L¿i-mode fa volare DoCoMo, ma il gruppo resta cauto

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NTT DoCoMo, il primo operatore mobile giapponese, ha registrato al primo trimestre 2003/2004, un utile nettodi 196,8 miliardi di yen, raggiunto grazie al forte aumento del numero di abbonati ai servizi i-mode. L¿operatore tuttavia &#232 rimasto cauto riguardo le previsioni relative all¿intero esercizio 2003/2004 poich&#233 – spiega il Chief Financial Officer Masayuki Hirata ¿ ¿¿i costi del secondo semestre tendono a essere pi&#249 pesanti per cui al momento il gruppo non vede il bisogno di rivedere le proiezioni su base annua.¿

&#200 la prima volta che NTT DoCoMo presenta i risultati trimestrali (il gruppo ha finora presentato solo quelli semestrali e annuali) per cui non esistono termini di paragone col primo trimestre 2002.

Il numero totale degli abbonati giapponesi ai servizi mobili, in rapporto allo stesso periodo dello scorso anno, &#232 cresciuto di 1,6 milioni. DoCoMo, da parte sua, ha registrato 500.000 nuovi abbonati per arrivare a un totale di 44,36 milioni di clienti e una quota di mercato pari al 60%. Gli utenti dell¿i-mode, il servizio di accesso a Internet mobile, a fine giugno erano 38,65 milioni.

La telefonia di seconda generazione al primo trimestre ha generato un fatturato di 8.040 yen, mentre il giro d¿affari dei servizi 3G (FOMA) &#232 stato di 9.610 yen. Keiji Tachikawa, presidente del gruppo, ha dichiarato che la saturazione del mercato della telefonia mobile classica obbligher&#224 DoCoMo a concentrarsi sui servizi interattivi per attirare nuovi clienti. ¿Prevediamo una crescita pi&#249 lenta (degli abbonamenti alla telefonia cellulare) per cui cercheremo di aumentare il numero di utenti dell¿i-mode e il volume di dati scambiati sulle nostre reti¿.

DoCoMo copre con le proprie reti di terza generazione, il 93% della popolazione giapponese. Gli abbonati ai servizi FOMA sono 600.000.

Per l¿intero esercizio 2004, DoCoMo non ha dunque previsto un miglioramento dei risultati e punta su un utile netto di 618 miliardi di yen per un fatturato di 4.900 miliardi.