Le prospettive dei nuovi mercati digitali. Un convegno organizzato da Ericsson

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I nuovi mercati digitali sono stati al centro di un convegno – organizzato da Ericsson ¿ tenutosi sabato 28 giugno a Spoleto. Presenti, oltre al ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, i rappresentanti dei principali gestori mobili e alcuni content provider. Dal convegno è emerso il concetto, condiviso sia da H3G sia da Wind, che gli operatori di rete pensano a un ruolo più di edicolanti che di editori, per dirla con un linguaggio editoriale. Cioè vogliono mettere a disposizione un mezzo ¿ la rete ¿ lasciando ad altri il compito di riempirla di contenuti.

Tra i primi servizi offerti, quello che sembra avere più appeal è il calcio; per ora l’offerta è limitata alla possibilità di ricevere quasi in tempo reale i ¿videogol’ del campionato. Il direttore della Gazzetta dello Sport, Pietro Calabrese, ha parlato di ¿matrimonio inevitabile e necessario tra il giornalismo sportivo e appunto il mondo dei gestori mobili¿. Su questo punto ha concordato anche Stefano Pileri, direttore rete di Telecom italia, che ha obiettato come ¿nel mondo di Internet tutto è ancora  sostanzialmente gratis, mentre se si vuole che crescano varietà e qualità dell’offerta bisognerà convincere la gente a pagare¿.

 

Alessandro Luciano, commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha chiamato in causa la difesa del diritto d’autore ¿visto che è stata la pirateria la causa principale dell’affossamento delle tv satellitari¿.

Preoccupazioni sul futuro e sulle leggi in discussione hanno espresso invece sia Sergio Silva dell’associazione produttori televisivi italiani sia Marco Bassetti di Endemol Italia. Quest’ultimo, che si occupa di contenuti, non si sente tutelato e fa fatica a trovare accesso alle piattaforme vecchie e nuove, ¿perché la situazione italiana è piena di vincoli e offre resistenza allo sviluppo del nuovo¿. Silva invece si dice ragionevolmente preoccupato per la fase di transizione verso il digitale digitale terrestre, ¿una fase in cui il governo dovrebbe intervenire per evitare la creazione di posizioni di fatto, con il possibile riprodursi o influire largamente del duopolio televisivo¿.

 

Il ministro delle Comunicazioni. Maurizio Gasparri, ha affermato che ¿dobbiamo capire oggi quali siano le prospettive del digitale, senza esagerare in ottimismo, come nel passato, ma nemmeno nel pessimismo che non ha ragione di essere¿. Per il ministro ¿oggi c’è più offerta di quanto il mercato possa recepire e come governo dobbiamo cercare di accompagnare, ad esempio, il percorso dell’Umts attraverso la realizzazione delle reti, salvaguardando la salute in un paese dove sembra sia diventato un problema ogni volta alzare un’antenna¿.