L¿Europa sia più competitiva nell´hi-tech. I suggerimenti di Jorma Ollila (Nokia)

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Il presidente di Nokia, Jorma Ollila, ha chiesto ai dirigenti delle maggiori aziende hi-tech di prendere al pi&#249 presto misure tangibili per aumentare la concorrenza dell¿Europa in rapporto agli Stati Uniti e all¿Asia.

In base agli accordi presi a Lisbona nel 2000, avrebbero dovuto attuarsi delle riforme volte a fare dell¿Europa il continente leader nelle nuove tecnologie entro il 2010. ¿Ci&#242 vuol dire ¿ dichiara Ollila ¿ che abbiamo solo sei anni per avere un impatto significativo¿. Come dire, il tempo stringe.

Secondo il presidente del maggiore produttore mondiale di telefoni cellulari, l¿Europa deve mantenere le promesse e investire di pi&#249 nel settore Ricerca & Sviluppo (R&S), rendendo al contempo il mercato del lavoro pi&#249 flessibile. I governi dell¿Unione avevano stabilito lo scorso anno di aumentare le spese per il settore R&D, per portarle al 3% del PIL, contro l¿1,9% del 2000.

Ma la messa in opera di queste misure si fa ancora attendere.

Nel frattempo le aziende europee sono costrette a subire una concorrenza sempre pi&#249 spietata da parte delle compagnie asiatiche: basti pensare alla crescita esponenziale di Samsung, produttore coreano al terzo posto nel mercato mondiale della telefonia a discapito di produttori nostrani – Ericsson e Siemens – che continuano a perdere terreno. L¿Europa non &#232 stata in grado di cogliere al volo le possibilit&#224 offerte dalle nuove tecnologie. ¿La lentezza con cui il nostro Continente si sta adattando¿&#232 un danno notevole per l¿intera popolazione. Le tecnologie sono a nostra disposizione ma noi non sembriamo capaci di approfittarne¿.

Il settore europeo della Ricerca e dello Sviluppo dovrebbe essere rinforzato ¿ continua il numero uno di Nokia ¿ con nuovi investimenti, con l¿ammorbidimento delle regole sugli aiuti statali e con l¿aumento dei finanziamenti pubblici che dovrebbero, al contempo, essere pi&#249 selezionati. ¿Bisogna che i laboratori europei siano attraenti al punto che i pi&#249 grandi specialisti mondiali si battano per entrarci¿.

Nokia, da canto suo, &#232 riuscita ad arginare i danni derivanti dallo scoppio della bolla tecnologica, continuando a ottenere profitti a due cifre e facendo meglio dei rivali americani e asiatici. L¿azienda ¿ precisa Ollila – nel 2002 ha consacrato il 10% delle proprie vendite alla Ricerca & Sviluppo.