Ddl Gasparri: in discussione il nodo dell¿art 15 e la scadenza anticipata del Cda Rai

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Prosegue in Senato l”esame del testo di riforma del sistema radiotelevisivo.

Oggi i lavori dovrebbero cominciare sul controverso art. 15 uno dei pilastri della legge che riguarda le risorse del sistema integrato delle comunicazioni, la norma asimmetrica sull”editoria e le telepromozioni.

L”Udc, a riguardo, ha presentato due emendamenti. Ma il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, si dice ¿ottimista¿ sulla possibilit&#224 di trovare un”intesa con i centristi della Cdl. ¿Con l”Udc ci sono contatti – afferma – e troveremo una soluzione comune sui punti che hanno messo in evidenza e che non mi sembra siano aspetti drammatici. L”Udc ha presentato delle proposte che verranno valutate¿.

Si profila anche un accordo nella Cdl sulla scadenza del Cda Rai prevista dal Ddl Tv. Nella maggioranza, a quanto si apprende, si sta trattando per venire incontro alla richiesta dell”Udc che propone la decadenza del Cda in carica il 28 febbraio 2004. Il governo, pur ritenendo valida l”impostazione del Ddl che prevede una durata fino all”avvio del processo di privatizzazione, non creerebbe ostacoli.

Sempre ieri, tre consiglieri Rai si sono riuniti per discutere sulla situazione che si verrebbe a creare in caso di approvazione di dell¿emendamento Udc. Assente Francesco Alberoni, al Cda hanno preso parte Giorgio Rumi, Marcello Veneziani e Angelo Maria Petroni; in collegamento da New York c”era il presidente Lucia Annunziata. I tre consiglieri sarebbero pronti a trarne le conseguenze rassegnando le dimissioni. La presidente Annunziata aveva gi&#224 chiarito che sarebbe rimasta presidente di garanzia ¿fino a quando il consiglio, indipendentemente dalla vita concessagli dalla legge, dimostrer&#224 di poter espletare questo compito. E non un minuto di pi&#249¿.

Secondo alcuni rumor, al Senato si starebbe discutendo un accordo in merito. A quanto si apprende, si lavora a una ridefinizione dei tempi di scadenza nella direzione indicata dall”Udc, che ha chiesto comunque una data precisa, il 28 febbraio 2004, definita ”irrinunciabile”.

Ieri nel pomeriggio, in apertura della seduta, &#232 venuto a mancare il numero legale al Senato nelle votazioni degli emendamenti al disegno di legge Gasparri.

Ma poi, l”Assemblea di Palazzo Madama ha approvato senza modifiche il testo dell”art.14 del Ddl Gasparri, sull”accertamento della sussistenza di posizioni dominanti nel sistema integrato delle comunicazioni.

Ok dal Senato anche agli articoli 11 (tutela della produzione audiovisiva europea), 12 (uso efficiente dello spettro elettromagnetico) e 13 (Authority per le tlc).

Per quel che riguarda l¿articolo 11, l”assemblea di palazzo Madama lo ha approvato nell”identico testo varato dalla Camera. I fornitori di ¿contenuti televisivi – si legge nell”articolo – favoriscono lo sviluppo e la diffusione della produzione audiovisiva europea, e riservano, comunque, ad opere europee la maggior parte del loro tempo di trasmissione in ambito nazionale su frequenze terrestri, escluso il tempo destinato ai notiziari, manifestazioni sportive, a giochi televisivi, alla pubblicit&#224 oppure a servizio di teletext, a dibattito e a televendite. Deroghe possono essere chieste all”Authority per le telecomunicazioni¿.

Via libera dal Senato, a voto segreto e con alcune modifiche, anche all”articolo 10 del Ddl Gasparri sulla tutela dei minori nella programmazione televisiva. L”assemblea ha approvato – con il parere favorevole del governo, rappresentato dal ministro Maurizio Gasparri ¿ due emendamenti dell”Udc (firmati poi anche dal senatore di An Bonatesta) che prevedono ¿adeguata pubblicit&#224¿ per le sanzioni inflitte sia dall”Autorit&#224 sia dal comitato di applicazione del codice Tv-minori, in caso di violazione delle norme a tutela dei minori, e impongono all”emittente sanzionata di darne notizia ¿in ore di massimo (o di buon) ascolto¿.

S&#236 anche all”emendamento dei Verdi – con parere favorevole del governo – che prevede che l”Autorit&#224 per le Comunicazioni invii ogni sei mesi alla Commissione parlamentare per l”infanzia una relazione sulle sue attivit&#224 in materia di tutela dei minori, con ¿eventuali segnalazioni, suggerimenti o osservazioni¿.

Bocciati, invece, l”emendamento Udc sul divieto di pubblicizzare film vietati durante la fascia protetta e – a voto segreto – quelli dei Ds che puntavano a vietare le interruzioni pubblicitarie nei programmi per bambini.

L”aula ha approvato senza modifiche gli articoli 8 (sulle diffusioni interconnesse) e 9 (sul risanamento degli impianti radioTv) del Ddl Gasparri.

Ieri dopo che era mancato il numero legale ad inizio seduta il senato ha proceduto speditamente anche nell”esame degli emendamenti e nell”approvazione dell”art.7 (che riguarda l”emittenza locale).

Riduzione delle sanzioni alle radio e Tv locali che si mettano in regola entro l”entrata in vigore della legge: &#232 quanto prevedono i due emendamenti identici, presentati da Forza Italia all”articolo sette del provvedimento.

E” stato inoltre presentato un ordine del giorno dell”Udc che impegna il governo ad aumentare i finanziamenti per le emittenti locali, con un articolo da inserire nella prossima Finanziaria: 50 milioni di euro in pi&#249 nel 2004, 100 milioni di euro nel 2005 e 135 milioni di euro all”anno dal 2006.