Pedopornografia online: perquisizioni in tutta Italia coinvolgono insospettabili e minori

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Trentasette perquisizioni in 12 regioni italiane sono state effettuate dalla Polizia di Stato di Venezia che ha portato alla luce l¿ennesimo traffico di materiale pedopornografico su Internet.

L¿indagine – denominata “i fioi” (¿figlioli¿, gruppo di amici in dialetto veneto) &#232 partita lo scorso febbraio in seguito alla segnalazione di uno studente 20enne di Padova che, chattando in Rete sul noto sito C6, aveva ricevuto sulla posta elettronica fotografie di minori a sfondo sessuale.

Partendo dal nickname del mittente, le investigazioni hanno portato ad un venticinquenne di Reggio Emilia. Sul suo computer erano rimaste le tracce di centinaia di foto dal contenuto inequivocabile che vedevano coinvolti anche bambini di un anno, di entrambi i sessi, in raccapriccianti contesti sessuali.

L¿operazione, che coinvolge anche un minorenne sardo – spiega la Polizia in una nota – ha portato alla luce una ¿¿turpe attivit&#224 di scambio di immagini raccapriccianti, per la crudezza dei contenuti e la giovane et&#224 dei soggetti effigiati, che viene svolta per via telematica, tramite i servizi di chat offerti dalla rete Internet¿.

Le perquisizioni ¿ che hanno portato al sequestro di 34 Pc, 70 hard disc, 573 floppy, 884 Cd rom, 149 Vhs e 17 Dvd – si stanno svolgendo in Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana.

Le persone colpite ¿ tutti uomini per lo pi&#249 insospettabili professionisti, dipendenti pubblici e studenti ¿ non risiedono soltanto in Italia, ma anche in Germania, dove sullo stesso fronte &#232 in azione in questi giorni anche la polizia tedesca.

Sono tutti accusati di aver diffuso in Rete immagini pornografiche prodotte mediante lo sfruttamento di soggetti minorenni.

L¿inchiesta &#232 coordinata dal sostituto procuratore di Padova Orietta Canova che nelle prossime ore fornir&#224 maggiori dettagli sull¿operazione, frutto di complesse indagini che hanno impegnato oltre 100 agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con i corrispondenti organi della Polizia tedesca.

Alessandra Talarico