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L¿Internet italiano in cifre. Studio CNEL-Eurisko

Italia



L¿Italia &#232 considerato uno dei pi&#249 grossi mercati Internet dell¿Europa meridionale. Il nostro Paese ha largamente contribuito allo sviluppo della Rete, grazie ad alcuni operatori che hanno acquisito grossa notoriet&#224 a livello internazionale, come Tiscali (Servizio d¿accessi a Internet) o Vitaminic (musica on line).

Nonostante questo, rimane molto esiguo il numero degli italiani che si connettono con regolarit&#224 alla Rete.

Secondo i dati di uno studio del CNEL (Consiglio Nazionale dell”Economia e del Lavoro) e del centro ricerche Eurisko, solo il 27% degli italiani (12,7 milioni) hanno navigato in Internet nel primo trimestre 2003.

Il numero degli internauti che si collegano al Web almeno una volta a settimana precipita al 17% (8,2 milioni).

La Lombardia &#232 la regione pi&#249 connessa, con il 36,6% della popolazione che naviga. La Puglia &#232 quella che si collega meno, con il 14,7%.

Per quanto riguarda i luoghi di connessione, sono gli stessi che per gli altri Paesi europei: principalmente da casa o dal posto di lavoro.

L¿80% circa degli italiani si connette ancora a banda stretta. Con una fetta di mercato del 18%, l¿ADSL e l¿ISDN giocano un ruolo primario nell¿alta velocit&#224.

Tuttavia, se alcune societ&#224 come NetSystem, che opera nell¿ADSL via satellite, tecnologia che porta Internet a larga banda su tutto il territorio, anche nelle aree non coperte dalle modalit&#224 di connessione terrestre, hanno potuto sfondare in questo settore, &#232 perch&#233 la copertura ADSL &#232 ancora lontana dall¿essere omogenea in Italia (situazione dovuta in particolar modo alla presenza di rilievi montuosi nel Nord d¿Italia).

Questo significa che il 30% della popolazione italiana non pu&#242 fruire del servizio ADSL.

Poca differenza tra il mercato italiano e quello francese. I francesi tuttavia sembrano essere maggiormente connessi alla Rete (10,9 giorni al mese per ogni utente francese, contro l¿8,3% degli italiani).

Migliore la situazione dell¿Italia, per quel che riguarda i servizi mobili multimediali.

Il tasso di penetrazione del mobile in Italia &#232 uno dei pi&#249 importanti d¿Europa (86,7%) e le prospettive di crescita di questi servizi sono notevoli.

La scorsa settimana, Tim, Vodafone Omnitel e Wind hanno dichiarato che sono stati inviati ben 1,5 milioni di MMS, dal lancio della messaggeria multimediali all¿inizio dell¿estate, vale a dire circa un mese fa.

Inoltre sono state assegnate quattro licenze UMTS agli operatori telecom nazionali.

H3G, divisione mobile del Gruppo di Hong Kong Hutchison Whampoa, si &#232 impegnata a lanciare in Italia i servizi di telefonia di terza generazione entro la fine dell¿anno.

Non sembra invece ancora decollare l¿e-commerce. Solo il 15% degli utenti, cio&#232 un po¿ meno di due milioni di italiani, hanno dichiarato di aver acquistato almeno una volta su Internet.

Significa un incremento di soli due punti percentuali in rapporto ai dati raccolti nel maggio 2001.

Appena un quarto della popolazione Internet, rivela di voler presto passare agli acquisti on line. Quindi, il 75% degli utenti che non hanno ancora comprato sul Web non ha intenzione di passare allo shopping on line.

Nonostante questo, l¿86% dei pionieri della Rete in Italia, si è detto pronto a ripetere l¿esperienza.

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