Movielink.com: risposta delle major al P2P. Divieto di accesso ai non americani

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Se tentate di consultare il servizio americano di cinema on demand Movielink.com dall¿Italia, rimarrete sconcertati dal leggere il messaggio della pagina d¿apertura, che vi avvisa che il servizio di download &#232 disponibile solo per gli utenti statunitensi.

Decisione che si comprende dando uno sguardo ai nomi dei fondatori del Web site, strenui difensori dei loro diritti digitali.

Si tratta dei pi&#249 grandi cinque studios cinematografici americani: Metro-Goldwyn-Mayer, Paramount Pictures, Sony Pictures Entertainment, Universal Pictures e Warner Bros. Il gotha del mercato mediatico, americano e non, &#232 raggruppato in questa joint-venture.

Dopo aver avviato l¿iniziativa, nel novembre del 2002, Movielink.com ha presentato la sua nuova versione il 3 settembre.

Il servizio di video on demand si comanda pi&#249 velocemente e fornisce all¿utente la possibilit&#224 di cominciare a vedere il film prima che lo scaricamento sia completato.

Il servizio ha lanciato la sua prima campagna di comunicazione su grande scala.

I dati economici di Movielink rimangono un mistero, sia in termini di audience che di fatturato. Lanciato con un catalogo iniziale di 120 titoli, il servizio propone oggi pi&#249 di 450 film a noleggio, il cui prezzo varia tra i 3 e i 5 dollari e che possono essere visti con i due grandi software per video digitali (RealPlayer 8.0 e Microsoft Windows Media Player).

Movielink, inoltre, ha avviato delle forme di partnership. Secondo un modello che ha sedotto TheFeedRoom, una rete di distribuzione a banda larga di informazioni e di entertainment, che ha accettato di firmare un accordo di co-branding nel giugno scorso.

Due mesi dopo, Movielink ha firmato un¿intesa anche con il portale Hollywood.com.

A fine luglio, Movielink ha ricevuto l¿appoggio di un altro partner strategico, il Gruppo Disney, che ha messo a disposizione del sito produzioni delle sue filiali Walt Disney Pictures, Touchstone, Miramax e Dimension New Releases.

Tra le grandi major, l¿unica che non ha voluto partecipare all¿accordo di distribuzione con Movielink, &#232 la Twentieth Century Fox (News Corp).

Lo sviluppo di Movielink.com &#232 una delle risposte delle major del cinema allo sviluppo del sistema peer to peer.

Negli Stati Uniti, non &#232 difficile vedere circolare in Rete, film che devono ancora debuttare nelle sale cinematografiche.

Al contrario delle major della musica, quelle del cinema hanno preferito reagire alla pirateria congiuntamente, piuttosto che singolarmente. L¿unione farà la forza?