Criptaggio dei DVD per scoprire i pirati tra i giurati degli oscar

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Hollywood ossessionata dalla pirateria. E¿ proprio cos&#236.

Negli Stati Uniti, gli studios cinematografici sono angosciati per ci&#242 che sta avvenendo sul mercato del cinema e della musica.

Facendo riferimento ad alcune recenti stime, questo fenomeno li priva ogni anno di milioni di dollari di entrate. Entrando pi&#249 nel particolare: secondo le cifre della societ&#224 di ricerca britannica Informa Media Group, circa 144.000 film sono scaricati illegalmente ogni giorno da internauti dotati di connessioni a banda larga.

Se consideriamo il 50% di questi download come vendite mancate, per un valore medio di 3,50 dollari ognuna, questo significa che Hollywood ha registrato quest¿anno un mancato guadagno di 92 milioni di dollari, precisa Informa.

Motivo importante che ha trascinato le major in una battaglia giuridico-politica senza esclusione di colpi, che mira a estirpare il male alle radici.

Gli studios sembrano ormai pronti a tutto pur di proteggere il loro business, anche se questo dovesse significare scendere a compromessi con qualcuno poco simpatico.

E adesso la notizia. Per voce della potente MPAA (Motion Picture Association of America), i grossi studios cinematografici hanno annunciato, da qualche settimana, la loro intenzione di non inviare pi&#249 ai 5.600 membri dell”Accademy of Motion Picture Arts and Sciences, vale a dire la giuria che assegna gli oscar, le copie gratuite dei film iscritti alla competizione.

Questa manna di DVD di eccellente qualit&#224 alimenterebbe il circuito della pirateria, in particolare verso l¿estero, ha spiegato Jack Valenti, 82 anni, presidente del MPAA dal 1966.

Infatti un recente studio di AT&T Labs, ha rivelato qualcosa di sconcertante, a mettere in Rete i film sono proprio gli insiders, professionisti del settore.

¿Se i membri della giuria vogliono visionare le opere candidate agli oscar, non dovranno che andare nelle sale cinematografiche¿, ha dichiarato laconico Valenti.

La decisione ha immediatamente acceso le polemiche a Hollywood. In una lettera aperta, trecento artisti del cinema, tra i quali Clint Eastwood, Sean Penn e ancora Francis Ford Coppola, hanno dichiarato, che a loro avviso, questa misura accrescer&#224 la discriminazione a favore dei grossi produttori hollywoodiani, meglio distribuiti rispetto ai piccoli film indipendenti.

L¿associazione Lafca (Los Angeles Film Critics Association Awards), ha, dal suo canto, minacciato di annullare la tradizionale cerimonia di fine dicembre, che generalmente fornisce le prime indicazioni sui film che hanno possibilit&#224 di essere candidati all¿oscar.

Di fronte alle reazioni suscitate, la MPAA ha fatto sapere che sarebbe pronta a rivedere la propria posizione.

Secondo il Wall Street Journal, starebbe pensando di criptare i DVD in modo che gli eventuali pirati possano essere individuati e allontanati dalla giuria degli oscar.

Alcuni esperti, infatti, continuano a dichiarare che ¿¿prima di fare appello al legislatore americano per regolamentare il problema della pirateria, l¿industria cinematografica farebbe meglio a fare un controllo interno, alcuni degli operatori del settore sono infatti grossi fornitori di file che poi vengono piratati¿.

Alcuni passi in questa direzione sono stati gi&#224 fatti. La societ&#224 Cinea, per esempio, ha sviluppato dei sistemi di criptaggio per i video diffusi sugli aerei e negli hotel, in modo che non siano leggibili che su lettori specifici.

E ha anche messo a punto una tecnologia che permette di proteggere i film durante la loro trasmissione via satellite al cinema, o di bloccare lo scaricamento dal computer di un cinema.

Prossimamente, Cinea dovrebbe uscire con un sistema di tracciatura individuale, destinata ai DVD inviati ai giornalisti specializzati e ai legali, che devono vedere i film in anteprima assoluta.

Se una copia pirata viene messa online, questo sistema permetter&#224 di identificare la fonte originale.

Cinque dei pi&#249 importanti studios hollywoodiani hanno recentemente lanciato un sito a pagamento, Movielink, per far fronte alla massiccia cyber-frode.

Ma ¿l¿incessante domanda del pubblico utente continuer&#224 ad alimentare il commercio illegale¿, secondo quanto dichiarato da John Tsang, Segretario del Commercio, dell¿Industria e della Tecnologia per il governo locale Hong Kong, in un seminario sulla sicurezza e Internet, organizzato nell¿ambito del vertice APEC di Bangkok.

Tsang spiega che ¿La soluzione a lungo termine sta nella cultura. Bisogna cambiare le abitudini della gente e accrescere il rispetto per i diritti della propriet&#224 intellettuale¿.

Anche perch&#233, se oggi il download di film non ha ancora raggiunto l¿ampiezza di quello della musica, &#232 solo per motivi essenzialmente tecnici.

Lo scaricamento di film &#232 molto pi&#249 lento (i file sono pi&#249 pesanti) e necessitano obbligatoriamente di una connessione a banda larga.

Negli Stati Uniti, solo il 27% dei terminali connessi ne sono dotati, e questo in qualche modo sta frenando la pirateria.

Raffaella Natale