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Il nuovo codice lo conferma: il rispetto della privacy da costo diviene risorsa. Gli interventi di Gaetano Rasi

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Il nuovo Codice della privacy costituisce lo strumento pi&#249 avanzato nella tutela dei diritti in un¿era tecnologica come quella attuale.

Al convegno ¿Vantaggi della tecnologia satellitare¿,tenutosi il 17 dicembre 2003 eorganizzato al Corecom Lazio, Gaetano Rasi, Componente del Garante per la protezione dei dati personali, ha infatti affermato che “il complesso delle informazioni telematiche e delle memorie elettroniche rischia di invadere la sfera privata dell¿individuo turbandone la vita personale, familiare e sociale e di creare deformazioni sulla identit&#224 della persona umana. Per questo il nuovo codice della privacy costituisce un avanzamento della consapevolezza civile in un¿era di accelerata e pervasiva evoluzione tecnologica¿.
Il quadro delle misure di protezione dei dati personali &#232 stato profondamente modificato ¿ ha sottolineato Rasi¿ con l¿approvazione del decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003, recante il Codice in materia di protezione dei dati personali,e rappresenta uno strumento pi&#249 adeguato rispetto alla ¿vecchia¿ legge 675 del 1996 nel cogliere quegli aspetti dei trattamenti di dati personali influenzati dall¿evoluzione tecnologica.

I meccanismi di adeguamento previsti ¿ ha detto Rasi – renderanno il Codice meno soggetto all¿obsolescenza di fronte all¿avanzare delle tecnologie, restando peraltro immune da tecnicismi e mantenendo invece una sufficiente generalit&#224 e indipendenza da specifiche tecnologie.

La definizione e l”applicazione di norme specifiche per la tutela dei dati personali costituisono oggi un traguardo civile irrinunciabile. In questa prospettiva, i costi intrapresi per garantire il diritto alla privacy in ambito tanto pubblico quanto privato si trasformano in risorsa produttiva, opportunit&#224 per le imprese e garanzie per i cittadini. E” quanto scaturiva dalla Conferenza internazionale ”Privacy, da costo a risorsa” organizzata dal Garante per la protezione dei dati personali e coordinata dal presidente dell”Ufficio del Garante Stefano Rodot&#224 e svoltasi a Roma a dicembre 2002.


A delineare gli obiettivi chiave del meeting il Componente del Garante per la protezione dei dati personali, Gaetano Rasi, di cui riportiamo l”intervento integrale:


”La Conferenza si propone di valutare l¿impatto della disciplina sulla privacy nell¿attivit&#224 delle imprese e quale funzione essa pu&#242 svolgere nella globalizzazione dei mercati aperti.

L¿incontro, che &#232 stato voluto con intenti che, andando oltre la pur impegnata trattazione scientifica, permettano un ampio confronto tra chi opera nelle attivit&#224 imprenditoriali, professionali e della cultura economica e giuridica, trae spunto dalla constatazione dell¿impetuoso sviluppo tecnologico che attraversa in modo sempre pi&#249 intenso tutte le attivit&#224 umane, rendendo possibili, tra l¿altro, meccanismi di comunicazione un tempo impensabili che, come nel caso di Internet, si sottraggono al tradizionale rapporto che collega l¿efficacia di una normativa nazionale ad un ambito territoriale determinato. Solitamente l¿analisi delle conseguenze derivanti da queste innovazioni si sofferma su formulazioni di carattere giuridico che individuano i limiti, positivi o negativi, rispetto al diritto ad esercitare un controllo sulle informazioni che ci riguardano.

Ma, da economista, mi piace sottolineare che, insieme alle consapevolezze etiche ed alle posizioni giuridiche da tutelare, cambiano anche i meccanismi produttivi e distributivi e cambia l¿organizzazione del lavoro all¿interno delle aziende. Mutano inoltre, inevitabilmente, le relazioni tra le imprese ed i consumatori: non a caso oggi sempre pi&#249 le aziende parlano di fidelizzazione del cliente e investono ingenti risorse per gestire con attenzione il rapporto con il cliente per protrarlo nel corso del tempo, secondo i metodi che la terminologia anglosassone qualifica come Customer Relationship Management (o CRM).

In questa prospettiva, la tutela dei dati personali assume una valenza centrale, incidendo profondamente nel quadro dei rapporti tra i soggetti economici: si tratta quindi di definire i termini necessari per fare in modo che la tutela dei dati personali divenga una leva di sviluppo economico e non un fattore di limite alla crescita.

L¿analisi economica del diritto



Un filone particolarmente interessante per capire la dinamica della normativa in tema di data protection in relazione ad un modello sociale in costante evoluzione &#232 offerto dall¿analisi economica del diritto. Anche il giurista non pu&#242 esimersi dall¿esaminare il rapporto costi-benefici che l¿esistenza delle norme sulla privacy determina in una societ&#224 evoluta. Se &#232 certo che la privacy &#232 una esigenza irrinunciabile nella societ&#224 contemporanea, &#232 altrettanto evidente che tale bisogno va commisurato con le conseguenze economiche che l¿esistenza di questo diritto comporta. L¿economista pu&#242 portare un contributo di analisi particolarmente importante per capire quale impatto produca la disciplina sulla tutela dei dati personali rispetto alle attivit&#224 produttive.


