Vivendi: ancora guai con la COB. Intanto un giudice Usa ordina di pagare 20,5 mln a Messier

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Europa



Una procedura amministrativa &#232 stata aperta dall¿Autorit&#224 di Borsa francese – la COB (Commission des Op&#233rations de Bourse) – contro la major francese dei media Vivendi Universal (VU).

Un portavoce della COB ha dichiarato che nel mirino dell¿inchiesta ci sarebbero ancora una volta problemi finanziari legati alla presidenza di Jean-Marie Messier.

La procedura &#232 stata aperta parallelamente alla trasmissione al tribunale di Parigi di un rapporto inerente l¿inchiesta sull¿informazione finanziaria del Gruppo francese negli anni 2001-2002, all¿epoca di J2M (com¿&#232 conosciuto Jean-Marie Messier nel jet-set, ndr).

La procedura della COB, che &#232 indipendente dalla procedura penale nelle mani della giustizia, potrebbe terminare con una multa per Vivendi, ha aggiunto il portavoce.

L¿inchiesta dell¿Autorit&#224 di Borsa di Parigi, iniziata nel luglio 2002, &#232 stata rimessa venerd&#236 scorso al tribunale della citt&#224.

VU ha confermato di aver ricevuto la notifica della COB, che invita il Gruppo a far valere le proprie obiezioni entro tre mesi dal ricevimento della stessa.

La notifica &#232 all¿esame del Consiglio di Vivendi, ha dichiarato il Gruppo in una nota trasmessa alla stampa, ¿¿riconfermando la propria volont&#224 a collaborare pienamente con l¿indagine della COB¿.

Il documento della COB – di circa 90 pagine – evidenzia un certo numero di irregolarit&#224 nelle informazioni finanziarie del Gruppo, che rientrerebbero nell¿ambito del reato penale.

Il rapporto apre dei sospetti su alcuni dirigenti di Vivendi, che potrebbero essere coinvolti direttamente.

Messier, il direttore finanziario Guillaume Hannezo e altri dirigenti di VU sono sospettati d¿aver beneficiato di un¿informazione privilegiata, nella vendita dei loro titoli nel 2001.

Due settimane dopo, infatti, furono vendute 55 milioni azioni di VU, per coprire i bisogni di tesoreria del Gruppo, provocando la caduta del titolo.

Dopo un attento studio dei documenti, il tribunale dovrebbe trasmettere le conclusioni ai giudici competenti del caso Ren&#233 Cros e Henri Pons.

I due magistrati si occupano della procedura aperta dopo la denuncia contro X del 29 ottobre 2002 per ¿falso in bilancio per l¿esercizio 2000-2001¿ e ¿diffusione di informazioni false e tendenziose sull¿andamento di Vivendi¿

Gi&#224 numerose perquisizioni sono state effettuate negli uffici di Vivendi a Parigi e ai domicili di diversi ex dirigenti, in particolare quello di Messier.

La denuncia &#232 stata deposita dall¿Associazione dei piccoli azionisti (APPAC – Association des petits porteurs actifs) che ritiene che gli azionisti di Vivendi siano stati danneggiati dalla diffusione di informazioni false sulla situazione finanziaria di Vivendi.

Ironia della sorte, oggi arriva un¿altra notizia per Vivendi Universal, un tribunale Usa gli ha intimato di pagare all”ex presidente Jean-Marie Messier la liquidazione da 20,5 milioni di euro, su cui si era aperta una controversia.

La compagnia, che ha rifiutato di dare la liquidazione a Messier, ha detto in una nota che far&#224 ricorso a “tutti i mezzi legali” per opporsi al pagamento.

In quell¿occasione l¿attuale presidente di Vivendi, Jean-Ren&#233 Fourtou, aveva dichiarato che una simile decisione danneggerebbe ulteriormente il Gruppo e gli azionisti, gi&#224 sufficientemente inguaiati dalla presidenza di J2M.

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