Il Consiglio dei Ministri approva il nuovo codice unico per le tlc

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il codice unico delle comunicazioni elettroniche, che allinea l¿Italia al nuovo quadro normativo europeo in materia di telecomunicazioni.

Il provvedimento ¿ composto da 221 articoli ¿ sostituisce il codice postale del 1973, le disposizioni comuni alle reti e servizi di telecomunicazioni e radiodiffusione sonora e televisiva e la disciplina del settore delle comunicazioni elettroniche ad uso pubblico.

Le nuove norme, come dichiarato dal ministero delle Comunicazioni in una nota, garantiranno l¿accesso al mercato ¿…con criteri di obiettivit&#224, trasparenza, non discriminazione e proporzionalit&#224¿, nonch&#233 l¿uso efficiente dello spettro radio disponibile.

A tale proposito, il ministero rende noto che il semestre italiano di presidenza Ue porr&#224 particolare attenzione alla situazione attuale delle TLC in Europa, in particolare allo sviluppo della telefonia mobile di terza generazione a causa sia dei grandi investimenti fatti dagli operatori, sia delle ricadute delle TLC sullo sviluppo dell¿economia europea.

Il 3G costituisce un importante elemento di sviluppo dell¿intero settore delle TLC ed &#232 visto in tutta Europa come un¿importante occasione per la continuazione e il consolidamento della leadership acquisita dai paesi europei nel campo delle comunicazioni mobili.

L¿Italia, continua la nota, non favorir&#224 gli aiuti di Stato n&#233 quei provvedimenti che altererebbero le condizioni stabilite al rilascio delle licenze. Questo per non danneggiare quegli operatori che hanno gi&#224 effettuato notevoli investimenti per l¿avvio del servizio.

Verr&#224 proposto inoltre di creare delle linee guida relative alle ¿barriere all¿uscita¿ del settore, come si &#232 fatto per quelle ¿all¿ingresso¿.

¿Avvalendosi dell¿esperienza maturata nella gestione del dossier Blu, la Presidenza potrebbe imprimere in tal senso una spinta concreta alla definizione di indicazioni procedurali e di merito¿

Perch&#233 gli attori del mercato delle telecomunicazioni godano di una uguale posizione in relazione ai diversi ruoli che essi svolgono, &#232 necessario per&#242 armonizzare la regolamentazione del settore rendendola pi&#249 snella e flessibile e creare un quadro normativo valido per tutti i tipi di reti e servizi, nel rispetto del principio della neutralit&#224 tecnologica. Solo in un mercato aperto e concorrenziale infatti, sar&#224 possibile assicurare agli utenti il massimo beneficio sul piano della scelta, dei prezzi, della qualit&#224 dei servizi offerti e incoraggiare investimenti efficienti nelle infrastrutture.

Per questo &#232 essenziale che tutti i Paesi membri si impegnino ad attuare tempestivamente e senza ritardi il nuovo quadro regolamentare che permetter&#224 agli operatori – una volta che il mercato avr&#224 raggiunto uno stadio di effettiva concorrenzialit&#224 – di beneficiare di procedure pi&#249 rapide per poter operare nel mercato e di ridurre gli obblighi a loro carico.

L¿Italia si impegna infine a presentare al prossimo Consiglio di dicembre, un documento volto a esaminare lo stato dell¿arte e i principali problemi sorti nel recepimento del nuovo pacchetto la cui data limite era stata fissata al 24 luglio 2003 e la proposta – d¿intesa con la Commissione – di creare una Road Map finalizzata a:

  • definire l¿agenda degli interventi che la Commissione dovr&#224 effettuare per rendere applicabile il nuovo quadro regolamentare, in particolare per quanto attiene la tempestiva adozione di una raccomandazione sui remedies e sugli anti-competitive test;
  • fornire linee guida operative, ulteriori rispetto a quelle indicate al precedente punto, che saranno definite dal Consiglio e dalla Commissione nel proprio ruolo di policy makers nel settore tlc per un periodo di almeno 18 mesi a partire dalla data fissata per il recepimento delle direttive (24 luglio 2003);
  • favorire, attraverso gli interventi che saranno individuati in esito alle attivit&#224 di cui ai precedenti punti, l¿articolazione operativa e la concreta implementazione dei principi definiti nell¿ambito delle Conclusioni del Consiglio di marzo 2003 (incentivazione degli investimenti di lungo periodo, sostegno ad una competition among platforms, incentivazione all¿utilizzo dei fondi strutturali);
  • indicare ai comitati impegnati a livello europea nel lavoro di applicazione del nuovo quadro regolamentare (CO.COM, ERG) le aree di maggiore priorita¿ ed attenzione.

¿Il servizio universale ¿ conclude la nota del ministero- che costituisce un preciso impegno di carattere sociale, politico ed economico per gli Stati membri, sar&#224 improntato alla garanzia dell¿accesso alle reti di comunicazione da parte di tutti gli utenti, in particolar modo dei disabili e di quanti hanno esigenze particolari¿.