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Bush da l´ok alla compravendita Global Crossing/STT

Mondo



di Alessandra Talarico


Il presidente degli Stati uniti ha approvato la vendita della quota di maggioranza dell¿operatore tlc Global Crossing a Singapore Technologies Telemedia, compagnia controllata dal governo di Singapore.

In una lettera al congresso, Bush ha reso noto che non verr&#224 presa ¿nessuna misura per sospendere o proibire¿ la vendita del 61% dell¿azienda in bancarotta a STT per 250 milioni di dollari.

La decisione pone fine alle polemiche sollevate dal Dipartimento della Difesa circa la convenienza di affidare la gestione della rete a un gruppo straniero, per di pi&#249 vicino al governo di Pechino. Secondo la Commissione che si occupa degli investimenti stranieri negli USA (CFIUS), la transazione avrebbe infatti potuto causare problemi alla sicurezza nazionale.

Global Crossing ha fatto ricorso al Chapter 11 della legge fallimentare americana lo scorso anno, a causa di debiti per 12,4 miliardi di dollari. Nel tentativo di sopravvivere alla bancarotta, nell¿agosto 2002, il 61% della compagnia ¿ per un valore stimato intorno ai 22 miliardi di dollari – venne svenduto a Hutchison Whampoa e STT per 250 milioni di dollari in cash, 300 da versare ai creditori e altri 200 sotto forma di nuovi debiti. L¿accordo &#232 stato approvato da un giudice fallimentare e dai regolatori antitrust, ma i due investitori asiatici si sono trovati di fronte ai dubbi della CFIUS, e che vede tra i propri membri un rappresentante del Pentagono. Lo scorso aprile, poi, il Dipartimento della Difesa ha aperto una rigorosa inchiesta sull¿acquisizione al termine della quale sarebbe toccato al Presidente decidere. Questo tipo di procedura, in genere, provoca l¿immediato ritiro delle offerte da parte degli aspiranti acquirenti. Cos&#236 ha fatto l¿altro concorrente, il colosso di Hong Kong Hutchison Whampoa ¿ notoriamente vicino al governo cinese – che lo scorso giugno si &#232 tirato indietro dalla gara.

I dubbi dell¿amministrazione sono stati per&#242 fugati da un accordo con STT , controllata dal governo di Singapore attraverso Temasek Holdings: lo stesso primo ministro di Singapore Goh Chok Tong avrebbe rassicurato le autorit&#224 americane riguardo la gestione e la sicurezza dei dati trasmessi, il cui controllo resterebbe comunque negli Stati Uniti.

La rete di Global Crossing – un backbone globale in fibra ottica da 100.000 miglia costato oltre 15 miliardi di dollari e che copre 27 paesi – cos&#236 come le reti di altri operatori internazionali, viene infatti usata dal governo per trasmettere informazioni, anche strettamente riservate. Una delle principali obiezioni formulate dal Pentagono derivava proprio dal fatto che, in seguito alla vendita, gli Stati Uniti avrebbero potuto incontrare difficolt&#224 a identificare la fonte di una qualche violazione della rete.

¿ST Telemedia &#232 soddisfatta per la conclusione di questo importante passo verso la conclusione dell¿accordo. Ora guardiamo alle fasi successive, che speriamo si concludano al pi&#249 presto¿, ha riferito il portavoce di STT.

Global Crossing, da canto suo, crede nella capacit&#224 dell¿investitore asiatico di rafforzare la competitività del gruppo nel settore delle tlc.

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