La rivoluzione digitale: opportunità e problemi sociali

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Italia



di Remo Lucchi

Amministratore Delegato
EURISKO

Sintesi dell¿intervento tenuto al Convegno ¿La rivoluzione digitale: i mutamenti nella vita quotidiana e le sfide regolamentari¿, Napoli, 16 ottobre 2003

Una premessa: i nuovi mezzi si stanno diffondendo sempre di pi&#249

Nella percezione degli italiani, il contesto socio economico sta attraversando un periodo critico. Ne consegue una reazione di contrazione, o almeno cautela, in molte aree del comportamento di consumo.

L¿¿Index of Consumer Sentiment¿ (ICS), che misura da anni la percezione collettiva circa l¿andamento dell¿ottimismo / pessimismo economico (e le cui tendenze provocano poi di fatto tendenze all¿espansione o alla contrazione), continua a mantenersi su valori critici da lungo periodo, e non si notano segni di miglioramento (tav. 1).

Molti sono i comportamenti di consumo correlati a questo indicatore. Fra questi troviamo:

  • Strategie di consumo: minor piacere di spendere, maggiore attenzione ai prezzi, alle promozioni, disponibilit&#224 a rinunciare alla qualit&#224 per risparmiare

  • Viaggi/vacanze: minor propensione per viaggi in aereo, per vacanze sia in Italia che all¿estero

  • Investimenti: minor propensione per azioni, obbligazioni, ristrutturazioni, attivit&#224 imprenditoriali

  • Acquisti impegnativi: maggior attenzione nell¿acquisto dell¿auto, dell¿abbigliamento.

Ci sono per&#242 settori dell¿agire di consumo che mostrano indifferenza all¿andamento dell¿ICS. Fra questi, in primo luogo, troviamo i mezzi.

Tengono bene, e si sviluppano, soprattutto i mezzi legati alle nuove tecnologie (PC, Internet, telefonia), ed i mezzi classici (TV) che dalle nuove tecnologie hanno ricevuto una spinta di rigenerazione / riposizionamento (TV Satellitari).

Alla stessa constatazione ¿ tenuta dei mezzi e sviluppo dei nuovi ¿ si arriva analizzando l¿evoluzione del ¿time budget¿ degli italiani negli ultimi anni.

Consulta: tav. 1 (Indice delle sensazioni del consumatore)

L¿analisi dell¿uso del tempo da parte degli italiani, e come questo &#232 cambiato negli ultimi anni, mette in evidenza le seguenti tendenze:

  • la gente tende sempre di pi&#249 a realizzarsi nel ¿fuori casa¿

  • soprattutto in ambito lavorativo

  • la vita tende a diventare sempre pi&#249 frenetica

  • l¿obiettivo quasi unico tende a diventare il successo professionale

  • &#232 la corsa verso il protagonismo

  • si riduce tutto il tempo che non &#232 finalizzato a questo obiettivo: meno relax, meno tempo alla casa, meno tempo alle relazioni

  • in questo contesto, i nuovi mezzi rappresentano una grande opportunit&#224, con una distinzione ben chiara:
    -le nuove TV (Pay / Satellitari) sono una buona nuova risposta al residuo bisogno di relax che non pu&#242 essere eliminato
    -gli altri nuovi mezzi rappresentano uno strumento fondamentale per l¿esercizio del protagonismo.

Le dimensioni sociodinamiche della societ&#224

Per capire il posizionamento ed il ruolo dei nuovi mezzi nel contesto sociale, dobbiamo innanzitutto capire le logiche che governano lo sviluppo socioculturale della nostra societ&#224.

A questo scopo si presta molto bene uno strumento di ricerca sociale, messo a punto da Eurisko: la Grande Mappa (Consulta: tav. 2 e 3).

Le dimensioni che determinano la mappa ¿ definite anche ¿fattori sociodinamici¿ in quanto all¿origine dell¿evoluzione sociale ¿ sono cos&#236 interpretabili:

  • quella orizzontale &#232 la dimensione del confronto sociale, della competizione, dell¿affermazione di s&#233, del protagonismo outdoor. L¿interesse &#232 sul mondo, sul fuori casa, sulla professione, sugli avvenimenti / circostanze che danno sensazioni forti. L¿attenzione &#232 sulla sostanza e sulla concretezza delle cose. E¿ la dimensione dell¿agire e della tensione verso il successo; appartiene pi&#249 alla cultura maschile, anche se non in modo esclusivo

  • quella verticale &#232 la dimensione culturale della forma e della sovrastruttura, rispetto alla semplice sostanza. L¿obiettivo non &#232 il confronto competitivo con gli altri, ma la relazione moderata, equilibrata. E¿ la dimensione culturale del pensare, della riflessione, dei significati; appartiene pi&#249 alla cultura femminile, anche se non in modo esclusivo.

