La Cina contribuirà al progetto Galileo

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La Cina contribuir&#224 al nuovo sistema di navigazione satellitare sviluppato dalle nazioni europee in alternativa al Global Positioning System (GPS), sviluppato dalle autorit&#224 militari degli Stati Uniti.

La Cina parteciper&#224 al progetto con 230 milioni di dollari e collaborer&#224 allo sviluppo tecnico, alla produzione manifatturiera, alla standardizzazione e alla certificazione dei prodotti.

“La Cinadichiara il responsabile per il progetto satellitare Loyola de Palacio – aiuter&#224 Galileo a diventare la principale infrastruttura mondiale di servizi logistici dei paesi emergenti”.

Il sistema Galileo ¿ che a differenza del rivale Usa e di quello russo Glonass &#232 concepito da uno staff civile anzich&#233 militare – sar&#224 formato da 30 satelliti di cui 27 operativi e 3 di riserva. Stazioner&#224 in tre orbite circolari mediane alla Terra, a un¿altitudine di 23.616 km con un¿inclinazione di 56 gradi dall¿equatore.

Il programma Galileo ha subito numerosi rinvii anche per dissensi sulla leadership del progetto e sulla ripartizione delle quote tra i paesi membri. L¿accordo tra i paesi dell”Agenzia Spaziale Europea (ASE) sul finanziamento del progetto &#232 stato raggiunto solo alcuni mesi fa e ha permesso di sbloccare a favore del progetto 550 milioni di euro, sotto forma di contributo dell”Ase, che andranno ad aggiungersi ai 550 milioni gi&#224 stanziati dalla Ue per finanziare la prima fase di messa in opera del sistema di navigazione satellitare.

L¿Ase e il ministro cinese della Scienza e della Tecnologia Shi Dinghuam, hanno anche annunciato la creazione di un nuovo centro per il coordinamento delle operazioni: il China-Europe Global Navigation Satellite System Technical Training and Cooperation Center con sede all¿Universit&#224 di Pechino.

La fase di preparazione del progetto durer&#224 fino al 2005, e sar&#224 dedicata alla progettazione dei satelliti e delle componenti terrestri. A partire dal 2006 dovrebbero essere messi in orbita i primi satelliti e al consorzio pubblico potranno subentrare societ&#224 private selezionate attraverso un bando di gara. Per il funzionamento a pieno regime, bisogner&#224 attendere il 2008, anno in cui i trenta satelliti del sistema Galileo saranno tutti in orbita. Fino a quella data verranno investiti all¿incirca 3,4 miliardi di euro.

Il progetto ha gi&#224 suscitato le critiche del Dipartimento della Difesa americano e il coinvolgimento della Cina non far&#224 che buttare benzina sul fuoco: gli Usa sostengono infatti che Galileo potrebbe interferire con le capacit&#224 del GPS durante i conflitti militari.



Alessandra Talarico