Fujitsu alla conquista dell¿Europa

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Europa



La volata delle vendite di telefonini negli ultimi mesi sta incoraggiando le aziende straniere a investire nuovamente nel Vecchio Continente, un mercato ritenuto saturo fino a poco tempo fa.

Fujitsu, il produttore giapponese di Pc e telefonini, vuole infatti tornare a vendere i propri prodotti in Europa a partire dal 2005.

Lo rende noto il quotidiano economico giapponese Nihon Keizai, secondo cui la compagnia potrebbe allearsi col costruttore francese Sagem per lanciare dei terminali compatibili con le reti di seconda e terza generazione.

Il conglomerato nipponico non ha commentato la notizia. ¿Abbiamo collaborato con Sagem per lo sviluppo di tecnologie di base per il 3G, ma non &#232 ancora stato concluso alcun progetto definitivo¿, ha dichiarato il portavoce. I due gruppi avrebbero infatti sviluppato congiuntamente dei nuovi modelli di cellulari dal febbraio 2002.

Attualmente Fujitsu &#232 il quinto produttore giapponese di telefonini: negli anni ¿90 aveva tentato l¿assalto al mercato statunitense, ritirandosi per&#242 nel 1997 in seguito al ritardo accumulato nel passaggio dall¿analogico al digitale. La lezione dello smacco negli Usa &#232 bastata: i nuovi apparecchi saranno infatti compatibili sia con lo standard europeo GPRS 2G che col W-CDMA 3G, gi&#224 utilizzato da NTT DoCoMo per il proprio servizio di terza generazione FOMA.

Gli analisti hanno accolto favorevolmente lo sbarco della compagnia sul mercato europeo dei cellulari, dal momento che attualmente il pubblico pare non volere altro che apparecchi dotati di fotocamera e schermo a colori, e i giapponesi sono bravissimi in questo campo.

Fujitsu potr&#224 inoltre trarre vantaggio della perdita di terreno sui mercati europei del leader del mercato, la finlandese Nokia, a tutto vantaggio dei produttori asiatici.

I telefonini saranno comunque prodotti in Giappone per essere commercializzati in Europa come prodotti di alta gamma.

I servizi di terza generazione dovrebbero essere lanciati in Gran Bretagna, Francia e nei maggiori Paesi europei a partire dalla fine del 2004, sfruttando la scia dell¿esperienza acquisita sul mercato nipponico.

Alessandra Talarico