilitato all”interattivit&#224 e dovrebbe essere disponibile commercialmente dopo l”estate.

In considerazione di questi costiin Finanziaria &#232 stato previsto un forte stanziamento di supporto all”acquisto e alla diffusione di questo genere di apparecchio, superiore persino ai fondi per la banda larga.

Il regolamento &#232 stato approvato ed &#232 stato registrato dalla Corte dei Conti.

Si tratta di un finanziamento di 150 euro per decoder, ma la cosa interessante &#232 constatare che i rivenditori dichiarano di non conoscere le modalit&#224 per ottenere il contributo governativo, che potr&#224 comunque interessare al massimo 27.000 clienti (limite della disponibilit&#224 di fondi), come scrive il Rapporto di E-media.

La societ&#224 E-media, che svolge attivit&#224 di ricerca socio-economica e consulenza di direzione, nei settori dei media e della comunicazione, ha informato Key4biz.it, che secondo i dati di una propria analisi condotta nell¿ambito della ricerca DTT Watch (che monitora i mercati della Televisione Digitale Terrestre in Europa) rimangono alti i prezzi medi dei decoder nei Paesi europei.

Unica eccezione la Gran Bretagna, dove il passaggio compiuto al digitale &#232 previsto entro il 2010. Qui il servizio di Televisione digitale terrestre Freeview trasmesso in chiaro dalla DTV Services (societ&#224 che ha tra i suoi azionisti la BBC e BSkyB) sta producendo dei buoni risultati.

A fine dicembre 2003, il numero complessivo di famiglie dotate di decoder terrestre ha raggiunto l¿obiettivo prefissato dei 2,5 milioni di unit&#224. Questo ha determinato una progressiva riduzione del prezzo medio dei decoder. Attualmente, il modello pi&#249 economico sul mercato, costa meno di 60 sterline (circa 87 euro).

In Spagna, dove il passaggio al digitale &#232 previsto per il 2008-2009, si registra uno dei prezzi pi&#249 elevati per il decoder (229 euro), segue l¿Italia (200 euro). tale situazione &#232 determinata dal fatto che ¿la Televisione Digitale Terrestre &#232 ancora ai blocchi di partenza e l¿offerta dei decoder &#232 mirata solo ai primi adottatori¿.

A fine dicembre 2003 la Tv digitale spagnola Quiero Tv ha dovuto chiudere e questo ha reso pi&#249 diffidenti i consumatori e, finora, gli abbonati sono solo 20.000 (dati di fine dicembre).

In Germania, dove il passaggio al digitale su base nazionale &#232 previsto per il 2010,la diffusione della Televisione digitale terrestre &#232 ancora limitata. Tuttavia Berlino ha gi&#224 effettuato il passaggio integrale al digitale spegnendo il segnale analogico. Nell¿area berlinese ci&#242 riguarda soltanto 150 mila famiglie, in quanto la maggior parte dei berlinesi riceve via cavo la Tv pubblica e privata, dichiara ancora E-media.

Tuttavia nonostante il prezzo medio dei decoder sia destinato a scendere, l¿opinione diffusa &#232 che, senza sussidi pubblici per l¿acquisto dei decoder, il passaggio completo al digitale e il conseguente switch-off non sar&#224 possibile.

Raffaella Natale

Per approfondimenti leggi:

Digitale terrestre a servizio dell¿eGovernment. Ma i decoder costano ancora troppo

Ma la Tv digitale terrestre è dalla parte dei consumatori? O no?

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