Mondadori: Semestrale in linea con il 2002

di Raffaella Natale |

Italia


Approvata ieri la relazione semestrale al 30 giugno 2003 della Arnoldo Mondadori Editore.

Il Cda si è riunito sotto la presidenza di Marina Berlusconi, la relazione è stata presentata dal vicepresidente e Ad Maurizio Costa.

Fininvest, la holding di Silvio Berlusconi e della sua famiglia, controlla una quota del 50,24% in Mondadori, leader in Italia nell’editoria.

Il fatturato consolidato del Gruppo sale a 753,9 milioni di euro, in crescita del 4,7% sul corrispondente periodo dello scorso anno.

Ne dà notizia un comunicato della società che, per l’anno in corso, si dice fiduciosa ¿¿di raggiungere risultati sostanzialmente in linea con quelli dell’esercizio precedente¿.

Il Margine operativo lordo (Mol) si attesta a 93,7 mln, -0,5% rispetto al 30 giugno 2002, in calo anche l’incidenza sui ricavi che passa dal 13,1% al 12,4%. L’Ebit è stato di 75,2 mln, in calo del 2% su base annuale a seguito dell’aumento degli ammortamenti.

L’Utile pretasse risulta di 64,1 mln in progresso del 14,1% su base annuale. La posizione finanziaria netta torna positiva a 6,3 mln rispetto ai -10,7 mln del corrispondente periodo dello scorso anno.

Per l’Outlook sulla seconda parte dell’anno, ¿¿il Gruppo confida nella propria capacità di coglier e creare le opportunità di business necessarie a raggiungere risultati sostanzialmente in linea con quelli dello scorso esercizio¿ è scritto nella nota della società di Segrate.

Il miglioramento del risultato, spiega il comunicato del Gruppo, si deve soprattutto al miglior saldo della gestione finanziaria e alla migliore performance delle joint-venture della gestione Internet.

 

In leggero miglioramento il risultato dei ricavi pubblicitari del primo semestre rispetto ai primi tre mesi dell’ anno. La flessione, riferisce la società, è stata del 6,9% contro il 7,7% al 31 marzo 2003. “Se depurata della raccolta pubblicitaria per Famiglia Cristiana – spiega Mondadori – la cui concessione non è stata rinnovata per il 2003, il decremento è pari al 2%”.

In particolare la divisione libri ha visto un aumento del fatturato dell’8,5% a 161,7 milioni, mentre quella periodici ha registrato ricavi per 429,7 milioni (+3,1%) grazie all’aumento della diffusione (+11%) ottenuto anche in seguito ¿¿alle vendite opzionali di Dvd, Cd musicali e Vhs e ai buoni risultati delle nuove testate¿.

La capogruppo infine, ha riportato al 30 giugno 2003, un utile prima delle imposte di 61,7 milioni di euro (-4,9%) a causa degli investimenti nel comparto dei periodici e alla contrazione della raccolta pubblicitaria.