Operatori e aziende concordi: il VoIP nel futuro delle comunicazioni aziendali. Studio IDC

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Europa



Dopo anni di molto rumore per nulla, sempre pi&#249 imprese europee stanno dotando le proprie reti aziendali di tecnologie vocali su protocollo IP (VoIP), o pensano di farlo nell¿immediato futuro.

Lo rivela l¿ultimo studio IDC – European WAN Manager Survey, 2003 ¿ condotto su 625 aziende in 10 Paesi europei.

Il 12% delle aziende interpellate ha dichiarato di stare gi&#224 adottando le tecnologie per integrare la trasmissione dati/voce, mentre il 33% pensa di farlo nei prossimi due anni.

L¿uso di reti IP PBX (Private Branch Exchange) &#232 aumentato del 7,2% dal 2002.

Secondo uno studio simile condotto appena un anno fa, su 693 imprese interpellate solo il 13% aveva dichiarato di stare gi&#224 usando il VoIP o di essere disposta a installarlo nel breve termine.

La diminuzione dei costi di connessione ai servizi a banda larga &#232 uno dei fattori chiave della diffusione delle tecnologie VoIP che si avvalgono delle infrastrutture di rete dati per trasportare voce e possono inoltre gestire una combinazione di audio e video col vantaggio di poter effettuare chiamate ad un costo internet anzich&#233 al costo delle normali telefonate.

In base ai dati forniti dalle aziende, le chiamate su IP permettono di ridurre i costi fino al 30%, ossia di risparmiare fino a 10 miliardi l¿anno. E non &#232 l¿unico vantaggio dello standard che, utilizzato su larga scala, aprirebbe la strada a molti, innovativi, servizi che consentirebbero agli operatori delle telecomunicazioni di ritornare al profitto.

Per quanto riguarda in particolare l¿Italia, nel mese di ottobre l¿operatore leader del mercato Telecom Italia, ha annunciato di stare avviando la conversione delle proprie reti di accesso in reti IP a banda larga. Secondo quanto reso noto dalla societ&#224, entro tre anni, tutto il traffico nazionale di lunga distanza verr&#224 trasferito su queste nuove reti che consentiranno di effettuare telefonate sfruttando lo standard delle reti Internet.

Il servizio, per&#242, partir&#224 prima in Francia, dove l¿ex monopolista italiano ha appena fondato una propria sussidiaria, Telecom Italia France, per offrire servizi di telefonia fissa ad alta velocit&#224.

All¿inizio, l¿offerta sar&#224 caratterizzata da un singolo numero per utente, ma l¿intenzione &#232 di lanciare un¿offerta multi-numero entro la met&#224 del 2004. Allo stesso tempo, il nuovo pacchetto verr&#224 proposto anche in Italia: ¿¿combinando un approccio multi-numero con un telefono cordless, il pubblico avr&#224 a disposizione una soluzione personale molto soddisfacente, che incoragger&#224 a tornare alla linea fissa per gli scambi vocali¿.

Secondo uno studio condotto da Yankee Group, su 25 operatori europei, due terzi stimano che i tradizionali servizi vocali rappresenteranno meno del 25% totale dei ricavi da qui al 2006. Il 42% degli operatori intervistati prevede una rapida migrazione ai servizi VoIP nel corso dei prossimi due anni. Il VoIP consente infatti ai gestori di servizi telecom di eliminare due terzi delle spese operative legate al transito.

Sulla scia di questi nuovi studi, le aziende di settore hanno ripreso gli investimenti sulla tecnologia, accantonati vista la debolezza della domanda: Microsoft e Siemens, ad esempio, hanno da poco lanciato un software battezzato OpenScape che permetter&#224 non solo di conoscere il nome di chi ci chiama ¿ o di chi vogliamo chiamare – ma soprattutto di sapere se la persona che vogliamo chiamare si trova in ufficio o &#232 uscita oppure occupata. ¿Il sistema consentir&#224 di organizzare conferenze telefoniche e di accedere al software da una gran variet&#224 di apparecchi¿ comunica Siemens.

¿¿E¿ stato un altro anno difficile per le telecom europee ¿ ha dichiarato Finger Gibson di IDC ¿ ma il rapporto mostra come all¿orizzonte si intravedano i primi segni di ripresa¿.

Alessandra Talarico