UMTS: gli operatori limitati dal W-CDMA. Necessario il ricorso ad altri standard

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Europa



I regolatori europei delle telecomunicazioni dovrebbero consentire agli operatori di considerare standard alternativi al W-CDMA per offrire i servizi di trasmissione dati e multimediali dell¿UMTS.

Questo secondo un libro bianco – Maximising the economic benefits from spectrum use: how to meet the needs of users, operators, vendors and regulators ¿ preparato da Analysis Research in collaborazione con una serie di advisor del settore delle tlc, media e Internet.

L¿autore del rapporto, Ross Pow, ritiene infatti che l¿uso dello standard W-CDMA fornir&#224 agli operatori 3G un significativo incremento delle capacit&#224 di trasmissione vocale, ma deve ancora dimostrare le proprie ¿ largamente reclamizzate – capacit&#224 nell¿ambito del trasferimento dati ad alta velocit&#224, della latenza e dell¿effettiva convenienza in termini di costi.

Quest¿incertezza, unita ai ritardi che stanno caratterizzando il lancio dei servizi di terza generazione, sta inoltre facendo indietreggiare consumatori – soprattutto i clienti cosiddetti business ¿ sempre pi&#249 riluttanti a investire nelle nuove tecnologie mobili per la trasmissione dati.

Il W-CDMA (acronimo di Wideband Code Division Multiple Access) si basa sulla tecnica di accesso multiplo a divisione di codice. Per la trasmissione dei dati tutti gli utenti utilizzano la stessa banda di frequenze ( si opera ad una frequenza di 2GHz con banda di 5MHz). Quindi la separazione fra gli utenti non avviene pi&#249 come nel GSM mediante assegnazione di diverse bande di frequenze a ciascun utente e di diversi intervalli temporali dedicati.

Lo standard, assieme al CDMA2000 sar&#224 poi armonizzato nello standard UMTS.

¿Senza dubbio, c¿&#232 un¿enorme domanda potenziale di soluzioni mobili che potrebbe trainare lo sviluppo della produttivit&#224 ¿ dice Ross Pow, Managing Director di Analysys Research ¿ ¿¿ma i manager IT devono essere convinti del ritorno degli investimenti e dell¿effettiva riduzione dei costi derivante dall¿adattamento delle applicazione aziendali agli ambienti mobili¿.

Il rapporto evidenzia anche che, nonostante l¿approccio armonizzato dell¿Ue all¿introduzione del 3G sia stato appropriato, sarebbe ora il caso di valutare se il W-CDMA sia effettivamente in grado di bissare l¿enorme successo riscosso in tutto il mondo dal GSM.

¿Lo spettro &#232 una risorsa di enorme valore ¿ continua Pow ¿ ed &#232 nell¿interesse di tutti (consumatori, operatori, rivenditori e regolatori) garantire che sia usato nel modo pi&#249 efficiente possibile per massimizzare i benefici economici ad esso connessi¿.

Pow evidenzia anche come sia stia prestando sempre maggiore considerazione all¿uso concreto dello spettro attraverso meccanismi quali la compravendita e la regolamentazione tecnologicamente neutrale, ossia che non imponga l”uso di un particolare tipo di tecnologia n&#233 che operi discriminazioni tra particolari tecnologie come mezzo per aumentare l”efficienza dello spettro.

¿Se nei prossimi due anni il W-CDMA manterr&#224 le promesse, allora &#232 giusto che gli operatori vadano avanti su questa strada (¿) altrimenti essi dovrebbero essere messi nelle condizioni di considerare l¿uso di altre tecnologie per offrire ai consumatori quello che vogliono¿.

Rimuovere le restrizioni tecnologiche dall¿uso dello spettro, conclude il rapporto, dovrebbe riaprire la strada agli investimenti e all¿innovazione. Qualsiasi freno che impedisse all¿industria mobile europea di introdurre servizi di trasmissione mobile dei dati di alta qualit&#224, potrebbe risultare in perdita di competitivit&#224 nei confronti di Asia e America del Nord, con un impatto negativo sull¿occupazione e gli investimenti.

Alessandra Talarico