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La Gasparri riparte alla Camera, dopo il No di Ciampi

Italia



Riparte oggi, 7 gennaio, alla Camera l”esame della legge Gasparri di riforma del sistema radiotelevisivo, che lo scorso 15 dicembre &#232 stata rinviata al Parlamento dal Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, che si &#232 avvalso del potere che gli conferisce la Costituzione (art.74) di obbligare il Parlamento a riesaminare una legge gi&#224 approvata.

Le osservazioni del Capo dello Stato, contenute in un messaggio di 5 pagine, riguardano punti chiave del provvedimento, come il Sic, il sistema integrato di telecomunicazioni, il passaggio al digitale terrestre e il rischio di posizione dominante nel mercato della raccolta pubblicitaria. E infine la questione del trasferimento di Rete4 sul satellite.

Dopo aver richiamato diffusamente la sentenza 466 della Corte Costituzionale del 20 novembre 2002, e la deliberazione del 7 agosto 2001 dell”Autorit&#224 per le garanzie nelle comunicazioni, il Presidente ha segnalato i punti che a suo avviso sono compatibili o meno con il pronunciamento della Consulta.

Il Consiglio dei ministri, lo scorso 23 dicembre, ha approvato un decreto che consente a Rete4 di continuare a trasmettere in analogico fino al prossimo 30 aprile e a Rai3 di raccogliere la pubblicit&#224, con un rinvio delle questioni poste dalla sentenza della Corte costituzionale, resa applicabile proprio a causa del rinvio alle Camere della legge Gasparri. Il decreto prevede anche che l”Authority per le Tlc svolga in quattro mesi un”indagine sull”offerta del digitale terrestre, anche per rispondere ai criteri di pluralismo sottolineati dal Presidente della Repubblica, in base alla quale una relazione dovr&#224 essere inviata al Parlamento e al governo nei trenta giorni successivi alla conclusione dell”indagine stessa.

La legge Gasparri &#232 la quinta che il presidente Ciampi ha rinviato alle Camere nel corso dei primi quattro anni e mezzo del suo settennato.

In precedenza, Ciampi aveva rinviato alle Camere per una nuova deliberazione, il 2 dicembre del 2000 la legge ¿Norme in materia di organizzazione e di personale sanitario¿; la legge di conversione del decreto legge 25 gennaio 2002, numero 4, che prevedeva disposizioni urgenti per superare lo stato di crisi per il settore zootecnico, per la pesca e per l”agricoltura (29 marzo del 2002); le ¿Disposizioni in materia di incompatibilit&#224 dei consiglieri regionali¿, il 5 novembre 2002; e il 10 aprile scorso la legge di semplificazione 2001, che prevede ¿interventi in materia di qualit&#224 della regolazione, riassetto normativo e codificazione¿.

La ripresa dell”esame della legge Gasparri da parte delle Commissioni Cultura e Trasporti di Montecitorio avverr&#224 con una fitta serie di audizioni informali dei soggetti interessati alla riforma del sistema televisivo, sollecitate dall”opposizione. In particolare, le audizioni pi&#249 importanti (garante per le Tlc e per l”Antitrust, vertici Rai e Mediaset e Aie, Fieg, Ordine dei giornalisti) avverranno nella giornata di domani 8 gennaio.

A dare il via alle audizioni saranno oggi i rappresentanti di Sky Italia. Seguiranno Europa 7, Home Shopping Europe, ReteA, Retecapri e Telemarket, Anica e Apt, Fistel-Cisl, Fnsi, Slc-Cgil, Ulcom-Uil e Usigrai.

L”esame vero e proprio del provvedimento in Commissione, per il quale la maggioranza si impegna per tempi brevi, comincer&#224 la prossima settimana, a partire da marted&#236 13 gennaio. In sostanza quella di oggi &#232 la quinta lettura del provvedimento, che era stato approvato dal Senato e trasmesso al Quirinale per la promulgazione all”inizio di dicembre dello scorso anno.

Raffaella Natale

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