Ue e larga banda: dialogo tra imprese e Istituzioni. I ministri europei delle tlc si incontrano a Viterbo

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Viterbo ¿ Si &#232 tenuto oggi a nel capoluogo della Tuscia il Consiglio informale dei ministri delle telecomunicazioni della Ue. Alla presenza del Commissario europeo alla Societ&#224 dell¿Informazione, Erkki Liikanen. Presenti tutti i 28 ministri dei Paesi membri e di quelli che aderiscono all¿Unione allargata. Per l¿Italia il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri e quello per l¿Innovazione tecnologica, Lucio Stanca.


Tra i temi al centro dell¿incontro, che si inquadra nelle iniziative per il semestre europeo di presidenza della Ue, la diffusione della banda larga nei paesi dell¿Unione. L¿attenzione dei ministri delle tlc &#232 puntata sull¿utilizzo dei fondi strutturali e sul problema del digital divide. Scopo finale della discussione, si legge nel documento diffuso in occasione dell¿incontro, &#232 di raccogliere un numero sufficiente di elementi da mettere alla base di un piano che definisca le linee guida per un corretto ed equilibrato sviluppo delle infrastrutture e dei contenuti della banda larga in Europa e le iniziative da intraprendere a livello europeo.

Nel corso della conferenza stampa di met&#224 giornata, il ministro Maurizio Gasparri ha ribadito che ¿l”accesso alla banda larga deve essere un diritto universale del futuro di cui possano fruire tutti¿. Per fare questo, ha detto Gasparri, ¿occorrono interventi volti a incentivare lo sviluppo e che non siano aiuti di Stato¿. Il ministro ha poi paragonato l¿avvento della larga banda alla diffusione dell¿elettricit&#224.

Sempre nel corso della stessa conferenza stampa, il ministro Lucio Stanca ha fornito alcuni dati sulla diffusione della larga banda in Italia. Nei primi sei mesi dell”anno gli accessi in banda larga in Italia sono stati oltre 1,7 milioni, in crescita del 62% rispetto alla fine del 2002. Entro la fine dell¿anno si prevedono 2,5 milioni di accessi. ¿L¿Italia ha uno dei maggiori tassi di crescita in Europa, secondi dietro alla Francia¿. Commentando i lavori della mattinata, Stanca ha detto: ¿Abbiamo avuto un confronto molto utile tra le politiche di tutti i Paesi. Mi sembra un ottimo consiglio dei ministri delle tlc¿.

Il Commissario europeo alla Societ&#224 dell¿Informazione, Erkki Liikanen, ha affermato che la crescita della larga banda in Europa, nell¿ultimo anno, &#232 stata del 100%. ¿Ci siamo riuniti ¿ ha affermato Liikanen ¿ per fare in modo che la banda larga si diffonda in tutta l¿Europa¿.

Rispondendo a una domanda sugli investimenti riguardo la larga banda, il ministro Gasparri ha ricordato l¿accordo sottoscritto dal ministero delle Comunicazioni, il Dipartimento per l¿Innovazione e le Tecnologie e il ministero dell¿Economia per definire le modalit&#224 per incentivare la banda larga. L¿accordo prevede un piano di lavoro che porter&#224 alla costituzione di due societ&#224 strumentali all¿incentivazione dei progetti di realizzazione di nuove infrastrutture di tlc a banda larga e per incentivare i servizi da veicolare nelle reti broadband.

Ai lavori della mattinata hanno preso parte anche alcuni esponenti dell¿industria, tra i quali il presidente di Telecom Italia, Marco Tronchetti Provera, che ha chiesto che l”Autorit&#224 per le Comunicazioni non intervenga a limitare il ritorno sul capitale investito nei settori innovativi. Il presidente di Telecom si &#232 poi espresso contro le regole invasive nel mercato della larga banda, che rischierebbero di scoraggiare gli investimenti sia da parte di Telecom Italia, sia da parte della concorrenza. Tronchetti ha quindi spiegato che la quota di Telecom nel mercato retail dell”accesso alla larga banda, includendo fibra e satellite, &#232 inferiore al 60%.

Ma forse il dato pi&#249 rilevante dell”evento &#232 la dischiusura di un nuovo clima, di una nuova relazione, tra imprese ed Istituzioni.

In ambito europeo l”alto livello di competizione globale impone un siffatto rinnovamento di rapporti.

Parallelamente appare sempre pi&#249 evidente che se negli anni passatiil livello di liberalizzazione si misurava sommariamente, in ambito nazionale,attraverso il numero di competitori operanti nel mercato tlc, oggi il peso di un sistema-Paese sembra quasi offrire come unico indicatore lo stato di salute del proprio incumbent.