Una rappresentazione grafica della Grande Mappa &#232 presentata nella tav. 2; come si nota, l¿incrocio delle due dimensioni determina ¿ ad un primo livello – cinque territori:

  1. un¿area caratterizzata dall¿assenza di entrambe le dimensioni sociodinamiche (in basso a sinistra). Mancano entrambe le forze dell¿evoluzione: si &#232 in un¿area marginale; manca capacit&#224 di azione, e manca cultura per progettare un futuro diverso

  2. assenza della capacit&#224 di pensare (in basso a destra); &#232 un¿area che rappresenta il baricentro maschile tradizionale, espressione di forza, ma non di cultura

  3. in alto a sinistra invece si trova un¿area caratterizzata da forte presenza di cultura e sensibilit&#224, ma da assenza di capacit&#224 di azione e confronto / scontro nel contesto sociale; &#232 un¿area che rappresenta il baricentro tradizionale femminile (che la ¿storia¿ ha relegato a vita privata)

  4. in alto a destra si trova invece un¿area caratterizzata dall¿incontro positivo delle due dimensioni sociodinamiche: gente dotata sia di capacit&#224 di azione, che di cultura e capacit&#224 di pensiero. Siamo nell¿area dell¿&#233lite socioculturale, cio&#232 delle persone capaci di ¿prendere per mano¿ la societ&#224, e di portarla verso il futuro

  5. al centro si trova una ¿specie di limbo¿, che non ha ancora assunto una direzione: &#232 l¿area giovanile.

La societ&#224 si sta sempre pi&#249 ¿allungando¿

La Societ&#224 italiana ¿ e pi&#249 in generale quella occidentale ¿ si sta sempre pi&#249 ¿allungando¿: la distanza tra i segmenti ¿trainanti¿ (in alto a destra nella mappa) e quelli ¿trainati¿ (tutti gli altri, ed in particolare quelli in basso a sinistra) si sta ampliando progressivamente.

In assenza di interventi, questo ¿allungamento¿ &#232 naturale, e non pu&#242 che incrementarsi: &#232 nelle leggi di una societ&#224 liberista (Consulta: tav. 4). I segmenti in alto a destra vanno verso l¿evoluzione ad una velocit&#224 molto pi&#249 elevata rispetto agli altri, e soprattutto rispetto a coloro che sono in basso a sinistra, che non godono del contributo di nessuno dei due fattori sociodinamici, essendo ai valori minimi per entrambi.


I nuovi mezzi e la societ&#224 che si ¿allunga¿

Lo sviluppo dei nuovi mezzi entra in modo evidente in questa dinamica; ne &#232 ¿effetto¿ e ne &#232 ¿causa¿, accentuando ulteriormente il divario fra i segmenti sociali:

  • ¿effetto¿: i nuovi mezzi, per essere adottati, richiedono ¿dotazioni¿ sia economiche che socioculturali che solo i segmenti in alto a destra hanno. Non solo, ma questi stessi segmenti, essendo protagonisti nella societ&#224, e desiderosi di affermare con maggior forza il proprio protagonismo, sono proprio alla ricerca di strumenti (nuovi mezzi) che siano in grado di consentire loro di potenziare ulteriormente la loro leadership; altri hanno meno queste tensioni

  • ¿causa¿: di fatto i nuovi mezzi offrono a questi segmenti un evidente ulteriore vantaggio, determinando cos&#236 un ulteriore incremento della distanza rispetto ai follower.

Una dimostrazione di ci&#242 &#232 riportata nelle tavole che seguono, dove si nota che tutti i nuovi mezzi si sono insediati nella parte fortunata della mappa (in alto a destra), accentuando cos&#236 le dotazioni e quindi la forza competitiva di questi segmenti. Consulta:

  • tav. 5: TV tradizionale (oltre le 2 ore di ascolto);

  • &#232 l¿unica che si radicalizza verso sinistra, cio&#232 al contrario

  • tav. 6: nuove TV (Pay/Satellitari)

  • tav. 7: utenti cellulare

  • tav. 8: utenti SMS

  • tav. 9: utenti PC

  • tav. 10: utenti internet.

I nuovi mezzi appaiono quindi come degli ¿amplificatori¿ del protagonismo, e quindi del divario sociale. Stanti le attuali condizioni di accesso:

  1. culturali

  2. economiche, e di contesti che favoriscono/stimolano l¿uso

Che cosa fare?

si potrebbe aspettare un ricambio generazionale: le nuove generazioni sarebbero pi&#249 acculturate, e si potrebbe pi&#249 facilmente ¿ricucire¿. A questa soluzione si deve per&#242 obiettare che non solo non &#232 unicamente un problema di cultura, ma che la quota di popolazione attualmente esclusa &#232 talmente ampia (e non cos&#236 anziana), che i tempi sarebbero inaccettabili

si aumenta in tempi rapidi il tasso di presenza delle condizioni di accesso, cio&#232 si fa in modo che la gente si doti di cultura e denaro in tempi rapidi, perch&#233 queste ¿ semplificando ¿ sono le condizioni per dotarsi di nuove tecnologie. Ovviamente si tratta di una soluzione impraticabile

non rimane che la terza soluzione: non sono le persone che devono andare verso i nuovi mezzi (non &#232 possibile), ma al contrario, sono le nuove tecnologie che devono andare verso le persone; in altri termini, i nuovi mezzi devono fare del marketing, cio&#232 non devono pensare solo a loro stessi, alla loro perfezione ed efficienza tecnologica, ma devono creare anche le condizioni di avvicinamento al grande pubblico.