DoCoMo lancia il telefonino ibrido e punta su Linux

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NTT DoCoMo, il primo operatore mobile giapponese, ha dichiarato di aver sviluppato il prototipo di un cellulare funzionante sia sulle reti di terza generazione che sulle WLAN, le reti locali Wireless che consentono la connessione dei Pc e delle risorse di rete utilizzando la tecnologia radio.

Questo telefonino ibrido, destinato a una clientela business, potr&#224 essere usato come un normale apparecchio 3G, ma permetter&#224 ugualmente di accedere alla rete aziendale attraverso una connessione a una rete informatica locale senza fili.

Al momento la velocit&#224 di connessione massima garantita dal cellulare &#232 di 384 kilobit al secondo, mentre le normali reti WLAN offrono una trasmissione di almeno 11 megabit al secondo, ossia circa 28 volte pi&#249 veloce. Le reti Wireless Lan sono utilizzate per il collegamento di pi&#249 uffici nell”ambito dello stesso edificio o edifici separati; per la realizzazione di reti locali senza effettuare cablaggio (edifici storici) e per il collegamento di dispositivi mobili quali computer palmari, portatili e lettori laser.

DoCoMo spera di cavalcare l¿onda di un mercato in piena ascesa: secondo gli analisti di Gartner Dataquest entro il 2004 tutte le iniziative di eBusiness si orienteranno, infatti, verso i canali wirless/mobile per un mercato che nel 2005 interesser&#224 oltre 30 milioni di utenti nel mondo, oltre 3 milioni in Italia.

Il nuovo terminale WLAN dovrebbe arrivare sul mercato entro aprile del prossimo anno, con la speranza di rimpinguare il parco abbonati 3G di DoCoMo, fermo a 1,3 milioni di abbonati. Cifre eclatanti se paragonate ai numeri del 3G europeo, ma irrisorie se si pensa che il diretto concorrente, KDDI ha dichiarato di aver superato quota 10 milioni di abbonamenti.

Il telefonino ibrido non &#232 l¿unica novit&#224 che DoCoMo ha in cantiere per il prossimo anno. L¿operatore giapponese ha gia fornito ai produttori di cellulari, le specifiche per adattare Linux ai propri telefonini 3G.

Il sistema operativo aperto¿ che a differenza dei software Microsoft &#232 gratuito e pu&#242 essere copiato e modificato ¿ &#232 gi&#224 ampiamente utilizzato nel mondo delle imprese, sempre a caccia di strumenti che le aiutino a ridurre i costi informatici.

Secondo alcune indiscrezioni, comunque, DoCoMo non esiter&#224 a fare marcia indietro se riterr&#224 che i costi di sviluppo e produzione della versione di Linux compatibile con i cellulari siano troppo alti. Attualmente l¿operatore utilizza un sistema operativo prodotto dalla giapponese TRON.

DoCoMo, insomma, punta con riserva sull¿open source e conta di lanciare il terminale powered by Linux ¿ fornito da Nec – alla fine del prossimo anno.

Tra i produttori mondiali, soltanto la statunitense Motorola dispone gi&#224 di un modello dotato di sistema operativo Linux: l¿A760.

Alessandra Talarico