Motorola supera le attese degli analisti ma annuncia nuovi licenziamenti

di |

Mondo



Motorola ha chiuso il quarto trimestre 2003 con risultati superiori alle attese. L¿utile netto registrato sul periodo si attesta a 409 milioni di dollari (174 milioni lo scorso anno) o 17 cents per azione, contro i 13 cents attesi degli analisti.

Il fatturato del secondo produttore mondiale di telefonini &#232 aumentato del 4,2% a 8,02 miliardi di dollari, contro i 7 miliardi preventivati dagli analisti.

I risultati, per&#242, non soddisfano appieno le aspettative del gruppo, sorpreso dalla grande richiesta di apparecchi dotati di fotocamera e ostacolato dalla carenza di componenti per realizzarli. La divisione mobile di Motorola, insomma non &#232 stata in grado di produrre tanti telefonini quanto avrebbe potuto venderne e ha lasciato l¿arduo compito di risalire la china.

Il presidente del gruppo, Edward Zander ha dichiarato: ¿Siamo lontani dall¿essere soddisfatti dai risultati presentati, dato che la vendita di telefonini &#232 scesa del 3% su base annua a 3,3 miliardi di dollari. Una flessione dovuta principalmente al ritardo nella produzione di apparecchi di alta gamma¿.

Il gruppo insomma non ha saputo trarre vantaggio dall¿aumento vertiginoso della domanda (+64% rispetto allo scorso anno), ma &#232 ottimista per il futuro: ¿Non possiamo permetterci il lusso di ripetere quanto accaduto nel quarto trimestre ma possiamo ancora effettuare nuovi miglioramenti dei profitti¿.

Zander anticipa anche che l”azienda potrebbe procedere a tagli di personale nei prossimi mesi.

Gi&#224 il predecessore, Christopher Galvin (dimessosi il mese scorso) aveva ridotto i dipendenti da 155 mila del 2000a 88 mila a dicembre 2003.

Il numero &#232 destinato a scendere ulteriormente durante quast”anno, visto anche l”imminente spin-off della divisione semiconduttori che da lavoro a 23 mila persone.

Per il primo trimestre di quest¿anno, Motorola punta comunque su un utile netto per azione compreso tra i 5 e i 7 cents e su vendite tra i 6,4 e i 6,8 miliardi di dollari, in crescita del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Problemi di produzione a parte, naturalmente.

Il gruppo, intanto, ha appena concluso un accordo con la societ&#224 portoghese Optimus Telecomunicacoes che gli permetter&#224 di entrare nella produzione di sistemi Umts.

L¿intesa prevede infatti la fornitura delle attrezzature per la costruzione di una rete di accesso radio Umts nel nord del Portogallo.

L¿operatore, gi&#224 legato da accordi di fornitura con Ericsson, spera di lanciare i servizi di terza generazione entro la fine di quest¿anno.

Questo accordo, dicono gli analisti, dar&#224 al gruppo la spinta per portare a termine nuovi contratti in Europa, dopo diversi tentativi conclusi con un nulla di fatto. Ma &#232 difficile che sul breve periodo il costruttore americano si inserisca nella lista dei fornitori di prima classe, nonostante abbia assicurato di poter creare velocemente delle infrastrutture totalmente integrabili alle tecnologie europee.

La maggior parte degli operatori europei, infatti, sono gi&#224 sul punto di lanciare i servizi e naturalmente hanno gi&#224 stretto accordi di fornitura con altri player.

Ci saranno sempre i contratti di estensione della capacit&#224, ma il gruppo dovr&#224 dimostrare di poter correre al passo della concorrenza, non proprio come &#232 avvenuto per i telefonini di nuova generazione.

¿Ne riparleremo il prossimo anno¿ ha dichiarato fiducioso il portavoce del gruppo.

Alessandra Talarico