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Siglato a Monaco l¿accordo per la Mobile Alliance

Europa



&#200 stata ratificata la scorsa settimana a Monaco la Mobile Alliance, la neonata intesa tra nove operatori mobili europei, tra cui l¿italiana Wind.

Gli operatori che partecipano all¿iniziativa – la britannica mm02, e le sue filiali irlandese e tedesca, l¿italiana Wind, la spagnola Amena, la svizzera Sunrise, l¿ungherese Pannon GSM, l¿austriaca One e l¿operatore storico norvegese Telenor ¿ sono compagnie di medie dimensioni (generalmente poste al secondo ¿ terzo posto nei rispettivi mercati) che hanno deciso di riunirsi per contrastare lo strapotere della britannica Vodafone.

In un annuncio ufficiale, le aziende hanno spiegato che l¿iniziativa vuole aumentare la competitivit&#224 dei singoli gruppi e offrire ai consumatori le pi&#249 moderne tecnologie ai prezzi pi&#249 vantaggiosi. L¿operazione, sollecitata dalle condizioni del mercato europeo della telefonia mobile, &#232 per&#242 frutto dell¿ingegno di un¿azienda di Tel Aviv, la Fantine Group, fondata nel 1997 come societ&#224 di consulenza delle start up del mercato israeliano che volevano entrare nel mercato europeo.

Negli anni, la Fantine ha conquistato la fiducia degli operatori del Vecchio Continente e ne ha anche condiviso le alterne fortune. ¿La maggior parte delle start up hanno chiuso ¿ dice il COO del gruppo, Ztiki Fuchs ¿ e noi siamo stati costretti a rifocalizzare i nostri business (¿)Circa un anno fa abbiamo individuato l¿attuale trend delle tlc europee: abbiamo visto come i maggiori player del mercato ¿ Vodafone e Orange ¿ stavano rendendo le cose difficili alle compagnie regionali indipendenti, come Amena. Ecco come abbiamo iniziato a pensare di formare un gruppo capace di fornire servizi attraverso l¿Europa e di porre le aziende nella condizione di competere con i concorrenti senza creare conflitti a livello locale¿.

Fantine ha dunque ha presentato l¿idea alla spagnola Amena e quando questa l¿ha approvata ha contattato le altre aziende: ¿¿molte di loro – aggiunge Fuchs ¿ avevano gi&#224 pensato a una simile soluzione, ma il fatto che sia stata proposta da un organismo esterno ha contribuito a dissipare le preoccupazioni relative all¿eventuale competizione tra i membri dell¿alleanza. C¿erano un sacco di riserve all¿inizio, le aziende erano sospettose, ma pian piano le diffidenze si sono sciolte¿.

Del resto, la piega presa dal mercato europeo negli ultimi anni non lasciava molta scelta alle compagnie appena nate: ora, ognuna di loro pu&#242 contare su accordi di roaming con le aziende consociate. In tal modo, il divario con Orange e Vodafone ¿ che possono appoggiarsi alle proprie divisioni sparse in tutta Europa per offrire tariffe a prezzi molto pi&#249 vantaggiosi – potr&#224 essere colmato pi&#249 facilmente.

L¿iniziativa, spiega ancora Fuchs, faciliter&#224 anche la compravendita di infrastrutture, attrezzature e telefonini, nonch&#233 la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti hardware e software e consentir&#224 ai gruppi che vi partecipano di influenzare in modo totalmente diverso i fornitori, potendo contare su una base clienti di 50 milioni di unit&#224.

A livello organizzativo, la Mobile Alliance sar&#224 gestita a livello paritario con tutti i membri posti sullo stesso piano a livello decisionale.

Il prossimo passo sar&#224 l¿allargamento dell¿iniziativa a tutti gli operatori interessati, a partire dall¿est Europa e, nel prossimo futuro, anche agli Stati Uniti e Asia.

Alessandra Talarico

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