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Presentato il Piano di Innovazione Digitale di Confindustria. Un segnale forte per il rilancio dell¿Ict

Italia



Presentato marted&#236 1° luglio, presso la sede di Confindustria a Roma, il Piano di Innovazione Digitale (PID). Presenti il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri e quello per l¿Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca.

Il Piano di Innovazione Digitale di Confindustria, elaborato con il contributo di Anie e Federcomin, vuole essere un apporto alla definizione e al consolidamento di una politica sistematica, di lungo periodo, centrata sulla diffusione delle tecnologie. Non a caso, la presentazione &#232 avvenuta in occasione dell¿inizio del semestre di presidenza italiana della Ue.

¿Questo documento va a toccare il tema dell¿innovazione ¿ ha affermato il ministro Stanca. ¿L¿innovazione ha tre grandi gambe: la conoscenza, la ricerca e l¿utilizzo dell¿innovazione¿. Stanca ha poi annunciato come a partire dal 1 luglio tutte le imprese siano tenute a comunicare al registro delle imprese esclusivamente per via telematica. ¿Una piccola rivoluzione ¿ ha affermato il ministro ¿ con un risparmio di 260 mln di euro in minor burocrazia sulle spalle delle imprese italiane. E¿ questa la rivoluzione digitale, la stiamo facendo a piccoli passi¿.

Commentando la presentazione del Piano di Innovazione Digitale di Confindustria, il ministro Maurizio Gasparri ha dichiarato: ¿Come rispondere a questo piano? Con una politica di apertura ai nuovi mercati. Penso al Wi-Fi, ad esempio. Ovviamente non &#232 la soluzione di tutti i problemi. Stiamo lavorando al nuovo codice per le tlc, che &#232 all¿esame della Commissione Parlamentare e della Conferenza Stato-Regioni. Riteniamo che l¿adozione del nuovo codice possa aprire nuovi spazi¿. Gasparri ha poi affermato che il Piano di Confindustria sar&#224 materia di discussione anche in relazione al prossimo Dpef.

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche i vice presidenti di Confindustria per la Piccola industria e le Infrastrutture, Francesco Bellotti e Giuseppe Prezioso; Franco Arzano, presidente della commissione economia digitale; Salvatore Randi, presidente Anie; Pietro Varaldo, direttore generale Federcomin.

¿Questo Piano giunge in un momento tattico per la preparazione del prossimo Dpef ¿ ha dichiarato Giuseppe Prezioso. ¿La raccomandazione forte &#232 per un¿agenda che attui questo piano¿.

¿Il Piano vuol essere un prodotto che abbia una valenza nel senso dello sviluppo della domanda ¿ ha affermato Franco Arzano ¿ E¿ focalizzato su tre aspetti della domanda: le piccole e medie imprese, la P.A. centrale e locale, i cittadini¿. Quanto alle risorse per realizzarlo, Arzano pensa a ¿un sistema di agevolazioni che preveda strumenti automatici, in maniera premiante per le aziende che adottano il Piano, pi&#249 che interventi a pioggia¿.

¿L¿innovazione digitale non &#232 solo per coloro che si occupano di telecomunicazioni o internet ¿ ha detto Salvatore Randi ¿ ma serve a tutte le imprese¿. Sottolineando i positivi dati di penetrazione di Internet nelle aziende e nelle famiglie, Randi ha fatto per&#242 notare come solo l¿11% delle imprese utilizzi la Rete per fare business. ¿Bisogna fare di pi&#249 ¿ ha concluso ¿ se non si vuole perdere competitivit&#224¿.

¿Il Piano di Innovazione Digitale, che Federcomin ha proposto e sollecitato gi&#224 verso la fine del 2002 ¿ ha dichiarato Pietro Varaldo ¿ rappresenta un segnale forte e un contributo significativo al rilancio dell¿Ict¿. Secondo Varaldo, ¿il salto di qualit&#224 che si chiede al Governo, al mondo politico e alle forze sociali, &#232 di prendere questo Piano e ¿viverlo¿ come l¿inizio di un nuovo percorso, una nuova fase, della nostra storia economica. Una fase in cui, sgombrato il campo da ogni euforia tecnologica e da ogni intento autoreferenziale, le imprese si affiancano ai soggetti che aderiscono a un¿idea nuova dello sviluppo per dare un contributo propositivo¿.

Il Piano di Innovazione Digitale di Confindustria

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