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Riforma radioTv: Gasparri rifiuta di commentare ¿Repubblica¿. Per l¿Ulivo è guerra aperta

Italia



Evita di fare commenti il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, sulla polemiche sollevata in questi giorni da una dichiarazione del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi apparsa su ”La Repubblica” sul testo originario del Ddl.

Si &#232 parlato di un intervento del Quirinale sul governo lamentando una possibile incostituzionalit&#224 del testo che riforma del sistema radioTv.

“Non mi risulta affatto” &#232 stato il secco commento del ministro alla domanda dei giornalisti, a margine di una riunione della commissione Lavori pubblici del Senato, dov¿&#232 in esame il Ddl che porta il suo nome.

“Non mi risulta affatto nessun tipo di attivit&#224 del genere” ha ribattuto il ministro, secondo il quale oltretutto un eventuale esame di costituzionalit&#224 del testo potr&#224 venire solo al termine dell”esame parlamentare.

Il ministro ha ribadito: ””…non intendo dare un giudizio su questo articolo, perch&#233 riporta affermazioni di organi terzi, sulle quali potrei anche esprimere delle mie valutazioni ma non ritengo sia opportuno farlo””.

¿Dopo che alla Camera era stato cambiato (il Ddl), abbiamo riproposto dei temi””, ha dichiarato Gasparri, il quale ha incontrato ieri a Londra il sottosegretario all”Industria britannico, Stephen Timms. ””Queste notizie – ha aggiunto riferendosi all”articolo di Repubblica – sono notizie abbastanza virtuali perch&#233 noi stiamo lavorando in Parlamento, quindi prevedere un giudizio di organi terzi su un testo che &#232 ancora in corso di discussione mi sembra un esercizio un p&#242…””.

Il ministro ha poi ricordato che ¿alla Camera l”Articolo 15 della Legge &#232 stato modificato rispetto alla proposta del governo. Io spero che il Senato ripristini per l”Articolo 15, che &#232 un pezzo della Legge, la proposta che ha avanzato il Governo in sede iniziale””.

””Questo l”ho detto tre mesi fa e lo ripeto oggi””, ha aggiunto Gasparri, sottolineando che si tratta di una legge importante, aperta a tutti i contributi di discussione””.

Per il resto Gasparri ha ribadito la scelta di fondo del governo “e spero anche della maggioranza” sul sistema integrato delle comunicazioni quale base di calcolo per definire i tetti antitrust e la definizione di questi ultimi al 20% delle risorse del settore. Per il resto, comunque, “si tratta di un testo aperto che ha gi&#224 subito modifiche e gi&#224 si &#232 adattato a diverse situazioni”. Gasparri ha citato l”esempio dei tetti pubblicitari, inseriti proprio in quell”articolo 15 sotto accusa e un emendamento del relatore Luigi Grillo (Forza Italia) potrebbe modificare come richiesto da diverse forze politiche. Gasparri, rinvia comunque tutto alla discussione in commissione e poi in Aula, su eventuali modifiche e aggiustamenti del provvedimento visto che siamo di fronte “a un iter impegnativo ma comunque sereno e attento ai contenuti” e comunque il Ddl interviene su “una materia di grande passione” com”&#232 avvenuto gi&#224 in passato per altre proposte di legge simili.

Per il leader della Margherita e dell”Ulivo, Francesco Rutelli, riguardo alla legge ”Gasparri” e sui conflitti d”interesse del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ¿si apre una battaglia per la democrazia¿. Rutelli spiega che ””la legge Gasparri non &#232 solo in contrasto con il messaggio alle Camere del Capo dello Stato sul pluralismo dell”informazione, ma va contro le ineludibili sentenze della Consulta in materia di concorrenza, contro i pronunciamenti altrettanto forti dell”Antitrust e dell”Autorit&#224 delle comunicazioni¿.

Ma Gasparri ribatte: ””Vorrei ricordare a tutti che stiamo parlando di una legge che deve essere ancora discussa e approvata, quindi mi chiedo come si possa dare un giudizio in questo momento””.

¿In Italia ¿ aggiunge il ministro – ci sar&#224 un sostanzioso aumento degli spazi di comunicazione e si proceder&#224 a una vera e propria rivoluzione digitale, la stessa che era gi&#224 stata ipotizzata e prevista per il 2006 da una legge del centrosinistra. Solo che quando la proponevano loro era una meraviglia, quando lo facciamo noi non va pi&#249 bene, &#232 illiberale e chi pi&#249 ne ha pi&#249 ne metta¿.

Si attende intanto il confronto tra il ministro Gasparri e il presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Claudio Petruccoli, fissato per oggi pomeriggio ¿ 25 giugno – .

L¿appuntamento – organizzato da Stampa Romana in collaborazione con Ucsi (Unione Stampa Cattolica) e Usigrai (Unione Sindacale Giornalisti Rai) ¿ sar&#224 occasione per un serrato confronto tra i due, sul disegno di legge di riforma del sistema radiotelevisivo presentato da Gasparri.

L¿appuntamento promette scintille, visto il muro contro muro di questi giorni sul testo di riforma del ministro.

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