Cuba: Fidel si rifugia in Internet per aggirare la “censura” internazionale

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Il Web si rivela di giorno in giorno miniera di informazioni, oltre che potente strumento per diffondere alla comunit&#224 virtuale le proprie idee e le proprie verit&#224.

E¿ questo importante, anche se un po¿ inquietante, aspetto che ha individuato il regime di Fidel Castro, ritagliandosi un proprio spazio Internet, dove libero dalla ¿censura¿, potr&#224 diffondere senza filtri le proprie ragioni.

Le Autorit&#224 cubane hanno, infatti, inaugurato ieri 5 agosto un sito Web per denunciare quella che definiscono ¿la campagna di menzogne¿ contro il regime di Fidel.

A darne notizia &#232 stato il presidente dell¿Assemblea nazionale cubana, Ricardo Alarcon.

Insomma, l¿isola (geograficamente e politicamente) comunista pi&#249 criticata del mondo, avr&#224 un proprio sito da dove sparer&#224 in Rete le proprie verit&#224 e dove si difender&#224 da chi non ne condivide gli assunti.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione, Ricardo Alarcon ha dichiarato che questo sito rientra nell¿ambito ¿della battaglia di idee¿, lanciata dal presidente Fidel Castro e ha come obiettivo, quello di ¿far valere la nostra verit&#224 sulle calunnie che riguardano Cuba¿.

Il sito, che pu&#242 essere visitato all¿indirizzo Internet www.cubadebate.cu, &#232 stato creato da una sessantina di cubani, allo scopo di creare ¿un cerchio di giornalisti che si batteranno contro il terrorismo¿ ¿stando a quanto specificato da Alarcon – soprattutto quello ¿mediatico condotto dalle grandi multinazionali e lotteranno contro la manipolazione delle informazioni¿.

Il sito offre, inoltre, delle informazioni su Cuba, con editoriali e interviste a personalit&#224 di spicco. Il primo reportage riguarder&#224 un generale cubano, Fabian Escalante, autore di un libro di prossima pubblicazione intitolato ¿La guerra segreta incontrollabile¿, in cui denuncia le azioni dei gruppi anticastristi nel 1963.

Basato su dei documenti della CIA (Central Intelligence Agency) e sulle inchieste condotte dalla Sicurezza cubana, il libro parla del presunto ruolo dei dirigenti anticastristi nell¿assassinio del presidente John F. Kennedy nel 1963.

Il generale Escalante ha dichiarato: ¿Non posso denunciare con certezza la loro colpevolezza per l¿omicidio di John Kennedy, ma mi pare interessante far notare che alcuni tra questi si trovavano a Dallas (Texas)¿ il giorno in cui fu assassinato l¿allora presidente Usa.

Cuba, quindi, Paese che spezza il giogo della censura e diventa icona della libert&#224 dell¿informazione? Pare proprio strano per un Paese che, riferendoci solo ad alcuni dati recenti, ha fatto processare sommariamente e condannare 80 intellettuali ed oppositori al proprio regime.