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Cresce Internet nei Paesi in via di sviluppo. Ma non l¿e-commerce

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Oltre il 95% del commercio elettronico riguarda i Paesi sviluppati, anche se il numero di utenti di Internet cresce con pi&#249 rapidit&#224 nei Paesi in via di sviluppo (Pvs). Lo rivela il rapporto annuale sull¿e-commerce della Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo (Unctad).

Secondo lo studio, alla fine del 2002 i Pvs ospitavano circa il 32% dei 591 milioni di internauti nel mondo, contro il 28% dell¿anno precedente; entro il 2008 potrebbero raggiungere il 50%.

Nonostante questo, si sottolinea nel Rapporto, Africa e America latina partecipano solo per l¿1%. Inoltre, nei Paesi sviluppati il commercio elettronico continua svilupparsi, aumentando il divario con i Pvs. Stando ai dati, il maggior numero di internauti che hanno compiuto acquisti on line (circa il 38%) appartiene ai Paesi nordici, al Regno Unito e agli Stati Uniti.

Il Rapporto dell¿Onu afferma che molte delle promesse di Internet sul piano economico si stanno realizzando, anche se non completamente, e che le imprese stanno reagendo di conseguenza. Lo dimostrano le cifre: a fronte di un calo del 6,2% degli investimenti totali nelle tecnologie dell¿informazione, dal 2001 a oggi, le stime parlano di un aumento dell¿11% nel 2002 dei

crediti destinati al commercio elettronico.

Il 95% del commercio elettronico riguarda le imprese (b2b) e la vendita al dettaglio su Internet (b2c) riguarda ancora una quota marginale delle vendite globali: circa l¿1,5% negli Usa e nell”Ue, secondo le stime dell¿Unctad.

Alcuni Pvs sono in evidente difficolt&#224 nell¿individuare il potenziale delle Tic (tecnologie dell¿informazione e della comunicazione) e a trarne benefici per il loro sviluppo economico. E¿ in aumento, comunque, il numero di governi e di imprese nei Paesi in via di sviluppo impegnati a eliminare gli ostacoli all¿introduzione delle nuove tecnologie. Secondo il rapporto, gli effetti di questa politica non sono immediati, n&#233 sempre evidenti, ma nel lungo termine creare un migliore contesto per il commercio elettronico consentir&#224 un aumento della produttivit&#224.

In effetti, si afferma nel Rapporto, le tecnologie dell¿informazione hanno un effetto positivo sui fattori che influenzano la produttivit&#224 e sostengono la crescita nella maggioranza dei Paesi dove sono realmente utilizzate. Gli esperti dell¿Unctad invitano perci&#242 i governi dei Pvs ad adottare misure in grado di facilitare l¿accesso alle connessioni Internet a banda larga e al software a costi accessibili.

Nel Rapporto si ribadisce inoltre l¿importanza della formazione e dell¿educazione. Tra gli ostacoli allo sviluppo dell¿economia digitale figurano anche il basso livello di reddito e l¿assenza di sistemi di pagamento che consentano le transazioni on line.

Pierluigi Sandonnini

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