Rai nel mirino. Le accuse della stampa gettano nel caos Viale Mazzini

di Raffaella Natale |

Italia


l’aria è alquanto agitata ai vertici di Viale Mazzini, dopo l’uscita dell’Unità e le polemiche sulle imminenti nomine alla Tgr, passando per le presunte ‘liste di proscrizione’ sul Corriere della Sera e per le osservazioni di Maurizio Costanzo sullo ¿scempio¿ dell’azienda.

l’Unità, che ieri titolava in prima pagina ‘Gli ultimi giorni della Rai’, ha scritto ¿Dal Ddl Gasparri che sottrae 724 miliardi (Raiway) al Gasparri della legge pro Mediaset. Epurazioni di capiredattori, strane nomine di dirigenti: così si demolisce la Tv pubblica¿.

Accanto al disegno di legge di riforma del sistema che attribuisce ¿tutto il potere a Mediaset¿ l’Unità individua nelle ¿epurazioni di bravi giornalisti¿ e nella ¿nomina di dirigenti allineati¿ la strategia per mandare a picco la Tv pubblica.

Ma intanto la questione delle nomine dei capi delle sedi di Venezia, Bologna, Milano e Palermo ha aperto una nuova polemica che riguarda anche il trasferimento di una rappresentanza di giornalisti delle testate regionali.

 

In mano al segretario Usigrai Roberto Natale, due pagine in cui si chiede un incontro immediato anche con i responsabili dell’azienda e con la Commissione di Vigilanza Rai, con la richiesta, nell’attesa, di mettere in stand-by le decisioni sulle nomine.

Sul caso sono intervenuti diversi parlamentari del centrosinistra. Falomi (Ds) e Gentiloni (Margherita) scrivono al presidente della Vigilanza Claudio Petruccioli per sollecitare un’audizione della Angela Bottiglione ¿ direttore delle testate regionali – affinché chiarisca se vi siano intollerabili pressioni politiche per le imminenti nomine, come lei stessa avrebbe dichiarato, secondo alcune indiscrezioni.

 

In Vigilanza, invece, Gloria Buffo (Ds) vorrebbe vedere i vertici Rai, per avere ¿spiegazioni ufficiali sulla ‘lista di proscrizione’ riservata a giornalisti e dirigenti riportata ieri dal Corriere della Sera¿.

Scalera (Margherita) annuncia un’interrogazione al ministro dell’Economia (principale azionista della Tv pubblica) per sapere se è vero che a Viale Mazzini si stia pensando a nominare tre nuovi vicedirettori per i Tg.

Mentre Vitali (Ds) si rivolge al ministro Gasparri a proposito della possibile sostituzione del caporedattore della Tgr Emilia Romagna Tonelli: ¿Gli incarichi in Rai non devono essere stabiliti in base a logiche di fedeltà politica alla maggioranza di governo e, nel caso di Bologna, in seguito al diktat del sindaco Guazzaloca, ma esclusivamente sulla base di criteri di riconosciuta professionalità¿.

 

Il governatore del Veneto, Galan, preferisce non entrare nel merito della questione che riguarda le nomine per la Rai di Venezia ma definisce anche le numerose reazioni politiche ¿impressionante soccorso rosso¿.

Nel frattempo, dalle colonne di Prima Comunicazione in edicola da oggi, Maurizio Costanzo fa appello alle ¿persone di buona volontà¿ per salvare la Rai, che ¿non può essere abbandonata nelle mani di incompetenti¿ e annuncia l’idea di un manifesto pro-Tv pubblica che lancerà a ottobre in un convegno romano, intitolato ‘I senza patente’.

Dal Prix Italia a Catania – premio internazionale per la televisione, la radio e il Web – replica risentito il direttore di Raiuno Del Noce, chiamato in causa da Costanzo quando si riferisce alla cattiva direzione delle reti.

¿Non rispondo alle accuse generiche¿, ha ribattuto Del Noce. E Costanzo precisa che il suo ¿intento vero è un manifesto pro-Rai¿. Il problema, spiega il conduttore, è ¿di esperienza, non tanto di capacità¿. E pur ribadendo la sua stima nei vertici dell’azienda, ricorda che ¿in nessun lavoro si affida un ruolo da dirigente a uno che non l’ha mai fatto. Se si facesse con gli ingegneri o con gli architetti, cadrebbero le case. Si fa solo alla Rai¿.

 

A Catania è intervenuto anche come amministratore delegato di RaiNet, Alberto Contri, che ha approfittato dell’occasione per replicare all’Unità.

Contri ha risposto: ¿Mi ribolle il sangue quando sento parlare di una Rai in declino e destinata a soccombere di fronte a nuovi attori sul mercato¿. Aggiungendo ¿L’occasione del digitale terrestre è invece una grandiosa opportunità, a patto di saperla cogliere¿.

l’Ad di RaiNet ha ammesso ¿Certo non la coglieremo se ci illudiamo che sia la tecnologia ad attirare il pubblico. Credo infatti che ritrasmettere più o meno gli stessi programmi con tecnica digitale sarebbe un inutile e clamoroso spreco¿.

La chiave per mantenere un ruolo da protagonista è piuttosto, secondo l’ex consigliere Rai, l’interattività: per questo a ottobre RaiNet presenterà una serie di novità per collegare in un circolo virtuoso anche pubblici diversi, con i siti e le community per la fiction Rai, L’Isola dei famosi e ‘Che tempo che fa’, il programma sul meteo di Fabio Fazio. ”A fine ottobre – ha annunciato Contri – presenteremo un portale con un metodo di fruizione davvero innovativo, che sarà disponibile anche in versione per disabili”.

 

L’altra grande innovazione, ideata e prodotta da RaiNet per RaiClick, è la ‘T.Cam’: ¿Abbiamo usato l’interattività, resa possibile dalla banda larga di Fastweb, per piazzare migliaia di telecamere nelle case degli abbonati, così da farli intervenire direttamente in trasmissione. In tale modo saremo in grado di costruire un talk show che si trasformerà via via in un gigantesco gioco di ruolo con i teleutenti protagonisti¿. Tra le altre novità in arrivo, i portali regionali e le interazioni con la radiofonia.