La cultura della riservatezza nel nostro Paese sta sempre pi&#249 diffondendosi. Dobbiamo quindi prendere atto ¿ e ci&#242 non vale solo per l¿Italia ¿ che l¿¿inglobamento¿ nelle merci e nei servizi del rispetto della privacy sta per diventare una esigenza proprio del mercato; l¿impresa che non risponder&#224 a questo tipo di nuova domanda rischier&#224 di uscire da esso.

Diventa quindi essenziale capire quale sia il costo economico della scelta di tutelare la riservatezza dei dati personali, e quali benefici possa comportare ¿ anche da un punto di vista strettamente economico – l¿esistenza di un diritto alla tutela delle informazioni personali: data protection e marketing efficace possono, anzi debbono, andare d¿accordo e viaggiare di pari passo.

Questo convegno si propone di fare, per la prima volta in Italia, il punto su questi aspetti poco esplorati della tutela dei dati personali: l¿obiettivo &#232 quello di avviare una riflessione per definire quali siano i diversi criteri da tenere presenti per coniugare la effettiva protezione dei dati personali con l¿efficienza di un sistema economico che punti allo sviluppo.

La privacy, considerata nel quadro delle relazioni tra soggetti economici, &#232 destinata a delinearsi come il valore fondante di un patto tra imprese e consumatori che consentir&#224 lo sviluppo economico in un mercato composto da soggetti in grado di realizzare scelte consapevoli e libere. E¿ questa la nuova frontiera della tutela dei dati personali.

Ed &#232 con questo spirito che il Garante italiano ritiene che sia utile sottoporre alla comunit&#224 scientifica internazionale questo tema.

L¿articolazione della Conferenza



Per dare conto di questo complesso scenario la Conferenza si articola in quattro sessioni:



La tutela dei dati personali nel mercato globale, si propone di introdurre i temi di discussione, individuando quale funzione svolga, nella percezione attuale, la tutela dei dati personali rispetto ai meccanismi del mercato globale ed all¿incontro tra domanda ed offerta. Particolare attenzione viene data agli effetti sulle dinamiche economiche della coesistenza del modello di data protecion di stampo europeo e del sistema di protezione adottato dagli USA. Oltre al punto di vista dei rappresentanti istituzionali si dar&#224 spazio all¿esperienza diretta di strutture multinazionali sia statunitensi che europee e verranno introdotte le testimonianze di esponenti del mondo asiatico e latino americano. Si parler&#224 anche delle aspettative dei consumatori in una dimensione continentale europea.



Libert&#224 di impresa e diritto alla riservatezza, intende approfondire il ruolo della privacy nel quadro dell¿attivit&#224 d¿impresa. Verranno presi in considerazione due aspetti: quello statico, relativo alla struttura organizzativa delle aziende, analizzando l¿impatto della protezione dei dati personali all¿interno dell¿impresa e sui problemi connessi con il rapporto di lavoro; quello dinamico con un esame della clausola del bilanciamento di interessi come strumento per garantire l¿equilibrio in concreto tra libert&#224, impresa e diritto alla riservatezza. Verranno trattati i problemi del rapporto fra trasparenza e privacy e delle garanzie nei confronti delle nuove tecnologie.



La tutela dei dati personali nel rapporto tra impresa, utenti e consumatori, prende in esame i problemi concernenti l¿uso dei dati personali nella comunicazione commerciale e nelle azioni di fidelizzazione dei clienti. Particolare attenzione viene prestata alle questioni relative ai problemi della sicurezza, alle modalit&#224 di raccolta dei dati utilizzati per attivit&#224 di comunicazione e di marketing diretto, ai costi della raccolta di dati, alla relazione tra attivit&#224 di vendita a distanza e trattamento di dati personali, all¿utilizzabilit&#224 dei dati provenienti da elenchi pubblici, al ruolo del consenso come meccanismo di autotutela del consumatore ed alle possibili forme di protezione dei consumatori con particolare riferimento ai mercati sopranazionali. In questo quadro viene esaminato anche il tema dell¿allocazione dei costi derivanti per l¿impresa dalla violazione delle norme per la tutela dei dati personali.



Verso la nuova frontiera: la privacy come risorsa per lo sviluppo economico, anzitutto affronter&#224 il tema di come universalizzare le garanzie di tutela dei dati, sia dal punto di vista dei popoli, dei territori, delle strutture mondiali produttive e distributive delle merci e dei servizi. Inoltre – prendendo spunto dall¿analisi, condotta nelle sessioni precedenti – dei cambiamenti in corso nel mercato globale, nell¿organizzazione dell¿impresa e nel rapporto tra consumatori e produttori, individua le possibili prospettive di sviluppo della privacy, intesa come valore verso il quale convergono tanto le aziende quanto i clienti per realizzare scelte consapevoli e libere. In questo quadro verr&#224 messo in evidenza il ruolo che possono svolgere le tecnologie e l¿autodisciplina (codici deontologici) per abbandonare una visione negativa (privacy come mero costo o limite allo sviluppo) e per favorire l¿affermazione della tutela dei dati personali come strumento in grado di generare valore economico in una civilt&#224 di cosciente, diffuso e superiore progresso”.

(Fonte: Garante per la protezione dei dati personali)

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