La telefonia (cellulare e non)

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Italia



di Giancarlo Livraghi
Esperto in Comunicazione

GANDALF


Non &#232 facile capire perch&#233 la telefonia cellulare abbia avuto una singolare (e imprevista) diffusione in Italia. In parte il fenomeno &#232 dovuto a una forte spinta promozionale delle compagnie telefoniche, perch&#233 la concorrenza si &#232 aperta sulla telefonia mobile prima che su quella fissa e perch&#233 l¿uso del cellulare &#232 molto pi&#249 costoso per gli utenti e ¿profittevole¿ per gli operatori. Ma nessuna di quelle iniziative avrebbe avuto risultati cos&#236 rilevanti se non ci fosse stata una tendenza ¿spontanea¿ che in una prima fase sembrava una moda ma poi &#232 diventata un¿abitudine diffusa.

Se oggi percepiamo una differenza abbastanza netta fra telefonia mobile e fissa, &#232 molto probabile che il sistema tenda verso l¿integrazione ¿ con freni e lentezze che non dipendono dalle tecnologie ma da problemi organizzativi, economici e strutturali. Intanto le differenze fra l¿Italia e altri paesi tendono a diminuire, perch&#233 mentre da noi si &#232 arrivati alla ¿saturazione¿ nella telefonia cellulare gli altri si stanno avvicinando al nostro livello.

Data l¿estesa diffusione di questo strumento, l¿uso di ¿altri sistemi¿ fra gli ¿utenti abituali¿ di telefonia mobile non si scosta molto dalla media complessiva. Tuttavia ci sono differenze significative.

Si conferma, anche in questo caso, la generale tendenza per cui i pi&#249 ¿forti utenti¿ di uno strumento hanno anche maggiore familiarit&#224 con le altre risorse di informazione e di comunicazione.

Le differenze sono rilevanti nella lettura di libri (+50%) e di quotidiani (+35%) come nell¿ascolto della radio (+45%) e molto pi&#249 forti nel caso del computer (+175%) e dell¿internet (pi&#249 del triplo).

L¿analisi dei comportamenti dimostra che il cellulare &#232 prevalentemente usato per essere ci&#242 che &#232: un telefono. &#200 in atto una forte spinta da parte dei fornitori di telefonia mobile per cercare di trasformarla in uno strumento ¿universale¿ che invada i territori di altri mezzi e sistemi. Per motivi, ovviamente, interessati: risvegliare con nuove proposte un mercato ¿saturo¿ e cercare nuove occasioni di guadagno. Quale esito potranno avere &#232 difficilmente prevedibile. Ma &#232 molto probabile che ci riescano solo in parte ¿ forse aprendo la strada a una ¿segmentazione¿ di usi secondo le esigenze e le tendenze personali di ciascuno.

Vedremo molte tecnologie nascere e morire, molti progetti sorgere e tramontare, prima che si arrivi a un assetto duraturo nel mondo complesso e nell¿evoluzione turbolenta della telefonia e della ¿trasmissione dati¿.