La Ue apre un¿indagine approfondita sull¿operazione Oracle-PeopleSoft

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Europa



Lontana dall¿essere conclusa, la vicenda aperta dall¿Opa ostile lanciata da Oracle su PeopleSoft continua a far discutere. Questa volta a riaprire la discussione, &#232 la decisione della Commissione europea di avviare un¿indagine approfondita sull¿offerta ostile.

La procedura fornir&#224 alla Ue, quattro mesi supplementari per esaminare il progetto, dopo un primo mese di indagini.

In un comunicato, la Commissione ha spiegato che questo esame, sar&#224 l¿occasione per giudicare gli ¿effetti dell¿operazione sui mercati dei software utilizzati dalle grossi multinazionali per coordinare e pianificare le loro risorse finanziarie e umane come anche le loro relazioni con la clientela¿.

Nell”ultimo mese l”Autorit&#224 europea ha studiato il possibile impatto della fusione tra i due produttori di software ed &#232 ha concluso che la combinazione di due dei principali competitor nel mercato merita ulteriori analisi, sopratutto per quei settori per le quali gli attori sarebbero ridotti da tre a due, come sarebbero Oracle e SAP nel comparto dei software per le imprese.

Per questo dossier, i servizi europei lavoreranno congiuntamente con il Dipartimento di Giustizia americano, direttamente interessato all¿operazione.

Secondo l¿USA Today della scorsa settimana, il ministero dovrebbe opporsi al progetto.

Il 6 giugno scorso, Oracle aveva lanciato un¿OPA ostile da 6,3 miliardi di dollari sul suo maggior competitor PeopleSoft.

L¿annuncio era arrivato giusto dopo che quest¿ultima aveva annunciato il suo progetto di fusione con un altro operatore del settore, JD Edwards.

Una volta conclusa questa operazione, Oracle ha portato il prezzo della sua offerta a 7,3 miliardi di dollari.

Il produttore ha adesso prolungato la sua offerta fino al 31 dicembre, a dispetto della selvaggia opposizione di PeopleSoft.

Raffaella Natale


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