Web radio: pronta una licenza internazionale per la radiodiffusione

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L”industria discografica ha annunciato ieri, 11 novembre, di aver chiuso un accordo internazionale per facilitare l¿ottenimento delle licenze di distribuzione di musica per le radio online.

La Federazione dell¿industria discografica mondiale, IFPI, e le societ&#224 di collecting (gestione dei diritti fonografici) europee hanno raggiunto un¿intesa che apre la strada all¿utilizzo legale della musica su Internet.

In base ai nuovi accordi le radio Internet o i webcaster potranno trasmettere programmi musicali sulla base di una singola licenza.

L”accordo permetter&#224 alle emittenti di ottenere la necessaria licenza dai produttori discografici in una moltitudine di Paesi, semplicemente aderendo a un contratto di licenza in uno dei Paesi partecipanti.

Fino a oggi, i webcaster dovevano contattare ogni singola societ&#224 che in ogni nazione trattava la gestione dei diritti dei produttori fonografici.

Il nuovo accordo dovrebbe notevolmente spronare la diffusione del Webcasting (la trasmissione di programmi musicali su Internet al di fuori degli Stati Uniti). Si calcola infatti che attualmente in Europa siano circa 30 le grandi compagnie che forniscono ai navigatori questo servizio, oltre a centinaia di piccole realt&#224.

Il Webcasting &#232 solo una delle nuove forme di distribuzione di musica che l”industria di settore sta favorendo, cos&#236 come, in generale, promuove nuovi modelli di sviluppo e di ritorni economici dalla Rete.

Negli Stati Uniti questa &#232 una realt&#224 gi&#224 ampiamente diffusa, attualmente si parla di 1.250 licenze.

I proventi derivanti dal Webcasting negli Usa hanno toccato gli 8 milioni di dollari nel 2002.

In Italia la gestione delle licenze sar&#224 di competenza della SCF (Societ&#224 Consortile Fonografici).

¿Per il momento – ha dichiarato Saverio Lupica, direttore generale della SFC gli operatori che nel nostro Paese si sono interessati alle licenze sono pochi, ma con l¿entrata in vigore dell¿accordo c¿&#232 da attendersi un vero boom¿.

L¿accordo, oltre alla moltiplicazione delle Web Radio, potrebbe favorire anche la nascita delle Web TV.

¿Si tratta di un altro settore interessante ¿ dice sempre Lupica ¿ che per&#242 avr&#224 una crescita meno rapida visto che in questo caso i costi necessari al lancio sono molto elevati¿.

Jay Berman, presidente e Ad di IFPI, ha detto a riguardo che ¿Questa &#232 un”altra pietra miliare nello sviluppo dei servizi di musica su Internet. Nel passato ottenere licenze per la trasmissione multiterritoriale su Internet, per esempio in Europa era difficile e richiedeva molto tempo. Era inoltre importante per le societ&#224 di collecting nazionali strutturare un sistema che rimuovesse questi ostacoli. Ora sar&#224 molto pi&#249 semplice per le emittenti operare in pi&#249 paesi e ci aspettiamo che lo sviluppo delle attivit&#224 di Webcasting acquisisca ulteriore spinta da questo accordo”.

Soddisfatto anche Gianluigi Chiodaroli, presidente di SFC, che ritiene questo accordo, cos&#236 come quello sul simulcast (ritrasmissione via Web di trasmissioni radio e Tv), ¿¿una facilitazione per gli operatori di servizi in rete offendo loro un solo interlocutore per la licenza e rafforza la tutela dei diritti dei produttori fonografici. Come SCF ci attendiamo un aumento esponenziale delle richieste di licenza”.

Si spera che questa licenza vada nella giusta direzione, e permetter&#224 adesso che la musica sul Web possa finalmente decollare.

Come si legge in una nota della FIMI (Federazione dell¿industria Discografica Italiana), L”accordo semplifica notevolmente la possibilit&#224 delle emittenti di ottenere una licenza per l”uso di musica registrata.

Cos&#236 facendo ¿¿l”industria discografica far&#224 un grosso passo avanti per favorire lo sviluppo delle nuove tecnologie” ha dichiarato Enzo Mazza, direttore generale di FIMI.

L”accordo sul webcasting ¿ termina la nota della FIMI – giunge a due anni dalla conclusione di un accordo simile sul Simulcasting che riguarda le emittenti (radio e Tv) che trasmettono simultaneamente via etere e su Internet e al quale hanno aderito 33 Paesi. L”accordo sul Webcasting dovrebbe essere sottoscritto da un numero analogo di Paesi, compresi Stati Uniti, Francia, India, Germania, Spagna.

Raffaella Natale