Napster punta ai giovani e lancia sul mercato le carte prepagate

di |

Mondo



I tempi in cui Napster animava i peggiori incubi delle grandi case discografiche sono ormai lontani.

A un anno dalla scomparsa della prima rete P2P dedicata allo scambio di brani musicali, il sito sar&#224 nuovamente online da domani 29 ottobre negli Stati Uniti e si &#232 trasformato in un servizio a pagamento sostenuto dalle case discografiche, e presto metter&#224 sul mercato un pacchetto offerta comprensivo di 15 download.

L¿obiettivo &#232 far breccia nel target degli adolescenti, i maggiori utilizzatori del file-sharing illegale.

Il metodo di Napster, che aveva spinto tutte le major ad aprire una vera e propria guerra legale nei confronti del ¿gattino-cybernetico¿, ottenendo l¿oscuramento del sito, a causa di violazione delle norme in materia di copyright.

Da allora le cose sono cambiate sul mercato della musica, le case discografiche hanno in effetti cominciato a capire che non possono non considerare che gli adolescenti usano molto Internet anche per scaricare musica e, altro elemento di fondamentale importanza, i prezzi dei CD sono molto alti per loro, e questo spesso li spinge alla pirateria.

Da qui la trovata di mettere in vendita questo pacchetto offerta.

La carta, che verr&#224 venduta a 14,85 dollari (pi&#249 di 12,60 euro) e che comprende 15 download di musica, sar&#224 disponibile dalla met&#224 di novembre in circa 14.000 negozi Usa.

Offerta in linea con i prezzi praticati dal concorrente Apple per il servizio iTunes.

Apple il 16 ottobre scorso ha lanciato la versione per Windows, ma iTunes &#232 sul mercato dall¿aprile scorso solo per i Macintosh.

Nei primi quattro mesi di operativit&#224 ha venduto circa 10 milioni di canzoni, nonostante avesse come base un mercato relativamente ristretto, quello dei soli utenti Mac.

Napster &#232 stato rilevato lo scorso anno dal produttore di software Roxio, per 5 milioni di dollari.

Il sito era in liquidazione giudiziaria da prima di settembre 2002, dopo che il tribunale fallimentare aveva bloccato l”offerta di acquisto da parte di Bertelsmann, per un valore totale di 9 milioni di dollari. Il Gruppo tedesco aveva gi&#224 investito oltre 85 milioni di dollari per mantenerlo in vita dopo la chiusura ottenuta dalle major a luglio 2001.

Grazie al lancio di queste carte prepagate, simili a quelle per le ricariche dei telefonini, Napster vuole superare uno dei maggiori ostacoli con cui si devono confrontare i servizi a pagamento di musica online: la perdita del pubblico pi&#249 giovane, sprovvisto di carta di credito.

Secondo il Los Angeles Times di ieri 27 ottobre, i Gruppi RealNetworks e FullAudio stanno studiando questo stesso tipo di offerta per i rispettivi servizi musicali, RealOne Rhapsody e MusicNow.

Anche le loro carte prepagate saranno disponibili a partire dal prossimo mese, quando inizia la stagione degli acquisti del Thanksgiving e delle feste di Natale.

La carta di Napster sar&#224 venduta in 14.000 punti vendita, presso i distributori Best Buy, Safeway, Rite Aid, Duane Reade o le stazioni di servizi ExxonMobil, come ha precisato Roxio sul proprio sito Internet.

Roxio aveva annunciato il 9 ottobre scorso anche l¿uscita, prevista per il 29 di questo stesso mese di “Napster 2.0”, che offre online un catalogo di pi&#249 di 500.000 canzoni, a 99 centesimi (84 centesimi di euro) i singoli e 9,95 dollari (8,46 euro) gli album.

Il creatore di Napster, Shawn Fanning, ha prestato la sua consulenza per il nuovo servizio di Roxio.

“Ho utilizzato Napster 2.0 ed &#232 fantastico”, ha detto Fanning. “Offre funzioni dedicate alle community e strumenti per scoprire nuova musica, tutte peculiarit&#224 del Napster originale”.

Roxio punta sul fatto che il marchio Napster offra tuttora un senso di familiarit&#224 e possa attirare l”attenzione delle persone, e i loro soldi.

Gli esperti di settore sostengono per&#242 che la societ&#224 nel breve periodo avr&#224 sicuramente l”attenzione dei nostalgici della musica online ma trasformare tale curiosit&#224 iniziale in un business richieder&#224 parecchio tempo.

Raffaella Natale