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La fusione Lagardère/Edits preoccupa l¿Antitrust Ue. RCS Mediagroup interessata a comprare

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Il Gruppo Lagard&#232re ha annunciato di aver ricevuto nella serata di ieri 27 ottobre una comunicazione ufficiale da parte della Commissione europea, inerente il progetto di fusione tra la societ&#224 francese ed Editis (ex Gruppo VUP-Vivendi Universal Publishing).



Lo ha riferito la stessa societ&#224 in un breve comunicato, nella quale avanzava anche alcune perplessit&#224 su come era stata gestita la vicenda dagli organi di informazione.

La societ&#224 ha dichiarato, infatti, di essere stata infastidita dalle indiscrezioni trapelate alla stampa sul dossier che ¿¿hanno preceduto di parecchie ore la comunicazione ufficiale, che doveva restare strettamente riservata¿.

In ogni caso Lagard&#232re rimane ¿determinata a continuare a collaborare con Bruxelles per assicurare la riuscita del proprio piano industriale¿.

Lagard&#232re ha tempo adesso fino al 13 dicembre per presentare un business plan ed eliminare cos&#236 le riserve espresse ieri nella lettera dallo staff del Commissario alla Concorrenza Ue, Mario Monti.

La Commissione avr&#224 poi un mese per emettere il proprio parere definitivo su questa operazione, che modificher&#224 sensibilmente il mercato francese dell¿editoria.

Secondo il parere di alcuni esperti del settore, il Gruppo di Arnaud Lagard&#232re dovrebbe rinunciare a quasi la met&#224 degli asset di Editis, per mantenere solo la casa editrice Larousse e la divisione spagnola Anaya.

Un¿analista parigino vicino al dossier ha dichiarato che, tenuto conto del numero dei potenziali candidati al riscatto di tutti o parte degli asset che metter&#224 in vendita Lagard&#232re, il primo editore francese ¿non dovrebbe perdere denaro¿ in questa operazione. E ha anche aggiunto ¿quello che rimane adesso da vedere &#232, come Lagard&#232re chiuder&#224 questa operazione, cosa decider&#224 di vendere e se alla fine valeva la pena mobilizzare 1,25 miliardi di euro per l¿acquisto di VUP¿.

La notifica inviata a Lagard&#232re riflette le forti perplessit&#224 della Commissione europea, formulate gi&#224 a giugno dopo l¿apertura del dossier.

In particolare la Ue teme che con la nascita della nuova unit&#224, possano esserci problemi di concorrenza sul mercato di settore, in particolare per quel che riguarda: l¿acquisto e la vendita dei diritti editoriali, i servizi di distribuzione e la distribuzione stessa, e la vendita dei libri al dettaglio.

La palla &#232 passata adesso ad Arnaud Lagard&#232re, che nell¿occasione della Fiera del libro di Francoforte, aveva dichiarato di pensare di poter mantenere circa il 50% del fatturato di VUP e di cedere il resto, affermando anche che ci sarebbero gi&#224 diversi candidati interessati a queste attivit&#224.

Secondo indiscrezioni apparse sulla stampa francese, Rcs Mediagroup sarebbe gi&#224 in trattative con il Gruppo francese per il possibile acquisto di alcune attivit&#224 di Editis.

La notizia sarebbe stata confermata da Ferruccio De Bortoli, attualmente alla guida di Rcs Libri.

Intervistato al Salone di Francoforte, De Bortoli ha riconosciuto di avere avuto dei contatti informali con il gruppo Lagard&#232re.

L”ex direttore del Corriere della Sera, ha aggiunto: ¿Guarderemo evidentemente a questo dossier che pu&#242 apportare a diversi livelli delle sinergie al Gruppo Flammarion, riferendosi alla casa editrice francese del Gruppo Rcs.

In ogni caso bisogner&#224 aspettare le mosse di Lagard&#232re dopo il pronunciamento dell¿Antitrust europeo, per cui la momento le trattative sono state bloccate, in attesa di ulteriori sviluppi.

“Non sar&#224 che in seguito ¿ che potranno essere annunciati dei rimedi, vale a dire delle cessioni”, hanno spiegato i vertici del Gruppo a Francoforte.

Potrebbe essere anche prevista un¿audizione verbale di Lagard&#232re davanti la Commissione, le parti terze e i rappresentanti degli Antitrust nazionali dei Quindici, che saranno consultati prima del verdetto finale.

Un¿audizione questa in cui spera il Beuc (Bureau europ&#233en des unions de consommateurs), l”organizzazione che raccoglie le associazioni di consumatori indipendenti a livello europeo, che teme che l¿operazione abbia un impatto negativo in termini di prezzi e scelte.

E¿ da un anno che il progetto d¿acquisto di VUP da parte di Lagard&#232re ha messo in agitazione il mercato degli editori, intimoriti dalla grandezza della futura unit&#224.

Fonti vicine al dossier la settimana scorsa indicavano nel 40% la soglia del mercato della distribuzione dei libri in Francia cui dovrebbe scendere il nuovo ensemble Hachette-Editis (che secondo alcune stime deterrebbe fra il 65% e il 70%) per ottenere il via libera della Commissione.

Grazie ad Hachette, Lagard&#232re possiede Fayard, Grasset, Stock, Le Livre de Poche e anche le Guides bleus. Con Editis, guadagnerebbe Larousse, Le Robert, Bordas, Nathan, Plon, Laffont o 10/18.

In materia di distribuzione, Hachette dispone di Relay, Furet du Nord e della rete Virgin, recentemente rafforzata dai punti vendita Extrapole.

Lagard&#232re contesta queste stime, sostenendo che con l”acquisizione della concorrente Editis la sua quota di mercato si attesta intorno al 50%.

Raffaella Natale

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