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La Svezia prima nel Digital Access Index dell¿Itu. Italia al 22esimo posto

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E¿ la Svezia il paese con il punteggio pi&#249 alto nel Digital Access Index 2002 dell¿Itu (Unione internazionale delle telecomunicazioni), la prima classifica mondiale sull¿adozione dell¿Ict. Seguono Danimarca, Islanda e Corea del Sud. L¿Italia &#232 al 22esimo posto, con un punteggio di 0,72 contro 0,85 della Svezia.

L¿indice redatto dall¿organismo della Nazioni Unite che si occupa di tlc copre 178 nazioni e tiene conto di un gran numero di variabili. Il documento &#232 stato sviluppato come parte del Rapporto Mondiale sullo Sviluppo delle Telecomunicazioni 2003, che sar&#224 reso pubblico in coincidenza con la prima fase del World Summit Information Society (WSIS) che si terr&#224 a Ginevra dal 10 al 12 dicembre prossimi. Per fornire il punteggio di ciascun paese, il Digital Access Index combina otto variabili, coprendo cinque aree: disponibilit&#224 di infrastrutture, facilit&#224 di accesso, livello di educazione, qualit&#224 dei servizi Ict, uso di Internet.

Nella classifica redatta dall¿Itu non mancano le sorprese: la Slovenia &#232 a pari merito con Francia e Italia, la Repubblica di Corea, che prima non appariva nella top ten dell¿Ict internazionale, &#232 ora al quarto posto. A parte il Canada, le prime dieci posizioni sono occupate esclusivamente da paesi asiatici ed europei. Il Digital Access Index classifica i paesi secondo quattro categorie, in relazione al livello di adozione delle tecnologie di comunicazione: alto, superiore, medio e basso. L¿Italia rientra nella categoria ¿alto¿. Delle categorie ¿alto¿ e ¿superiore¿ fanno parte, in effetti, le principali nazioni dell¿Europa centrale e occidentale, oltre a Caraibi, Stati del Golfo e paesi emergenti dell¿America Latina. Molti di questi paesi hanno utilizzato le Ict come leva di sviluppo e con le politiche governative hanno raggiunto un notevole livello di accesso. Fra questi vanno ricordati i progetti di Dubai Internet City, negli Emirati Arabi Uniti (la nazione meglio piazzata fra quelle arabe); del Super Corridoio in Malesia (la prima fra i paesi asiatici); Cyber City nelle isole Mauritius, assieme alle Seychelles i paesi che guidano la classifica delle nazioni africane.

La quattro tigri asiatiche hanno fatto registrare i maggiori progressi nelle Ict durante gli ultimi quattro anni. Questi risultati indicano che la lingua inglese non &#232 pi&#249 un fattore decisivo nella rapida adozione della tecnologia, specie se i contenuti sono disponibili in altre lingue.

I risultati del Digital Access Index dell¿Itu mostrano che &#232 tempo di ridefinire il potenziale dell¿accesso alle Ict: ¿Finora, le infrastrutture limitate sono state spesso accusate di essere la principale barriere per colmare il digital divide¿, afferma Michael Minges dell¿unit&#224 Mercato, Economia e Finanza dell¿Itu. ¿La nostra ricerca, invece, indica che l¿accessibilit&#224 e l¿educazione sono fattori ugualmente importanti¿.

Per misurare l¿abilit&#224 media degli individui nell¿accedere e usare le tecnologie dell¿informazione, lo studio dell¿Itu &#232 andato oltre i tradizionali settori di cui si occupa, cio&#232 la telefonia fissa e mobile. Per esempio, circa il 40% dei peruviani ha risposto in una indagine di non possedere un computer o non poter avere accesso a Internet. La ricerca ha mostrato anche che l¿utilizzo di Internet &#232 strettamente legato all¿educazione. In Cina, oltre la met&#224 degli utenti della rete ha una cultura universitaria.

Gli sforzi dell¿Itu nell¿identificare gli indicatori per misurare l¿accesso alle tecnologie dell¿informazione e della comunicazione riflette la tendenza in crescita attraverso la comunit&#224 internazionale in favore dell¿uso di misure trasparenti e concrete per monitorare le performance dei vari paesi. Le Nazioni Unite hanno adottato una serie di obiettivi di sviluppo, Millennium Development Goals (MDG), e associato indicatori per monitorare i progressi fatti nei confronti della riduzione della povert&#224, della fame e altre aree di intervento. L¿accesso alle Ict fa parte di questi obiettivi, come recita il punto 18 del MDG: ¿In cooperazione con il settore privato rendere disponibili i benefici delle nuove tecnologie, specificatamente informazione e comunicazione¿. Il Digital Access Index fornisce quindi uno strumento concreto per aiutare a misurare questi obiettivi chiave.

Pierluigi Sandonnini

Il Digital Access Index dell¿Itu

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