Rai: dimissioni a catena del Cda martedì prossimo?

di Raffaella Natale |

Italia


Non si sono ancora placate le polemiche successive all’annuncio di dimissioni di Lucia Annunziata in caso di approvazione della legge Gasparri, ovvero dopo la pausa estiva, che le carte della complessa vicenda si rimescolano ulteriormente.

 

l’Annunziata dovrebbe dimettersi già da martedì prossimo.

E potrebbe non essere la sola.

 

¿Martedì prossimo intendo rassegnare il mio mandato, nessuno potrà accusare me di essere un filocomunista. Non me la sento di continuare in queste condizioni¿. Questo il probabile commento telefonico del consigliere Giorgio Rumi a una Lucia Annunziata sempre più determinata che l’ascoltava silenziosa al telefono.

Ma Giorgio Rumi potrebbe non essere il solo consigliere dimissionario, dal momento che anche Angelo Maria Petroni, uomo di studio e di cattedra, infastidito dal clamore delle vicende di questi giorni e dal troppo vivace mercato della futura tv digitale terrestre, sembra destinato a presentare la lettera di dimissioni.

In questo caso potrebbe ripetersi la condizione surreale di un Consiglio Smart a due soli posti.

Lo scenario potrebbe completarsi con uno spostamento dell’Annunziata dal settimo piano di viale Mazzini alla direzione de La7, la televisione del gruppo Telecom Italia, che appartiene alla stessa scuderia di ApBiscom, diretta proprio dalla Annunziata prima dell’accettazione dell’incarico di presidente Rai.

 

La Annunziata, ieri, ha dichiarato che: ¿Nell’interesse dell’azienda e dei suoi dipendenti e consapevole che con le mie dimissioni verrà meno la formula di garanzia su cui è fondato questo Consiglio, ho deciso di rimettere il mio mandato nel momento stesso in cui il Ddl diverrà legge. Fino ad allora mi auguro che nel Cda vi siano le condizioni per poter gestire adeguatamente l’azienda¿. Questo il passo cruciale e conclusivo della dichiarazione diffusa dal presidente Rai, Lucia Annunziata, al termine della riunione del consiglio di ieri pomeriggio.

 

Aggiungendo ¿Penso che l’unico modo per rispettare la volontà del Parlamento e fare contemporaneamente gli interessi della Rai sia quello di anticipare la formazione di un nuovo Cda eletto con le regole stabilite dalla nuova legge¿.

Pronta la replica del Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, che commentando la decisione della Annunziata, ha detto: ¿Mi auguro che sia una reazione a caldo¿.

Per il ministro bisogna anche valutare ¿le dichiarazioni di stima venute dai presidenti di Camera e Senato, dal relatore del Ddl, da diversi gruppi parlamentari e da me¿. Ma per il segretario dei Ds Piero Fassino, quello dell’Annunziata è un ¿atto di lealtà¿.

In sostanza i giochi sembrano fatti e non si intravedono strade di ritorno.