Usa sempre più preoccupati per lo spamming. Due terzi delle eMail contengono informazioni fraudolente

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(dal Garante per la protezione dei dati personali)

La Federal Trade Commission degli USA ha esaminato un campione di 1.000 messaggi di spam per individuarne il ¿tasso di falsit&#224¿. Dall¿analisi &#232 risultato che il 66% dei messaggi presenta elementi di falsit&#224 nel campo ¿Mittente¿ (¿Da¿), nel campo ¿Oggetto¿ o nel corpo stesso del messaggio. Il testo completo del rapporto &#232 stato pubblicato il 29 aprile scorso.

L¿analisi della FTC &#232 stata condotta utilizzando il database creato per raccogliere i messaggi di spam che i consumatori sono stati invitati ad inoltrare alla FTC per segnalare il fenomeno. I messaggi di spam sono stati in media 130.000 al giorno, per un totale di oltre 11 milioni nei sei mesi presi in esame (luglio-dicembre 2002). Ai 450 selezionati in modo casuale ne sono stati aggiunti altri 450 provenienti da indirizzi eMail disseminati dalla FTC in modo occulto in vari ambiti (siti Web, newsgroups, gruppi di discussione), ed ancora 100 ricevuti attraverso gli indirizzi eMail ¿ufficiali¿ della FTC.

I risultati salienti dello studio sono riassumibili come segue:

– il 55% dei messaggi di spam aveva carattere pornografico, riguardava offerte finanziarie o di investimento;

– un terzo dei messaggi presentava elementi di falsit&#224 nel campo ¿Da¿ (¿Mittente¿); nella met&#224 di tali casi, il mittente dichiarava essere un ¿amico¿ o ¿conoscente¿ del destinatario;

– un quinto (22%) dei messaggi presentava elementi di falsit&#224 nel campo ¿Oggetto¿, consistenti nel 42% dei casi nell¿affermazione che il mittente conosceva personalmente il destinatario; ci&#242 vale, in particolare, per lo spam di carattere pornografico;

– i messaggi con il minore tasso di falsit&#224 nei campi ¿Mittente¿ e ¿Oggetto¿ erano quelli relativi ad attivit&#224 o ausili didattici (36%), mentre i pi&#249 falsi risultano essere quelli di argomento finanziario (53%);

– nel 90% dei messaggi relativi ad offerte di investimento o finanziarie, il testo conteneva informazioni chiaramente fasulle;

– nel complesso, due terzi (66%) dei messaggi di spam esaminati risultavano presentare elementi di falsit&#224, con un minimo del 42% per quelli relativi alla vendita di prodotti o servizi ed un massimo del 96% per le offerte di investimento o finanziarie.

La FTC sottolinea che in molti Stati USA esistono norme che impongono di far precedere l¿oggetto dei messaggi eMail indesiderati dalla sigla ADV (Advertising, pubblicit&#224), proprio per chiarire la natura del messaggio. Dallo studio risulta che queste norme sono rispettate dal 2% appena del campione esaminato. Inoltre, per quanto riguarda i messaggi di contenuto pornografico, gli Autori evidenziano come il 41% presenti informazioni fasulle nel campo ¿Mittente¿ o ¿Oggetto¿.

L¿analisi condotta dalla FTC deve essere considerata una sorta di istantanea del fenomeno spamming, come riconosciuto dagli stessi autori, e non pu&#242 avere carattere di esaustivit&#224. Tuttavia, essa offre indicazioni interessanti e segnala l¿opportunit&#224 di proseguire il monitoraggio anche in altre sedi per verificare l¿evoluzione del fenomeno e individuare i settori dove sia pi&#249 urgente intervenire.