Le clarisse irlandesi scelgono il web per diffondere il Vangelo

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Da sempre le clarisse del monastero di Galway vivono recluse e comunicano col mondo esclusivamente da dietro le grate delle loro celle. Quest¿anno, per&#242, in concomitanza con il 750esimo anniversario della morte della fondatrice dell¿ordine ¿ Santa Chiara d¿Assisi ¿ le sorelle hanno deciso di aprire un sito Internet per predicare al mondo intero i loro valori di castit&#224, povert&#224 e obbedienza.

E cos&#236, dopo le iniziali polemiche, le clarisse irlandesi – convinte che l”autostrada dell”informazione le aiuter&#224 a portare conforto a coloro che hanno bisogno di una guida spirituale – hanno lanciato http://www.poorclares.ie/ . Il sito, oltre a consigli sulla preghiera propone immagini della vita quotidiana delle sorelle: le orazioni, la preparazione delle ostie, i lavori in giardino, ma anche momenti pi&#249 intimi come le visite dei parenti e degli amici.

¿In un mondo dominato dal consumismo e dalla disperazione ¿ spiega Suor Louis, la badessa del monastero ¿ vogliamo offrire un messaggio di speranza, legato ai valori del Vangelo¿, aggiungendo che le Clarisse di Galway hanno voluto accogliere il suggerimento di Papa Giovanni Paolo II, che domanda ai monasteri di essere delle ¿scuole di preghiera¿ che soddisfino il bisogno di spiritualit&#224 dei fedeli.

Le clarisse di Galway, dunque, hanno portato la clausura in una nuova era, quella della comunicazione: tutti i mezzi, del resto, sono validi per diffondere la preghiera e la contemplazione.

L¿uso dei nuovi mezzi di comunicazione da parte delle suore di clausura ha sollevato molte polemiche negli anni scorsi, quando una suora era stata ridotta allo stato laico perch&#233 accusata di usare troppo Internet.

Nel 1999 la Santa Sede ha pubblicato un testo rivolto alle comunit&#224 claustrali intitolato Verbi Sponsa in cui viene stabilito che questi mezzi possono essere utilizzati dalle suore, ma solo con grande moderazione e discrezione.

Una curiosit&#224: Santa Chiara &#232 anche la santa protettrice della televisione.

Alessandra Talarico