Per il fallimento della Lts (Le telecomunicazioni siciliane), arrestato il proprietario

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Sono scattati gli arresti per Giuseppe Giudice, 50 anni, proprietario della societ&#224 Lts (Le telecomunicazioni siciliane), accusato di bancarotta. La Guardia di Finanza ha inoltre fermato – su ordine del gip del tribunale di Palermo Antonio Tricoli che ha firmato tre ordini di custodia cautelare – Enrico Mercurio, di 32 anni, palermitano, anche lui accusato di concorso in bancarotta. Un terzo indagato &#232 ancora ricercato. L¿inchiesta &#232 coordinata dai pm Francesca Mazzocco e Geri Ferrara.

La Lts era stata dichiarata fallita il 6 marzo scorso su richiesta di alcuni creditori, a cui si era aggiunta la Procura che aveva riscontrato gravi irregolarit&#224 nella gestione.

Costituita nel marzo del 2000 da Infotel Italia e Sofipa (merchant bank del Mediocredito centrale), a dicembre del 2001 la Lts Spa era stata rilevata dalla Gps srl, con sede legale a Roma, la quale si sarebbe accollata un debito di 25 milioni di euro circa, nel tentativo di recuperare 10 milioni di euro di crediti. Nell¿operazione di salvataggio era entrata anche la C.trade Inc, societ&#224 americana quotata al Nasdaq, legata alla Beznet Inc di Miami, la quale con 20 milioni di euro in azioni proprie (pari a 23 mln di dollari) era entrata al 15% nella Lts.

Il crollo borsistico dei titoli Nasdaq ha per&#242 determinato una svalutazione dell”apporto azionario della Beznet, il cui valore &#232 bruscamente precipitato a circa 200mila euro, facendo fallire il tentativo di salvataggio della Gps. La Lts si &#232 venuta a trovare, quindi, nuovamente in una grave situazione di difficolt&#224 economica.

La sola Telecom Italia vanterebbe nei suoi confronti crediti per circa 16 milioni di euro. Lts impiegava 113 persone nel call center di Palermo; le organizzazioni di categoria denunciavano che gli stipendi dei dipendenti venivano corrisposti con sempre pi&#249 cronico ritardo, cos&#236 come il versamento dei contributi previdenziali, mentre sul piano organizzativo e dei servizi, gli utenti Lts con preselezione automatica del prefisso 10160 trovavano ormai la linea muta e la clientela veniva invitata a digitare il codice dell¿operatore Albacom.

Lo scorso 1° marzo la Guardia di Finanza ha apposto i sigilli alla sede palermitana della societ&#224, dopo essere stata avvertita con una telefonata anonima che qualcuno stava svuotando gli uffici.

Giudice &#232 ora accusato non solo di bancarotta ma anche di sottrazione di beni, attrezzature e capitali per un ammontare complessivo di svariati milioni di euro.