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Lo SMAU è finito? Sembra inarrestabile la crisi della Fiera dell¿ICT italiano

Italia



SMAU ha ormai chiuso da qualche giorno.

Il chiassoso flusso di visitatori &#232 lontano e, se &#232 momento di bilanci per gli organizzatori, &#232 anche l¿occasione di una riflessione libera da parte degli addetti ai lavori.Proprio tra questi ultimi si &#232 registrato nelle ultime ore uno stato d¿animo di delusione per l¿edizione appena chiusa e di irritazione per il graduale snaturamento a cui &#232 stato sottoposto SMAU nel corso degli ultimi anni.

L¿impressione &#232 che qualcosa si sia definitivamente rotto.

¿Smau &#232 nato come occasione di incontro tra professionisti e tra segmenti dell¿industry, ora &#232 un parco a tema¿&#232 come andare a Disneyland¿ – sono le parole raccolte da un dirigente di una societ&#224 della convergenza che ha partecipato attivamente alla manifestazione.

Ma allora cosa &#232 successo negli ultimi anni, al punto di perdere la via maestra?
Cosa ha fatto deragliare SMAU da un lungo tragitto storico nato s&#236 dal mondo del commercio e dei registratori di cassa, ma poi cresciuto e sviluppatosi come l¿appuntamento dell¿innovazione per antonomasia ed oggi mutuato in una sagra del videogame dedicata a quindicenni adrenalinici o a gruppi di genitori e figli in cerca di novit&#224.

E il fenomeno non &#232 di quest¿anno.
Le avvisaglie erano gi&#224 presenti anche nelle passate edizioni, al punto da indurre oggi una lunga lista di marchi prestigiosi(da Siemens ad Acer, da Motorola a Wind e 3, per citare alcuni tra gli assenti pi&#249 rilevanti) a rinunciare ad una presenza diretta.



Evidentemente l¿investimento non vale pi&#249 tanto.



Oggi il fenomeno si &#232 manifestato in tutta la sua consistenza.


Come?


Ha ragione Giuseppe Turani, che su La Repubblica di qualche giorno fa scriveva: ¿La Milano da bere &#232 definitivamente morta la scorsa settimana. Chiunque abbia girato per la citt&#224 ha toccato il fenomeno con mano. C¿erano due importanti manifestazioni: Moda e SMAU. Di solito in queste occasioni la citt&#224 si trasforma in un inferno. Impossibile trovare taxi, un parcheggio e ancor pi&#249 impossibile trovare un posto al ristorante. Tradizionalmente gli uomini di SMAU diventano i padroni della citt&#224. Quest¿anno niente di tutto ci&#242¿¿Lo SMAU ormai conta meno della met&#224 della superficie e met&#224 degli espositori di appena due anni fa. E si sta trasformando da fiera di addetti ai lavori, da fiera di grande livello e qualit&#224 in una sorta di fierona paesana¿.



E Turani non &#232 il solo.
Ancor pi&#249 esplicito Domenico Meogrossi del Sole24Ore, che in un forum aperto da Virgilio.it sull¿intervista fatta dallo stesso portale ad Antonio Emmanueli, presidente di SMAU, ha scritto: ¿Le cifre dichiarate alla fine della manifestazione paiono cifre gonfiate. O meglio, imprecise. 380.000 sono stati gli ingressi registrati, non i visitatori. E” ben diverso. Significa che, avendo visitato la manifestazione per tre giorni di seguito, ho registrato tre ingressi. Traete voi le conseguenze. Del resto, padiglioni semi-deserti, amplissimi corridoi tra gli stands, parcheggi vuoti e taxi senza code sono i segnali pi&#249 eclatanti dell”insuccesso di una manifestazione alla deriva. Pochi espositori, zero novit&#224. Una formula ormai inadeguata. Sistemazione logistica degli stands priva di ogni logica. Riguardo alle pre-registrazioni via internet, sappiamo bene cosa valgono. Personalmente, mi sono registrato ad una decina di convegni, disertandoli poi tutti…¿.

Certo vi &#232 una difficolt&#224 congiunturale dell¿intero settore. ¿La crisi di SMAU rispecchia la crisi del settore¿ sembrano voler sottolineare i comunicati stampa degli organizzatori. Ma a ben vedere il problema non &#232 liquidabile in modo cos&#236 semplice, proiettando all¿esterno errori di valutazione e scelte discutibili proprie.

