Tv al plasma: crescono gli investimenti nella ricerca

di |

Mondo



Il Gruppo francese di elettronica Thomson e il coreano LG Electronics (LGE) hanno annunciato stamani in un comunicato d¿aver siglato una partnership.

L¿accordo &#232 finalizzato a una collaborazione nella ricerca e nello sviluppo della tecnologia degli schermi al plasma.

Nella nota congiunta, le due societ&#224 hanno spiegato che l¿intesa ¿ di durata biennale ¿ potr&#224 essere rinnovata.

L¿operazione &#232 stata conclusa proprio oggi da Charles Dehelly direttore generale di Thomson e Nam K. Woo CEO della divisione schermi digitali e media della LG.

I due Gruppi finanzieranno il progetto, investendo la stessa somma, di cui per&#242 non hanno voluto rivelare l¿ammontare.

Thomson curer&#224 la parte elettronica degli schermi, mentre LG contribuir&#224 con la sua esperienza nei modelli al plasma, sempre secondo quanto dice la nota delle due societ&#224.

Quello delle Tv al plasma &#232 un mercato in forte crescita, che vede gi&#224 impegnati grossi Gruppi che tentano di conquistarsi un posto di rilievo.

Oltre alla LG che &#232 una societ&#224 giovane, anche la Pioneer e la Samsung Electronics stanno investendo molto in questo settore.

La notizia arriva ad alcuni giorni dall¿iniziativa del partito di governo della Corea del sud, che ha proposto di rimuovere le speciali tasse su alcuni televisori a grande schermo per aiutare la crescita dei consumi, mentre l”economia &#232 entrata in recessione.

Il Millennium Democratic Party vuole che la sua proposta sia inclusa in un piano di governo ora in visione al parlamento, per abbassare anche le tasse sulle automobili.

“Crediamo che i televisori dovrebbero essere esclusi dalla tassazione per aiutare l”incremento dei consumi domestici”, ha detto un aiuto di Kim Hyo-suk, un parlamentare del partito.

Attualmente, il governo impone una tassa dell”1% sui display al plasma (PDP) e il 10% sui proiettori.

L”industria dell”automobile del paese, uno dei principali motori della crescita industriale, ha visto le vendite interne perdere oltre il 10% nel periodo gennaio-giugno rispetto all”anno precedente.