Microsoft e Google: nel futuro le nozze…o la guerra

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Wall Street non &#232 la sola a corteggiare Google, uno dei pi&#249 noti motori di ricerca Internet: anche il colosso dei software Microsoft starebbe facendo lo stesso.
Il gioiellino di Silicon Valley ha appena intrapreso i colloqui con le banche per lanciare la largamente anticipata IPO ma, secondo il New York Times, starebbe conducendo anche incontri di altro tipo, che avrebbero come fine un¿eventuale partnership ¿ o fusione ¿ con il gruppo di Bill Gates.

Secondo i dirigenti della societ&#224 e altre fonti vicino alle discussioni, Microsoft ¿ alla disperata ricerca di un partner per entrare nel business della ricerca sul web ¿ avrebbe pi&#249 volte avvicinato Google negli ultimi due mesi per discutere diverse opzioni, tra cui la possibilit&#224 di una futura acquisizione di controllo.

Anche se le proposte del gigante di Redmond sono molto allettanti, indica ancora il NYT, la compagnia sembra preferire per il momento la strada dell¿IPO. Google, fondato nel 1998 dagli studenti dell”Universit&#224 di Stanford Larry Page e Sergey Brin, sta considerando l¿idea di mettere sul mercato il 10-15% del capitale, per un montante stimato intorno ai 2 miliardi di dollari.

La compagnia, per&#242, ha stupito l¿establishment di Wall Street, dichiarando che le commissioni pretese dalle banche d¿affari per gestire le offerte iniziali di vendita sarebbero troppo care e che l¿azienda starebbe valutando di lanciare l¿IPO on line.La mossa servirebbe anche ad allontanare l¿ombra degli ultimi scandali finanziari dalla propria quotazione in Borsa e a creare una grossa base di piccoli azionisti.

Secondo gli analisti, la decisione di lanciare l¿offerta in rete, sarebbe fortemente caldeggiata dai fondatori dell¿azienda, noti per la loro attrazione verso soluzioni tecnologiche a problemi della pi&#249 diversa natura. Ma verosimilmente si tratta di una semplice provocazione e il gruppo proceder&#224 nel modo pi&#249 tradizionale, col supporto, cio&#232, degli istituti finanziari di Wall Street. Tra quelli interpellati per l”eventuale gestione dell”operazione, Goldman Sachs, Morgan Stanley, Credit Suisse First Boston, Citigroup, J. P. Morgan Chase.

L¿asta on line sar&#224 con ogni probabilit&#224 utilizzata per un¿offerta secondaria in modo da permettere ai milioni di utenti di acquistare le azioni del proprio motore di ricerca preferito.

La capacit&#224 di Google di suscitare la frenesia dei mercati porta comunque alla mente della Silicon Valley ricordi non troppo piacevoli, come la storia di Netscape, il sistema operativo alternativo che prometteva di minacciare lo strapotere di Microsoft nel settore dei software per Internet. Microsoft per&#242, pass&#242 subito al contrattacco e cambi&#242 radicalmente i suoi business, aggiungendo il proprio browser come componente gratuita del sistema operativo Windows e tagliando le gambe alla concorrenza.

L¿offerta iniziale di vendita di Netscape, nel 1995, contributi, poi, in modo significativo allo scoppio della bolla tecnologica.

La situazione di Google, tuttavia, &#232 ben diversa da quella di Netscape: l¿azienda occupa chiaramente una posizione dominante nel settore della ricerca su Internet, che &#232 servita come base per costruire un business pubblicitario in forte crescita e molto redditizio. Il rapido aumento dei profitti ha cominciato ad attrarre, ovviamente, anche i concorrenti. E cos&#236, Yahoo ha appena acquistato Overture, societ&#224 specializzata in servizi pay-per-performance per i principali siti e motori di ricerca, mentre Microsoft e Amazon.com stanno entrambe considerando di buttarsi nella mischia.

Sebbene, al momento, Google sembra aver snobbato le proposte di Microsoft, le trattative non sarebbero ancora chiuse. Le due aziende non hanno commentato le indiscrezioni.

L¿interesse di Microsoft dimostra, tuttavia, l¿enorme valenza di Google: temuta dalle aziende, concorrenti e non, ma anche ultima speranza per un nuovo boom finanziario nel settore delle dot.com.

L¿entrata del colosso dei software nel settore della ricerca sul web, potrebbe ridurre in modo significativo la quota di mercato di Google. Anche se, un probabile tentativo di Microsoft di integrare applicazioni per la ricerca nella prossima versione di Windows ¿ battezzata Longhorn ¿ potrebbe aprire una nuova battaglia legale come quella seguita al fallimento di Netscape, quando il dipartimento di Giustizia Usa, 20 Stati americani e varie aziende – tra cui AOL – portarono l¿azienda in tribunale per voiolazione delle leggi antitrust.

In risposta a questa eventuale minaccia, Google sta da tempo esplorando nuovi business per ampliare le proprie fonti di reddito: in questo contesto si inseriscono le trattative per l¿acquisizione di Friendster, un servizio di dating che sta riscuotendo molto successo e si basa sul presupposto di far incontrare soltanto persone che abbiano un amico in comune.

Microsoft e Google lo troveranno uno che, magari, li far&#224 convolare a nozze?

&#169 2003 Key4biz.it

Alessandra Talarico