Ddl Gasparri-Rai: ore cruciali per il futuro del Cda di viale Mazzini

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Si fa sempre pi&#249 calda l¿atmosfera a viale Mazzini, e si moltiplicano gli incontri e le telefonate tra i consiglieri, in attesa che arrivi domani, quando ci sar&#224 il voto finale sulla legge di riforma del sistema radiotelevisivo e la riunione del Consiglio d¿Amministrazione.

All”ordine del giorno del consiglio ci sono comunicazioni del presidente e del direttore generale: si discuter&#224 anche di ascolti e conti che – precisa una nota dell”azienda – migliorano nettamente nelle ultime settimane.

Ma il futuro del Cda Rai ¿ dopo l”approvazione dell”articolo 20 del Ddl Gasparri, che fissa il rinnovo dell”organismo entro il 28 febbraio 2004 – si decide in queste ore, attraverso i contatti tra i consiglieri destinati a intensificarsi da oggi, visto che ieri il presidente Lucia Annunziata &#232 rientrata dagli Stati Uniti.

Si discute anche della richiesta avanzata dal consigliere Rai Marcello Veneziani, che chiede un documento che formalizzi l”ipotesi che gli attuali vertici possano essere riconfermati nel futuro consiglio a nove membri, ma che non ha trovato l¿appoggio di alcuni parlamentari, primo fra tutti Paolo Romani (Fi).

Ignazio La Russa (An), invece, si sente ¿vicino a Veneziani: capisco la sua richiesta, perch&#233 senza certezze il consiglio ha meno autorevolezza nella fase in cui rimane in carica. L”idea di una mozione? Tecnicamente non so se si possa fare¿, risponde l”esponente di An. Aggiungendo ¿Siamo pronti a ribadire la nostra fiducia al Cda nella forma politica che si riterr&#224 pi&#249 idonea¿.

E” infastidito, invece, Francesco D”Onofrio, capogruppo al Senato di quella Udc che ha voluto l”inserimento nella legge della scadenza anticipata del Cda, fissando la data al 28 febbraio 2004. ””I componenti del Cda – ricorda ¿ sono stati nominati dai presidenti delle Camere e non dai partiti della Casa delle Libert&#224, come l”opposizione ha affermato e tuttora afferma. Dunque nessuna fiducia politica pu&#242 essere espressa oggi nei loro confronti dai parlamentari della Cdl, secondo quanto il professor Marcello Veneziani sembra richiedere, subordinando a questa la propria permanenza in carica¿.

E stamani D¿Onofrio ha aggiunto che se alcuni consiglieri del Cda della Rai meditano dimissioni immediate in vista di domani, ¿non ci sarebbe nessuna crisi perch&#233, appena approvata la nuova legge si potrebbero gi&#224 nominare nuovi amministratori col nuovo metodo (¿) se fossi in loro ¿ dice ancora – aspetterei almeno la fine dell”iter parlamentare¿.

A parte Veneziani, per&#242 soltanto Francesco Alberoni e Angelo Maria Petroni sembrerebbero disposti ad andare avanti. Il consigliere Giorgio Rumi sottolinea: ¿Il mio problema riguarda il clima generale: i nuovi meccanismi di nomina, saranno in grado di garantire l”indipendenza della Rai? E in ogni caso, se il presidente se ne va, si mette in forse quello stesso principio di garanzia da cui deriviamo la nostra legittimazione¿.

Si attende adesso che la Annunziata faccia la sua mossa, visto che aveva detto che sarebbe rimasta ¿presidente di garanzia solo fino a quando il Consiglio, indipendentemente dalla vita concessagli dalla legge, dimostrer&#224 di poter espletare questo compito¿.

In ogni caso &#232 possibile che il tanto discusso articolo 20, venga ulteriormente modificato, visto che dopo il voto del Senato, il Ddl torner&#224 nuovamente alla Camera.

Nel merito della questione &#232 intervenuto anche il deputato Giuseppe Giulietti (Ds).

¿La legge Gasparri non &#232 ancora legge dello Stato, la Camera dei deputati non &#232 stata ancora sciolta e dunque avr&#224 modo di modificare questa pessima legge

anticostituzionale, antieuropea e contraria alla libert&#224 di mercato. Trovo quindi ozioso questo anticipato dibattito sulle modalit&#224 di rimozione del Cda della Rai¿, ha detto Giulietti in una dichiarazione.

¿Il direttore generale e i consiglieri che lo hanno votato – ha aggiunto – farebbero bene a difendere la loro azienda chiedendo alle forze politiche tutte e al governo di definire in modo rigoroso l”autonomia editoriale, produttiva e finanziaria della loro azienda, ridotta ormai ad una succursale delle imprese del presidente del Consiglio¿.

Intanto domani a Roma si terr&#224 una manifestazione dell¿Opposizione contro il Ddl Gasparri.

Il leader di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti, ha dichiarato che ””La mobilitazione di domani sar&#224 un momento di partecipazione che le opposizioni propongono per sollecitare l”attenzione del paese ad un problema davvero cruciale. L”informazione &#232 una parte davvero cruciale della democrazia della societ&#224 contemporanea. Non solo su scala nazionale, ma su scala mondiale. ¿Si manifesta – spiega Bertinotti – dentro un clamoroso conflitto di interessi irrisolto, che tuttavia, per quanto enorme, &#232 solo la punta di iceberg¿.

Si aspetta, quindi, la giornata di domani quando l”aula di Palazzo Madama dar&#224 il suo s&#236 definitivo alla legge, in diretta Tv, mentre al settimo piano di Viale si discuterà del futuro dei vertici della Tv pubblica e sulla posizione da tenere.