E allora vediamo con pi&#249 dettaglio quali sono i punti cruciali di questo declino.



I Numeri di SMAU

Emanuelli ha dichiarato con soddisfazione nel comunicato stampa di fine manifestazione i numeri dell¿edizione 2003 in 80mila mq di spazi espositivi, oltre 1000 espositori, 380.000 visitatori, 140 convegni cui hanno preso parte 12.000 visitatori (con l¿esclusione di IST, che &#232 stato un evento contingente), oltre 40.000 visitatori business accreditati online prima della manifestazione (il 90% in pi&#249 rispetto al 2002).

Rispetto all¿edizione 2002 le differenze, ovvero i segnali di declino sono evidenti.
Nello scorso anno, a parit&#224 di superficie espositiva, SMAU dichiar&#242 ben 2.500 aziende presenti, con oltre 450.000 visitatori (l¿11% in pi&#249 rispetto al 2001) e 20.000 partecipanti ai convegni.
Ma, secondo i risultati di un sondaggio effettuato ¿in diretta¿ da Ericsson Telecomunicazioni, il 40% dei visitatori era venuto a SMAU 2002 per motivi di lavoro, il 30% per interessi personali e il 30% per conoscere le novit&#224. Quindi un preciso campanello d¿allarme che avrebbe dovuto essere interpretato con maggior solerzia dagli organizzatori.



Quest¿anno il numero dei visitatori &#232 stato del 15% in meno rispetto all¿edizione precedente, ed il numero delle aziende presenti &#232 calato di circa il 55-60%, il che sottolinea, se ve ne fosse ancora bisogno, la vaporizzazione del profilo professional di quest¿anno a favore di una massiccia connotazione giovanilistica e consumer, anche per effetto della particolare attenzione destinata dagli organizzatori a questo specifico segmento. In pi&#249 quest¿anno la scelta di esasperare lo spazio di SMAU Shop in collaborazione di Computer Discount ha trasformato un¿ampia area in una smisurata bancarella, questa s&#236 da guiness dei primati, con ottimi risultati economici immediati per chi ha organizzato, ma con lo sbriciolamento di un tradizionale profilo di appuntamento costruito in anni.




La Mission di SMA

E¿ quello che proprio non si riesce a capire.

SMAU &#232 un appuntamento fieristico. La mission dei suoi organizzatori dovrebbe essere quella di mediare, attraverso un punto di incontro fieristico, le relazioni tra domanda ed offerta nel mercato di riferimento, creando le circostanze migliori perch&#233 ci&#242 avvenga.

Le Fiere nascono per questo.



Ma gi&#224 nel 2002, Antonio Emmanueli aveva annunciato di voler dar vita ¿¿a una ¿lobby dell¿innovazione¿ capace di portare in Parlamento la voce della business community dell¿ICT e di contribuire, nel rispetto dei ruoli e in piena trasparenza, alle scelte e agli indirizzi di politica economica e industriale del Paese¿.¿.
Poi nella scorsa primavera venne fuori il Manifesto dell¿Innovazione, che oggi SMAU annuncia di presentare il prossimo 29 ottobre al Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.

Ma, a conti fatti, che c¿entra SMAU con tutto questo?



Nel nostro Paese spesso i ruoli rischiano di diventare fumosi, duplicati e impropri.
Un soggetto organizzatore di un appuntamento fieristico del mondo business dovrebbe concentrarsi, riteniamo, a rafforzare il proprio prodotto (tanto pi&#249 se arranca e mostra segni evidenti di crisi), piuttosto che pomparne la politica di marchio con iniziative che nulla hanno a che fare con il merito della propria missione.


La crisi di SMAU non si supera indossando diversi cappelli e pennacchi con i quali presentarsi nelle varie occasioni, ritagliandosi un ruolo che non &#232 proprio. La crisi di SMAU pu&#242 essere superata solo riqualificando l¿appuntamento da cui Smau trae origine e ragion d¿essere.

Anche in Italia non mancano gli esempi coerenti di iniziative pur molto pi&#249 piccole, ma ben focalizzate, al punto da essere considerate con estremo rispetto anche all¿estero dai settori pi&#249 esigenti del mondo ICT. Intendiamo riferirci a SatExpo, specializzato nel segmento satellitare, ed a Webbit, centrato sullo sviluppo della rete internet.



Forse SMAU va ripensata ed &#232 quello che noi tutti ci auguriamo.

Raffaele Barberio

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