Semiconduttori: IDC prevede la ripresa del settore nel 2004

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L¿industria dei semiconduttori ha chiuso il 2003 nel segno dell¿ottimismo in seguito alla forte ripresa registrata nella seconda met&#224 dell¿anno. Secondo la societ&#224 di ricerca IDC il 2004 segner&#224 un tasso di crescita del 18%, grazie alla crescente domanda di telefonini di nuova generazione e Personal Computer.

Entro il 2008, IDC prevede che il mercato dei chip crescer&#224 ad una media annuale del 12%, portando guadagni per 282 miliardi di dollari, contro gli attuali 160 miliardi.

Secondo la ricerca IDC, nel 2004 verranno consegnati ai rivenditori oltre 530 milioni di telefonini, mentre la fornitura di Personal computer crescer&#224 dell¿11%, superando 152 milioni di unit&#224. La crescita comunque sar&#224 a due cifre per entrambi i settori.

Dal punto di vista geografico, nell¿anno appena trascorso, il Giappone ha superato l¿America come secondo produttore mondiale di semiconduttori. La crescita &#232 guidata dal volume delle esportazioni, mentre la domanda interna &#232 rimasta stabile.

Per quanto riguarda il 2004, invece, i cinesi saranno i maggiori consumatori di telefoni cellulari, mentre saliranno al secondo posto per la diffusione di Pc. Le aziende cinesi, dunque, guideranno la crescita del settore dei semiconduttori e avranno un ruolo fondamentale nel mercato globale.

¿Come risultato della tendenza dell¿industria all¿outsourcing, la Cina &#232 diventata terreno fertile per l¿innovazione a basso costo ¿ spiega Mario Morales, vice presidente di IDC Semiconductor research ¿ &#232 naturale che i player locali abbiano interesse a smuovere il mercato della fornitura di attrezzature originali¿.

Le compagnie cinesi diventeranno sempre pi&#249 competitive nei prossimi 5 anni: la domanda di chip nel Paese incide gi&#224 per un quarto sui 60 miliardi totali relativi all¿aria Asia-Pacifico e alla fine del 2008 incider&#224 per quasi la met&#224 dell¿intera regione.

I guadagni per i fornitori di semiconduttori, dovrebbe dunque crescere nei prossimi anni, dopo un biennio di declino. Il grosso dei profitti dovrebbe giungere dalle tecnologie 2,5G, dal Wlan e dalle infrastrutture per la banda larga e per la telefonia di terza generazione.

Alessandra Talarico