Negli Usa è guerra al telemarketing e allo spamming

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Gli americani applaudono alla lotta intrapresa dall”amministrazione di Washington contro i venditori via telefono e chiedono che venga estesa anche allo spamming su Internet, l”invio di posta elettronica indesiderata. Nello scorso fine settimana, l”iniziativa lanciata dalla Casa Bianca contro i piazzisti telefonici – chiamata ¿do not call list¿ e basata sulla creazione di una lista di utenti che non desiderano essere disturbati a casa dalle telefonate a carattere commerciale – ha ottenuto un successo superiore alle aspettative della stessa amministrazione. Sono stati 10 milioni – secondo i dati ufficiali forniti dalla Commissione federale per il commercio – gli statunitensi che hanno chiesto, telefonicamente o attraverso il sito donotcall.gov, di non essere pi&#249 disturbati dalle offerte dei venditori telefonici. Un fenomeno molto diffuso nel Paese, che ha costretto lo stesso governo a intervenire.

Il numero dei cittadini che ha usufruito del servizio – lanciato lo scorso venerd&#236 – &#232 stato complessivamente di 13,6 milioni: 3,6 di questi, per&#242, devono ancora confermare ufficialmente il loro ¿no¿ alle vendite telefoniche. L”ondata di proteste nei confronti del telemarketing ha raggiunto il suo culmine su Internet: il sito donotcall.gov, attraverso la quale i cittadini hanno manifestato la loro volont&#224 di vedere esteso il servizio anche allo spam, la posta elettronica spazzatura, &#232 diventato uno dei pi&#249 cliccati d”America

Su questo fronte c¿&#232 da registrare il curioso episodio che vede opposte la societ&#224 Hormel, produttrice della carne in scatola ¿Spam¿, e la societ&#224 di Seattle ¿Spam Arrest¿, creatrice di software per il blocco delle eMail indesiderate. La Hormel, infatti, ha deciso di intervenire legalmente per tutelare il proprio marchio, spesso confuso con il fenomeno della posta spazzatura.

Secondo la produttrice di carne in scatola, l”azienda informatica utilizzerebbe impropriamente il nome Spam nella sua ragione commerciale, ingenerando confusione, e associandolo al termine Arrest. Bloccare lo spam, infatti, si potrebbe anche leggere come ¿non comprare Spam¿.